Altrove

10.30


Gatto è privo di grido eppure grida se gli serve; sa usare sapientemente il suo morso dosando la presa e la rapidità. Un lento accenno di dentini, per un umano un essere sfiorati, è una richiesta di attenzione giocosa; una dentata appena più incisiva e veloce, ma non abbastanza da far male, è un avviso: fa attenzione, stai facendo o non stai facendo qualcosa che non mi sta molto bene.Un morso forte, netto e celere è un grido.Fortunatamente per lo più Gatto non ne ha bisogno, e di solito avanza tranquillo per il ‘suo’ appartamento ora spingendo la pallina che rilascia ghiottonerie ora all’arrembaggio per qualche marachella ora correndo verso il suo pranzo che non dovrebbe fare ma che lui ha deciso gli spetta dopo aver scoperto che gli umani a metà giornata lo fanno. E, siccome è un attento osservatore, ha pure scoperto che gli umani fanno lo spuntino di metà mattina e la merenda, e lui da bravo sindacalista quale è non ci ha messo molto a rivendicare i suoi diritti di uguaglianza. Deve pur sempre movimentarsi un po’ la vita, mica può essere sempre un peluche.(Usate le prime tre parole di tre pagine a caso di I Fiori del Male: grido, avanzare e pranzo. Ps: di I Fiori del Male non ricordo nulla a parte lo spleen)