Tre chili, tre cavolo di chili. E' questa l'eredità che mi ha lasciato l'estate.Onestamente mi sento truffata da tutti gli abitini estivi e i pantaloni che, si sa, d'estate bisogna far circolare l'aria, e quindi i nostri vestiti devono essere leggeri, morbidi e ariosi.Il fatto è che passano tre mesi, anzi quattro, perché mica farete veramente il cambio di stagione il 22 settembre, no?, e sotto i vestiti larghi non ti accorgi di niente, soprattutto di ciò che ci cresce sotto. Finchè non indossi il primo jeans e lui, ingrato, non ti si chiude. Insieme ad un'infinita pila di altri pantaloni che darai via perché nemmeno non si chiudono: non salgono oltre metà coscia. Allora corri sulla bilancia che, oh!, era con le pile scariche, perché tanto d'estate ci sentiamo tutte bellissime, l'aumento di peso non è concepibile, anzi è fisicamente impossibile (per forza, non ci sono i jeans).Ti pesi, e la bilancia non lascia dubbi: dall'inizio dell'estate hai preso tre chili.Ma com'è stato possibile? Io seguo una dieta bilanciata e controllata. Così parte il nastro della memoria e in un attimo si susseguono giorni in cui non è mai mancato almeno uno tra gelati, brioche, amaro e 200 grammi di pasta con le vongole. A volte tutti insieme. Ti ricordi dei giorni in piscina in cui per venti minuti cumulativi di nuotate a rana ti sei detta "ora chiaramente mi merito un cucciolone", in aggiunta al panino che ti eri fatta fuori a pranzo. E poi lui, il silenzioso vero nemico: il pezzetto di dolce che hai mangiato ogni santo giorno dopo i pasti, "per finire in dolcezza". E capisci che no, il fatto che fosse "solo un pezzetto" non azzerrava il conteggio delle calorie ingerite.Ora che si fa? Si corre ai ripari? E no, cari, non è tanto facile, perchè si sono superati i quaranta, e si sa la regola dei dopo quaranta, no? Devi scegliere tra un corpo snello e un viso giovane. Perchè, se ti tieni magra come a vent'anni, in viso ti asciugherai tanto da sembrare una mummia.Ho optato per la romana via di mezzo: provo a perderne uno e mezzo.Appena finisco la teglia di lasagne che mia madre mi ha portato ieri.PS: non fidatevi mai dell'estate.
Odio l'estate, Selton con Priestess
Tre chili, tre cavolo di chili. E' questa l'eredità che mi ha lasciato l'estate.Onestamente mi sento truffata da tutti gli abitini estivi e i pantaloni che, si sa, d'estate bisogna far circolare l'aria, e quindi i nostri vestiti devono essere leggeri, morbidi e ariosi.Il fatto è che passano tre mesi, anzi quattro, perché mica farete veramente il cambio di stagione il 22 settembre, no?, e sotto i vestiti larghi non ti accorgi di niente, soprattutto di ciò che ci cresce sotto. Finchè non indossi il primo jeans e lui, ingrato, non ti si chiude. Insieme ad un'infinita pila di altri pantaloni che darai via perché nemmeno non si chiudono: non salgono oltre metà coscia. Allora corri sulla bilancia che, oh!, era con le pile scariche, perché tanto d'estate ci sentiamo tutte bellissime, l'aumento di peso non è concepibile, anzi è fisicamente impossibile (per forza, non ci sono i jeans).Ti pesi, e la bilancia non lascia dubbi: dall'inizio dell'estate hai preso tre chili.Ma com'è stato possibile? Io seguo una dieta bilanciata e controllata. Così parte il nastro della memoria e in un attimo si susseguono giorni in cui non è mai mancato almeno uno tra gelati, brioche, amaro e 200 grammi di pasta con le vongole. A volte tutti insieme. Ti ricordi dei giorni in piscina in cui per venti minuti cumulativi di nuotate a rana ti sei detta "ora chiaramente mi merito un cucciolone", in aggiunta al panino che ti eri fatta fuori a pranzo. E poi lui, il silenzioso vero nemico: il pezzetto di dolce che hai mangiato ogni santo giorno dopo i pasti, "per finire in dolcezza". E capisci che no, il fatto che fosse "solo un pezzetto" non azzerrava il conteggio delle calorie ingerite.Ora che si fa? Si corre ai ripari? E no, cari, non è tanto facile, perchè si sono superati i quaranta, e si sa la regola dei dopo quaranta, no? Devi scegliere tra un corpo snello e un viso giovane. Perchè, se ti tieni magra come a vent'anni, in viso ti asciugherai tanto da sembrare una mummia.Ho optato per la romana via di mezzo: provo a perderne uno e mezzo.Appena finisco la teglia di lasagne che mia madre mi ha portato ieri.PS: non fidatevi mai dell'estate.