amici a 4 zampe

...PRoBLEMI RANDAGI...........


Problema randagiFerme sterilizzazioni
 
di GIOVANNA LAGUARDIANiente più sterilizzazioni gratuite per gli animali padronali a Potenza. La denuncia arriva dall’associazione Dna-diritti-natura animali. Il servizio, che fino a qualche tempo fa veniva offerto dalla Asp di Potenza a tutti i cittadini che ne avessero fatto richiesta, è stato sospeso. E le proteste fioccano. «Alla nostra associazione - spiega la presidente Maria Argenzio - quotidianamente arrivano richieste di sterilizzazione di cagne padronali, che ovviamente non siamo deputati a soddisfare, e proteste nei confronti dell’azienda sanitaria di Potenza perché da oltre tre mesi i veterinari non accettano più prenotazioni ed il servizio, previsto dalla legge regionale numero 6 del 1993, è stato sospeso». Il servizio di sterilizzazione, sia per i randagi sia per i cani di proprietà, ha lo scopo di limitare la proliferazione della popolazione di cani e gatti randagi, evitando cucciolate indesiderate. L’azienda Sanbitaria lo effettuava all’interno di una unità mobile, un camper, che veniva utilizzato anche per sbrigare le pratiche dell’anagrafe canina e per dotare gli animali di proprietà del microchip obbligatorio per legge. Ma, secondo la denuncia dell’associazione Dna, la sospensione del servizio porterà inevitabilmente «all’aumento degli abbandoni, soprattutto da parte di proprietari che davvero non possono affrontare le spese di sterilizzazione in studi veterinari privati, che non sono irrisorie». Il problema riguarda non soltanto la città di Potenza, ma anche i 52 comuni del territorio della ex Asl 2. «Vengono meno - denuncia Argenzio - anche le sterilizzazioni dei cani di proprietà in tutti i comuni dell’azienda sanitaria di Potenza , dove, su richiesta dei sindaci, con la presenza dell’unità mobile veniva soddisfatta l’utenza periferica. Insomma, secondo la denuncia dell’associazione Dna, è venuto meno un servizio che era largamente utilizzato dalle famiglie potentine e che dava la possibilità anche alle famiglie in condizioni meno agiate, di curare a dovere il proprio animale. Per questo l’associazione animalista potentina minaccia di portare il caso all’attenzione della magistratura. Il motivo di tale interruzione come riferisce l’azienda Sanitaria, è che l’unità mobile che veniva utilizzata è ormai vecchia e logora. E non è stato ancora attrezzato quell’ambulatorio veterinario pubblico che le associazioni animaliste chiedono ormai da anni. La struttura è stata anche individuata. Resta da vedere in quanto tempo potrà essere pronta. Su questo fronte l’associazione Dna denuncia che «chiedendo alla persona che custodisce le chiavi del locale, che mai nessun lavoro è iniziato, che detta struttura di una ex scuola rurale sarebbe sede di un comitato di contrada , al quale i cittadini non vogliono rinunciare».