Altrove

Love Song


Questo sarà un tag per i momenti di maggiore sconforto. Quando lui mancherà in modo insopportabile, e leggere queste cose mi farà bene.Trovai Gatto abbandonato, solo, in uno squallido gabbiotto nel cortile di una cascina aperta al pubblico al Parco delle Cave. Gatto era un fenomeno da baraccone la cui unica funzione là dentro era allietare i bambini delle famigliole in visita che poi compravano i famosi ortaggi a chilometro zero. Era un'autunnale mattina di ottobre. Io e il mio ex non eravamo mai stati al Parco delle Cave. Io ne avevo sentito parlare per la prima volta e poi tante volte ancora durante il corso di cronista di quartiere che avevo frequentato l'anno prima con l'idea di scrivere, a diploma ottenuto, qualche articolo a titolo volontario. Così, a forza di leggere gli articoli sul parco suggeriti durante il corso, ci sono andata.Vidi subito il coniglietto nella gabbia. Le famigliole ridevano e indicavano ai bambini quanto fosse bello quel coniglietto. Io mi avvicinai inorridita e lui, non lo dimenticherò mai, si mise su due zampe contro la porticina, rivolto verso di me. Lo presi per un "portami via, ti prego!". Quel giorno litigai col contadino che in soldoni mi disse "che mi importa di quel coso. Me l'hanno lasciato qui e cara grazia che lo tengo". Coinvolsi mia madre, minacciai di fare intervenire le associazioni di protezione dei conigli, e una settimana dopo Gatto era con me, dopo tre anni in una famiglia che non ne aveva avuto cura, non gli aveva mai fatto vedere un veterinario e infine l'aveva lasciato là, in solitudine, senza affetto, esposto agli agenti atmosferici.Il resto è storia: è nato un amore pulito tra noi, un rapporto ricco di tenerezza. Spesso, mentre mi muovevo tra una stanza e l'altra per le mie faccende, deviavo da lui solo per allungargli un bacino. Li chiamavo "i bacini volanti". Lui li prendeva felice.Il tempo che ci è stato concesso insieme è incommensurabilmente meno di quel che avrei voluto e di quello della vita media di un coniglio domestico. E il dolore per questo è indicibile.Ma torno all'inizio: lo trovai al Parco delle Cave per aver sentito parlare di quel posto al corso di cronista. In tutti questi mesi l'attività col corso non è mai stata avviata.Ieri, lacrime sempre con me, senza sapere che fare, da dove ricominciare, in cerca di un contatto col mio Gatto, unico mio pensiero, inaspettatamente mi è squillato il telefono: ero disponibile a fare un'intervista ad un'associazione sportiva?A chiedermelo l'organizzatore del corso di cronista. Quello del Parco delle Cave.Non ho forze ma credo che dirò di sì anche solo come ringraziamento per avermi permesso di vivere Gatto.