Creato da amandotipersempre il 24/08/2010

AmandotiperSempre

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Io...

Post n°34 pubblicato il 23 Settembre 2010 da amandotipersempre

Sono sdraiata sul mio letto, ascolto delle canzoni strappalacrime in francese. Mi sento masochista a fare questo. Che senso ha ascoltare canzoni di amori impossibili quando tutto ciò che voglio sono mesi da single senza impegni fissi?
Mi alzo dal letto e vado in bagno.
Ho letto in un racconto porno di una che si è fatta spruzzare del dentifricio nella passerina. Voglio provarci anche io!
Prendo il tubetto e lo apro, lo infilo nella fighetta che avevo già fatto bagnare, e spremo.
Il freddo dentifricio mi da i brividi non appena entra nella vagina e mentre lo spalmo un pochino sul clitoride i brividi di freddo sono sostituiti da quelli di piacere.
Rimetto le mutandine e torno sul mio letto. Mentre cammino sento il dentifricio dentro di me freddo, gelido, ma questo mi crea solo piacere.
Prendo allora il mio vibratore e lo posiziono davanti alla passerina, ma mi blocco. È piacevole sentire il freddo del dentifricio. Penso che lo terrò fino al bidet della sera.
Ora esco a prendermi un gelato con degli amici.
Metto il perizoma, anche se ho paura che dalla mini si intraveda un po' di dentifricio gocciolante.
Capita.

 
 
 

In estate...

Post n°33 pubblicato il 20 Settembre 2010 da amandotipersempre

La notte di estate rappresenta per chi vive in città come me un vero supplizio.
Il calore insopportabile che non mi lascia dormire, il rumore dei ragazzi di quartiere che fanno baccano per strada fino all'alba, le zanzare che non ti lasciano riposare, ti assediano, ti attaccano, come se fossi la loro vittima sacrificale.
La notte d'estate io la odio, perché non riesco a dormire.
Nel mio letto madido di sudore mi giro e rigiro in cerca di conforto alle mie pene.
E soltanto quando ormai il sole si sta per alzarsi, e già spunta il primo fascio di luce dalle finestre ... il sonno sembra avere la meglio, ma…
proprio allora, sento il mio braccio tirare, una mano scende lentamente sul mio petto , mi cinge, mi rigira ed in un attimo le mie labbra incontrano quelle di lei...la mia DONNA.
Non capisco ancora cosa stia accadendo, sono troppo stanco per opporre resistenza, mi lascio trasportare dai suoi movimenti. In un attimo sparisce la mia camicia da notte, poi come se mai fossi stato vestito mi ritrovo nudo con lei.
I nostri corpi aggrovigliati si mescolano nei loro umori fracidi, in un abbraccio appassionato che solo l'amore può descrivere.
Sento il mio cuore che batte appoggiato sul petto di lei, un fremito scende giù sulla mia schiena. Sempre più giù, una passione crescente a cui é inutile cercare di opporsi.
Le mie mani, scivolano velocemente sul suo petto, sento la morbidezza dei suoi seni, poi, delicatamente sul suo ventre morbido e caldo sempre più giù in un movimento delicato, quasi impercettibile dei miei polpastrelli, sento la voce di lei ansimante, si contorce lievemente al mio tocco, e spalanca davanti a me la porta di morbidi prati.
In un attimo lungo, senza fretta che sembra non finire mai, le sono sopra e poi...
Il mio corpo e il suo si muovono all'unisono ora, in un’unica sinfonia, quella dell'amore, dove ognuno é inconsciamente consapevole del proprio ruolo di complicità.
Lei stringe le sue gambe intorno alla mia vita, come un ragno stringe un moscerino nella sua tela. Ma io non ho paura, anzi, mi sento protetto tra le gambe di lei.
La passione, il desiderio, tutto cresce dentro di me, cavalchiamo insieme, selvaggiamente,fino in un unica sensazione di piacere, che ci coglie, ci sorprende, quasi ci distrugge dalla sua forza…che grande Sensazione...ed alla fine siamo uno.
Ci separiamo, ancora ansimanti uno di fianco all'altra ci teniamo per mano, siamo sudati, sporchi e forse ancora non consapevoli di quello che abbiamo appena fatto...ancora inconsapevoli, di non avere fatto sesso, ma L’AMORE,
in una notte d’estate in cui la vita sembrava impossibile.

 
 
 

Rivolto a Te...

Post n°32 pubblicato il 12 Settembre 2010 da amandotipersempre

Ho assaggiato un veleno, l'ho bevuto a piene mani, ho lasciato che scorresse nelle mie vene, attossicandomi fino all'anima.

Ti ho desiderato, dal primo momento in cui ti ho visto, ti ho amato, imparando a conoscerti. Eri un corpo, un meraviglioso corpo, dispensatore di piacere. Lasciavo che i sensi ne godessero, lasciavo che la mia pelle tremasse al tocco delle tue mani, che il ventre si riempisse del tuo seme, che la mia bocca mangiasse la tua, mentre con colpi decisi affondavi dentro di me.
Eri un animale, una macchina da sesso, un ammasso di carne e seme creato per darmi piacere e per prendermi, come, quando e quanto volessi.
Gli schiaffi, le bende, le corde, la cera calda che si raffreddava sulla mie pelle fredda, la rossa lingua dolorante sulla bianca epidermide per la frusta che si abbatteva sulle natiche, i capelli, tirati per avvicinarmi a te, i segni dei morsi sul collo, sui seni, il respiro che mancava, quando, con le mani, afferravi il mio collo, stringendolo fino al primo colpo di tosse.
Le tue parole, Puttana, cagna, schiava, i miei incitamenti a continuare, ad essere duro e sadico, le suppliche perchè mi facessi male.
L'orgasmo che arrivava, contemporaneamente, il mio che esplodeva in un urlo soffocato dalla stoffa del cuscino, il tuo, in un verso di piacere e liberazione.

La scena che si trasformava, i corpi, sfiniti, ansimanti, sudati, provati, si cercavano, per unirsi di nuovo, questa volta in un dolcissimo abbraccio. La testa sul tuo petto, sentivo il tuo respiro, mentre mi carezzavi i capelli, e le mie dita giocherellavano con la peluria del tuo petto... aspettando il sonno, ristoratore del corpo, e poi ricominciare, di nuovo.. e di nuovo.
Sesso, lussuria, dolcezza... amore, si Amore.
Non potrei amare in nessun altro modo, che non sia questo

 
 
 

Sono testarda...

Post n°31 pubblicato il 10 Settembre 2010 da amandotipersempre

L'ho realizzato adesso: è un anno che non scopo.
Un anno.
Mi vien male solo a pensarci.
Al suo cazzo grande che entrava in me, riempiendomi fino in fondo. Alle palle che sbattevano contro le labbra. Alle sue parole, "io non vengo mai": e cazzo, era vero. Imploravo pietà. L'unico uomo che sia riuscito a farmi dire: "basta, non ne posso più".
Quando ce l'aveva duro, era duro come marmo. E non è un modo di dire. Non avevo mai sentito un cazzo così.
Non riuscivo a prenderlo tutto in bocca. La mano era indispensabile, era enorme.
Mi diceva: "Piano, piano, abbiamo tutto il tempo...", ma la fame che avevo di lui mi faceva bruciare le tappe. "Dentro, dammelo dentro".
Litigavamo sui preservativi. E' stato l'unico a vincere. L'amore, senza. Ma ero talmente martellata dai suoi colpi, che quasi non sentivo la differenza.
Mi prendeva forte. Rinunciava alla dolcezza, mi metteva alla pecorina, stringendomi i fianchi, e mi chiedeva: "E' questo che vuoi? E' così che ti piace?". Non rispondevo: gemevo, urlavo.
Avevo incubi. Ero convinta che me li mandasse lui. Poi passava la mano dietro il mio collo, e tutto svaniva.
Ora, non voglio spezzare lance in favore di nessuno, ma scopatevelo, un massaggiatore, se vi capita: merita veramente.
Avrei potuto averlo qui. Sarebbe potuto essere qui anche ora.
Proponeva, ma rispettava le mie scelte.

Ho scelto di giocare con un cazzo di plastica, di quelli da sexy shop, talmente usurato che non vibra neanche più. Ho tolto le pile, e poi anche la parte in fondo, tanto non stava più attaccata. Mi infilo plastica morbida, poco igienica e sicuramente poco sana, in figa, nel culo, e con quella scopo da un anno, per scelta.
Quando voglio sentirmi in due, apro la cam. Allora, alle volte siamo in due davvero.

Così, L., che ben amara luce porti, dopo di te non c'è stato nessun altro.
Così, dopo un anno, ho ancora nel cassetto del comodino due ranette di carta, nate dalle tue mani, e da una tovaglietta da colazione piegata ad origami.
Il fatto è che, per quanto stupendo tu sia, io non sono una ranetta. Io non sto negli stagni.
Io, ancora, morendo di sete, anelo al mare.

 
 
 

Desiderio...

Post n°30 pubblicato il 09 Settembre 2010 da amandotipersempre

Mi pare di sentire ancora il tuo profumo tra le mie mani.
Ancora sento la pelle liscia scorrere sotto le mie dita.
Brama di te mi assale. Desiderio nel ricordo del tuo corpo caldo, sopra di me. Sussulti e grida. I tuoi occhi lucidi e la mia fronte sudata mentre ti scioglievi nel nodo delle mie gambe. Se solo potessi averti ancora una volta, non ti lascerei mai più andar via dal mio seno. Vorrei baciare per ore le tue labbra che stuzzicano, golose. Il tuoi occhi mi stregano, sguardo malizioso che mi conduce in un vortice di piacere a cui non si può resistere. Se solo potessi averti qui mi farei afferrare dalle tue mani forti, delicate sui miei seni, sicure sui miei fianchi.. Userei la mia lingua per assaggiare ogni tuo dolce segreto. Ti voglio. Voglio prenderti per mano e portarti nel piacere che non conosci. Vorrei leccarti e assaporarti. . Vorrei stare sopra di te per farti ansimare, vederti chiudere gli occhi mentre aspetti l’onda meravigliosa che dal ventre si dischiude. Vorrei esser tua per momenti infiniti. Farò di te il mio principe, se entrerai nel mio letto sarai felice.
Devi prendermi con decisione, entrare nella mia figa accogliente. Spingere e tornare e scivolare. Mentre ti lego a me. Avrei voluto baciarti per ore, dappertutto. avrei voluto farti toccare il cielo, ti avrei reso felice per tutti quei momenti in cui mi sarei presa cura del tuo corpo di uomo. Cosa devo far tesoro mio se ho ancora voglia del tuo corpo, vorrei far l'amore con te ancora almeno un altra volta e senza più quegli imbarazzi dell'ultima volta prenderti per mano e portarti solo nel piacere. vorrei leccarti, vorrei toccare ogni parte del tuo corpo, prenderti e amarti tante volte. Vieni qui da me, ed amami. Prendimi con il tuo cazzo duro, entra nel mio caldo segreto. Ti leccherei tutto fin dai testicoli…ti succhierei il cazzo fino a farlo diventare di marmo, pronto per entrare nella mia figa. Vorrei sentirti ora, mentre mi prendi, io in ginocchio, e da dietro mi spingi e poi mi tiri a te, aggrappato ai miei lunghi capelli. Poi mi piacerebbe provare a star sopra di te, per cavalcare da selvaggia il tuo corpo sodo e mentre con le mani mi prendi il seno spingere avanti ed indietro sfregando il mio clitoride con forza sul tuo ventre. Puoi far di me quello che vuoi, amore mio, perché il desiderio di te mi scorre nel sangue e solo te voglio. Voglio i tuoi liquidi ed i tuoi sapori. Voglio il tuo sudore addosso, mentre con forza ti fai spazio nel mio buco stretto, e stringi i denti e spingfi più forte ed urli quando lasci lo sperma entrar dentro di me, e vedo sul tuo viso una smorfia di piacere puro perché il mio culo è il tuo paradiso.

 
 
 

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