Musica e passione

Estate


Prima o poi sarebbe arrivato...ed eccolo qua,il caldo dell'estate pungente ed inesorabile.Mi ricorda quando ero bambino,seduto per terra sul balcone con il mio amico del cuore,protetti dall'ombra delle tende a giocare a palla o a inventare storie strampalate e gių a morire dal ridere.Ma non si poteva ridere forte perchč altrimenti il vicino di casa si svegliava ed erano solo le tre del pomeriggio,ma cosė ci scappava da ridere ancora di pių.E mi ricorda i pomeriggi al mare,mentre tutti dormivano ed io invece no...Io ascoltavo le cicale e le loro melodie sempre uguali.Allora andavo in giardino e vi buttavo qualche briciola di pane per vedere se era vero che le formiche sarebbero arrivate a prendersele.Era vero.Quindi sarebbe stato vero anche che le formiche d'inverno avrebbero avuto da mangiare mentre le cicale no.Avrei voluto avvertirle e dire loro di venirsi a prendere qualche briciola,ma non sapevo come fare e quelle continuavano a cantare.E mi ricorda le partite a pallone all'oratorio con la polvere che si alzava alta due metri e con le squadre che si rifacevano ogni cinque minuti e le porte finte.Non si capiva mai quanto finiva una partita.E poi,pių avanti col tempo,mi ricorda i preparativi per un concerto in mezzo ad un grande prato,a tirare su il palco con tutti gli amici intorno.Questo caldo ricorda sogni lontani e speranze.E si dice che gli innamorati riescano a vincere anche il caldo e a stare abbracciati ugualmente e se l'amore si misura cosė,noi siamo proprio cotti,in tutti i sensi...