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Dolomiti, patrimonio dell'umanità

Dove pascolavano i dinosauri oggi saltano i camosci; dove planavano gli pterodattili oggi volano le aquile.
La storia della Terra attraverso 200 milioni di anni è lì pietrificata in uno scenario di straordinaria bellezza: le Dolomiti, appena riconosciute dall'Unesco «patrimonio mondiale dell'umanità».

Caratteristica distintiva del paesaggio dolomitico è il contrasto di colori e di forme, estremamente accentuato sia in verticale che in orizzontale.

Verticalmente pareti perpendicolari di roccia nuda e molto chiara si alzano improvvise da imponenti basamenti detritici, a loro volta poggiati su formazioni dolci ed ondulate, coperte di boschi e pascoli. Orizzontalmente i passaggi tra formazioni di scogliera e formazioni eruttive esasperano gli effetti di chiaro-scuro.

Le Dolomiti sono inoltre diventate famose in tutto il mondo per il fenomeno dell'intensa colorazione che le pareti rocciose assumono all'alba e al tramonto (colori nella gamma dell'arancione-rosso-violetto) e la spettacolare luminescenza che conservano al crepuscolo e alla luce lunare, tanto da meritare la definizione di «Monti Pallidi».

La loro topografia presenta una incredibile concentrazione di spettacolari sistemi montuosi, quasi perfettamente isolati gli uni rispetto agli altri e caratterizzati da una propria fisionomia del tutto particolare. Analogamente la quantità di formazioni calcaree estremamente variegate (picchi, torri, pinnacoli e pareti verticali fra le più alte al mondo) è straordinaria e non ha paragoni.