Altrove

11,12


Pare che il miglior modo per fare progressi con la scrittura sia darsi ai racconti.Probabile, ma io penso che il modo ancora migliore sia non perdere tempo, e io ne perdo a iosa. Perditrice di tempo doc. Dove eravamo rimasti? Al nulla, perché è quello in cui sguazzo da un bel po'. Però domenica scorsa è venuto a trovarmi un tipo di Bolzano con cui ci stavamo sentendo come i ragazzini. E pensavo "madò, ancora ste cose faccio? Poi non mi devo lamentare che non costruisco mai niente e mi ritroverò sola e vecchia, mentre ora sono sola e quasi vecchia". E mi ha detto bene che non era il mio tipo fisicamente, così non è stato difficile tenere le cose su un piano amichevole. Però mi si è aperto un dilemma: le avventure erotiche? No, perché io qui vivo come se fossi in un cartone animato, e si sa che pure in Georgie la scena di lei a letto con Arthur è stata censurata. E pure io mi censuro. Mi dico "ma se mi lascio andare ad un'avventura senza certezze, senza ieri nè domani, avanzo verso i miei obiettivi o finisco ancora più indietro?". Non lo so. Il fatto è che per i miei gusti di uomini ne ho già avuti troppi; capirete, con le storie che naufragavano in tempo zero, volente o nolente gli uomini si sono succeduti. E io non ero tipa da questo. Poi ci sono loro, i maschi: il mio passato inizia ad avere un peso, ed io sono cristallina. Possibile che non possa parlare delle mie esperienze? E' bandito? Finisce che o pensano che con me sia facile fare centro (illusi), come il bolzanino, o che rimangono seriamente infastiditi dal confronto con tutto sto affollamento di uomini del passato.Ma sapete che penso? Se una parte di me da quando ha incontrato il Bolzanino gira intorno al pensiero di una storia sbilanciata sulla fisicità, forse vuol dire che la voglio, che sto chiusa sotto chiave da troppo tempo. Eppure a me nessuno sembra attendibile. Mi sa che sono troppo selettiva pure per questo.Che fatica essere me.