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Post n°5 pubblicato il 08 Novembre 2014 da daniela.g0
Il 5 novembre è stato approvato dal governo Renzi il decreto "sblocca Italia", da molti definito "rottama Italia", e a ragione. Il Senato ha dovuto approvare il testo del decreto a scatola chiusa in quanto alcune parti sono state secretate. Di fatto con l'approvazione del decreto si dà l'autorizzazione alle trivellazioni per la ricerca petrolifera in tutti i mari intorno alla Penisola italiana e alle Isole maggiori. E non solo, sono state rinnovate le concessioni autostradali per un numero indefinito di anni senza una gara di appalto, favorendo di fatto il gruppo Gavio concessionario della gestione delle autostrade del Nord e lasciando allo Stato una percentuale di guadagno sui proventi netti soltanto del 2,4%. Da quanto si può evincere, lo sblocca Italia altro non è che l'anticipazione dei poteri commissariali in modo da accelerare la realizzazione delle grandi opere, negando il potere degli Enti locali di contrattazione e di tutela del territorio. Luigi Di Maio (Cinque Stelle) sostiene che "lo sblocca Italia è il commissariamento della democrazia e non permette ai cittadini e ai loro rappresentanti, giusti o sbagliati che siano, di potere agire e decidere sulle cose del proprio territorio"1. Il Wwf afferma che si tratta di "una manovra contro l'ambiente, che protegge interessi privati e speculativi e che minaccia territorio e mari italiani, in un momento di emergenza dovuta ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico"2.
Note: (1) Cfr. R. CICCARELLI, "Il Manifesto", 6 novembre 2014. (2) Ibidem.
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