amici a 4 zampe

...PRoSEGUo DEL PoST N.44..............


Morte in GiapponeIn merito ai camion della morte che in Giappone prelevano ed uccidono migliaia di cani, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane, invita il Ministero degli Esteri ad inviare una ferma protesta all’Ambasciata Giapponese e a compiere tutti i passi necessari.“La prima volta che molti anni fa sentii accostare l’uccisione degli animali ai campi di concentramento – rammenta Laura Rossi, Presidente della Lega del Cane- trovai questa metafora esagerata ma, con il massimo rispetto per tutte le vittime umane e i loro parenti, la storia talvolta si ripete quanto meno nei metodi. Le “celle della morte” sono una barbarie che non può essere accettata o giustificata semplicemente per le differenze culturali. Invitiamo il Ministro Frattini -ha concluso la Rossi- che ha mostrato sempre grande sensibilità su questi temi, a compiere ogni passo per verificare quanto riportato dai media. Spesso riceviamo lezioni di civiltà dagli altri Paesi – ha evidenziato Gian Luca Scagliotti, Resp. Uff. Legale Lega del Cane- ma in molti casi abbiamo il dovere morale di intervenire. L’Italia ha una legislazione molto avanzata in materia di tutela degli animali da affezione che se venisse rispettata ne farebbe il primo Paese protezionista al mondo. Purtroppo - ricorda l’avvocato animalista- ad onta di uno sforzo notevole del Governo ed immenso del sottosegretario Martini, in vaste aree della penisola, si è talmente in ritardo nell’applicazione da vanificare questo primato e tutto ciò per colpa di enti locali ed Asl inefficienti fino all’omissione e talvolta collusi.” DI SEGUITO UN ARTICOLOCani randagi uccisi nelle camere a gas: è polemicaIl regista giapponese Motoharu Iida ha girato un documentario che sta facendo molto discutere. Il documentario si intitola “Cani, gatti e uomini” e dimostra come ogni giorno in Giappone quasi 1.000 cani randagi finiscano nelle camere a gas. Secondo il regista ogni mese 310.000 cani muoiono fra atroci dolori in questo modo. La loro colpa? Non avere un padrone e qualcuno che vuole occuparsi di loro. Secondo il sito France24, il Giappone non è l’unico paese che ha scelto questo metodo per liberarsi dei cani randagi, ma anche negli stati uniti si starebbe diffondendo questa pratica, mentre invece in Europa l’uccisione dei cani randagi avviene prevalentemente con iniezioni letali. La commissione intergovernativa che si occupa della salute degli animali ritiene che “l’utilizzo del gas per uccidere gli animali non è raccomandato, ma allo stesso tempo è tollerato”. Non è una pratica raccomandata proprio perché procura patimenti e sofferenze maggiori rispetto all’iniezione. Ed il regista giapponese ha voluto far vedere alla popolazione cosa provano questi animali nel momento in cui vengono portati nelle camere a gas. Il video, che è stato mandato in onda dalla Fuji Tv, mostra circa 20/30 cani che vengono introdotti nella grande cassa d’acciaio, dove poco dopo viene diffuso il gas. A questo punto i cani cercano di uscire dal portellone da cui sono entrati, ma inutilmente. Finché non smettono di abbaiare. Per Iida “tutti noi siamo responsabili di queste orrende pratiche, ma ci sono alcune persone che fanno finta di non vedere perché la realtà è troppo penosa”.