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Messaggi di Marzo 2018
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Post n°652 pubblicato il 29 Marzo 2018 da Signorina_Golightly
Stamattina è iniziata una 24 ore da gastrite. E a pensarci bene, credo che sia iniziata una settimana piuttosto frenetica. Ma ora approfitto di questi dieci minuti per smaltire la tensione di una mattina in giro con mia madre, e recupero energie in vista della corsa spesa per arrivare in tempo utile alla riunione di condominio, sapendo che ci sarà da lottare e fare le ore piccole, con sveglia puntata presto per terminare il trolley e partire. A rilassarsi? Ma va! Gli anni passano anche per me, e adesso c'è da andare a dare una mano ai nonnini, con annesse pulizie della casa in cui staremo io e mio padre. Come dire: martedì prossimo tornerò fresca come una rosa al lavoro. Ma almeno riesco a comprendere che, sebbene non sia contenta, si tratta di normali cose della vita. Capitano anche queste incombenze. Pazienza. |
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Post n°650 pubblicato il 25 Marzo 2018 da Signorina_Golightly
I Baustelle nelle loro canzoni, a meno che io non le ricordi tutte, non parlano di viaggi. Mi pare che nell'Italia di questi tempi sia raro che in quasi dieci dischi di carriera non compaiano mai canzoni ispirate a viaggi. E così pensavo al perché... Bianconi mi pare un tipo curioso, più della media, il mercuriale eternamente adolescente a caccia di risposte. Anche Morgan non parla di viaggi. Qui parte la mia fantasia che mi porta ad immaginarli davvero stanziali. Perché secondo me chi ha la curiosità che trabocca e insieme una passione viva per la sperimentazione del suono, si muove poco, per lo meno in termini di viaggi dall'altra parte del mondo, che io associo più a chi ha poca curiosità, così poca che tutto l'annoia, che ha bisogno di stimoli assai forti per provare emozioni, tipo quello di una cesura netta con la quotidianità e che porta in terre lontane e sconosciute. Sento spesso dire che chi viaggia molto è più curioso. Io credo il contrario: vedo viaggiatori che tornano senza essersi posti una sola domanda. Tornano e il viaggio è automaticamente archiviato insieme alla mostra delle mille foto scattate, e l'unica cosa che può destare un nuovo interesse è occuparsi della pianificazione di un nuovo viaggio. Chi è curioso lo è pure dell'albero che fiorisce in modo leggermente diverso proprio davanti all'uscio di casa. Se poi la persona in questione ha una grande passione, allora ci si applica, perché quello è il viaggio. E io immagino così Bianconi. PS: E comunque L'amore e la Violenza 2 mi sta piacendo. |
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Post n°649 pubblicato il 23 Marzo 2018 da Signorina_Golightly
Oggi ho finito con mezza giornata di anticipo il programma di studio. E questo sarebbe poco interessante. Se non fosse che mi ha fatto bene essere brava. Mi sono data una pacca sulla spalla e mi sono detta che mi meritavo di guardarmi Ossigeno come accompagnamento alla pausa pranzo. E...sorpresa!, c'era ospite Stewart Copeland glorioso! Ho cucinato ricordandomi i viaggi in macchina della mia infanzia, con i Police che facevano capolino qua e là, a tradimento per mano di papà tra le cassette di 'oro puro' e 'festivalbar' che erano le uniche gradite a mia madre. Poi da cosa nasce cosa, da emozione ad emozione, è stato un attimo decidere che meritavo di strimpellare la chitarra. Così oggi, come la sedicenne che ero un tempo, ho iniziato a ricreare il mio nuovo raccoglitore con gli spartiti. Non volevo andare alla presentazione del disco dei baustelle stasera. Ero troppo apatica. Sconfitta. Incapace di sopportare che potrei incontrarlo, magari in compagnia femminile. Ma con una chitarra si può fare una rivoluzione. Testa alta, bambina! Vai, non confrontarti, né con chi fa musica né con il tuo ex. Non c'è nessuna gara. C'è soltanto da avere un po' di voglia di vivere. Ci sarebbe da smettere di lasciarsi guidare dalla paura. E sarebbe pure ora... |
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Post n°648 pubblicato il 22 Marzo 2018 da Signorina_Golightly
"Passa anche l'innamoramento Passa senza che te ne accorgi E te ne stai lì fermo A cambiare sentimento" Ieri di ritorno dal lavoro, mentre mi muovevo in automatico tra il bagno e la camera, mi sono accorta di una cosa: è passata l'euforia dell'innamoramento per la mia casa. E' passato senza che me ne accorgessi, come qualunque altro innamoramento. Io me li ricordo i mesi in cui ogni volta che posavo lo sguardo su una parete o un mobile mi sembrava una sorpresa, come se non mi aspettassi di trovare la porta del disimpegno proprio lì. Ché uno dice: e dove vuoi che possa essere oggi la porta se non dov'era ieri!?! Sì, però era tutto nuovo ugualmente. C'era quell'adrenalina, quella tensione romantica e appassionata. La mia casa era un viaggio. Il sintomo che la mia casa aveva smesso di essere la mia emozionante scoperta è stata la voglia forte di progettare un viaggio vero. Crack: routine - abitudine - noia - grigiore - stasi. Lampadina: addio innamoramento! E ora? Ora amo la mia casa. Come dicono quelli che stanno in coppia? E' un amore diverso, più profondo etc.... Solo che manca il batticuore. Chè io prima mi sentivo in colpa pure a guardarla un'altra casa! E allora dico: ma che io sia messa così a zero a relazioni umane tanto da instaurarle con gli oggetti? O forse tutti, o almeno i più fortunati, si innamorano della loro casa almeno una volta nella vita? |
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Post n°647 pubblicato il 21 Marzo 2018 da Signorina_Golightly
Mi mettono a fare i colloqui di lavori con chi? Con il collega che "prima gli Italiani" e "quella che sembra un maschio no". Non ce la posso fare. E' già partita la lite. |
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