Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.Sant'Emidio
Sant'Emidio in un dipinto di Carlo CrivelliVescovo e martireNascita
Treviri,
273Morte
Ascoli Piceno,
5 agosto 303 (o
309)
VeneratodaChiesa cattolicaSantuario principale
Cripta di Sant'Emidio, all'interno del Duomo di Ascoli PicenoRicorrenza
5 agostoAttributipalma, vesti episcopali, sostegno di una parete o un edificio che crolla
Patrono di
Ascoli Piceno, della
Diocesi di Ascoli Piceno e
Leporano, protettore dai
terremotiEmidio di Ascoli (
Treviri,
273 –
Ascoli Piceno,
5 agosto 303 o
309) è stato un
vescovo romano, venerato come
martire cefaloforodalla
Chiesa cattolica; è il
santo patrono della
città e della
Diocesi di Ascoli Piceno e della cittadina di
Leporano, protettore contro il
terremoto.Indice [
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1 Biografia2 I miracoli e le credenze popolari3 Culto3.1 La devozione nella regione Marche3.2 La devozione nella regione Abruzzo3.3 La devozione in altre città3.3.1 Leporano (TA)3.3.2 Bosco (SA)3.3.3 Casale del Pozzo di Nocera Inferiore (SA)4 Galleria fotografica5 Note6 Bibliografia7 Voci correlate8 Altri progetti9 Collegamenti esterni10 SuccessioniBiografia[
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modifica sorgente]Emidio nacque a
Treviri nel
273 da una nobile
famiglia pagana. Sui primi
anni della sua
vita fonti e
tradizioni sono assai povere e divergono: le due ipotesi più probabili vedono Emidio dedicato allo studio delle
arti liberali oppure arruolato nelle
milizie romane.La sua
conversione al
Cristianesimo (
290?) avvenne grazie alla
predicazione dei santi
Nazario e
Celso: diventò
catecumeno, fu
battezzato e si dedicò allo studio delle
Sacre Scritture. Entrato in conflitto con la famiglia che tentò in tutti i modi di ricondurlo al paganesimo, partì per l'
Italia insieme ai
tre amici Euplo, Germano e Valentino (cui viene attribuita la prima
agiografia del santo). Giunto a
Milano fu consacrato
sacerdote (
296?) dal
vescovo Materno e stette per tre anni all'
oratorio di San Nazario. In questo periodo la sua attività di predicatore fu particolarmente feconda ed ebbe come risultato la
conversione di molti dei suoi ascoltatori.In seguito alla
persecuzione di
Diocleziano dovette fuggire a
Roma dove trovò rifugio presso un certo Graziano. Qui gli vennero attribuite molte guarigioni miracolose (tra cui la figlia paralitica dello stesso Graziano), tanto che il
popolo lo credette la reincarnazione del dio
Esculapio.La fama del sacerdote ben presto destò l'interesse di
papa Marcellino (secondo un'altra versione si trattò invece del suo successore
Papa Marcello I ma le date non sembrano corrispondere) che ordinò Emidio
vescovo di Ascoli ed Euplo
diacono e affidò loro la difficile
missione di diffondere il cristianesimo nell'importante centro Piceno (ancora quasi completamente pagano).Durante la
strada Emidio si fermò ad evangelizzare i centri di Pitino,
L'Aquila e
Teramo ed infine giunse ad Ascoli (
300?).Ad Ascoli era
prefetto Polimio, autore di dure
repressioni contro i
cristiani, che ordinò subito a Emidio di non predicare la buona novella, ordine che fu completamente ignorato. Anche ad Ascoli Emidio si prodigò nella guarigione dei malati, cosa che gli consentì di convertire un gran
numero di Ascolani. Polimio lo credette la reincarnazione del dio
Esculapio, e gli chiese di offrire sacrifici agli dei, promettendogli in
matrimonio Polisia, sua
figlia. Il
Santo non solo rifiutò di offrire agli dei, ma addirittura convertì Polisia alla
fede cristiana e la
battezzò nelle acque del
fiume Tronto.Polimio avvertito di questo, ordinò l'arresto di Emidio e lo condannò alla
pena capitale. Il vescovo non si nascose e fu
decapitato(
303 o secondo un'altra tradizione
309), mentre Polisia, fatta ricercare dal padre, fuggì sul
monte Ascensione e scomparve in un
crepaccio (nei pressi del quale in seguito nacque il paese di
Polesio).