"Lassù si sogna nella vita; qui si vive in un sogno che è vita. Lassù i solitari e tristi piaceri della immaginazione che crea un mondo sovrasensibile; qui la festa completa di un mondo creato.""Le finestre alte, larghe, senza vetri, rassomigliano ad occhi senza pensiero""davano autorità a orribili sospetti" (mi piace l'espressione che credo saccheggerò) "tempo assegnato dalla ragion divina e dalla ragion medica""Quando ‘o munaciello portava il cappuccetto rosso che la madre gli aveva tagliato in un pezzetto di lana porpora, allora era buon augurio; ma quando il cappuccetto era nero, allora cattivo augurio.""noi grandi abbiamo l’infelicità di sapere troppe cose inutili, di accumulare nella nostra testa tante notizie che a nulla ci valgono""Ma la divina città che amiamo deve morire; la crediamo immortale ed è sacrata alla morte; la crediamo eterna e la sua vita è tenue come quella di un bambino. Deve morire. morrà; si dovrà dire al viandante pensoso e malinconico: qui fu Napoli. Tutto le potremo dare: il lavoro che la nobiliti, il commercio che l'arricchisca, l'acqua che la lavi, il sole che penetri nelle larghe vie, ma non la sottrarremo alla morte".
Leggende napoletane, Matilde Serao
"Lassù si sogna nella vita; qui si vive in un sogno che è vita. Lassù i solitari e tristi piaceri della immaginazione che crea un mondo sovrasensibile; qui la festa completa di un mondo creato.""Le finestre alte, larghe, senza vetri, rassomigliano ad occhi senza pensiero""davano autorità a orribili sospetti" (mi piace l'espressione che credo saccheggerò) "tempo assegnato dalla ragion divina e dalla ragion medica""Quando ‘o munaciello portava il cappuccetto rosso che la madre gli aveva tagliato in un pezzetto di lana porpora, allora era buon augurio; ma quando il cappuccetto era nero, allora cattivo augurio.""noi grandi abbiamo l’infelicità di sapere troppe cose inutili, di accumulare nella nostra testa tante notizie che a nulla ci valgono""Ma la divina città che amiamo deve morire; la crediamo immortale ed è sacrata alla morte; la crediamo eterna e la sua vita è tenue come quella di un bambino. Deve morire. morrà; si dovrà dire al viandante pensoso e malinconico: qui fu Napoli. Tutto le potremo dare: il lavoro che la nobiliti, il commercio che l'arricchisca, l'acqua che la lavi, il sole che penetri nelle larghe vie, ma non la sottrarremo alla morte".