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Messaggi di Gennaio 2022

 

L'assemblea del Wisconsin vota la risoluzione del deputato Ramthun mentre Viganò attacca i vaccini prodotti con feti abortiti

Post n°75 pubblicato il 28 Gennaio 2022 da daniela.g0
 

Il direttore dell'OMS, Hans Kluge, ha annunciato qualche giorno fa che ritiene "plausibile" che con Omicron l'Europa "si stia avviando alla fine della pandemia" - come riportato dall'ANSA lo scorso 23 gennaio -, mentre il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, sostiene che "è necessario un alleggerimento al momento opportuno e rendere tutto quanto più semplice per passare dall'emergenza ad un trattamento ordinario di una patologia che è entrata prepotentemente nei libri di medicina".  

Si moltiplicano le dichiarazioni che smentiscono la falsa emergenza anche da parte di chi, come l'OMS finanziata dalla Bill and Melinda Gates Foundation, ha avuto un ruolo fondamentale in questa falsa narrazione pandemica che da due anni ha continuato a seminare incessantemente il terrore: ma ormai in molti stanno tentando di sganciarsi, come se si stessero preparando ad abbandonare una nave che affonda.  

Intanto, come ha riportato il quotidiano americano The Gateway Pundit, l'assemblea parlamentare dello Stato americano del Wisconsin ha votato a favore la risoluzione del deputato Timothy Ramthun che ha chiesto la rimozione dei dieci elettori assegnati a Joe Biden e Kamala Harris in modo illegittimo. Quindi la risoluzione andrà in Senato e poi alla Commissione Regolamentare dello Stato del Wisconsin. 

 

 

Questo vuol dire che se dovesse passare, Joe Biden e la Harris perderanno i dieci elettori dello Stato in questione. Sarà un altro colpo che contribuirà a far luce su quello che accadde davvero la notte delle elezioni presidenziali americane, come cioè migliaia di voti furono assegnati contemporaneamente a Joe Biden proprio mentre il Presidente in carica Donald Trump stava vincendo con un largo margine.  

Mons. Carlo Maria Viganò, già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti, che è stato tra i primi ad attaccare tutto il sistema narrativo pandemico basato non su evidenze scientifiche ma sul terrore come strategia di controllo, non ha perso nulla del suo piglio originario ma anzi interviene ancora una volta con grande forza sulla questione dei vaccini COVID-19 prodotti con linee cellulari di feti abortiti, e quindi con l'uccisione crudele di bambini completamente sani, mai nati.  

Infatti, per il prelievo di cellule fetali utili, occorre che il feto non presenti alcuna patologia; inoltre, fatto ancor più raccapricciante, il prelievo cellulare deve avvenire senza l'uso di anestetici per non compromettere la qualità delle cellule prelevate: osservando dall'esterno la triste scena, si assiste quindi ad "un omino che scappa" nel tentativo disperato di sfuggire al suo carnefice, come ebbe a dichiarare in un occasione il dottor Stefano Montanari.   

Questo il testo dell'intervista - diffusa qualche giorno or sono dal canale Telegram "Dentro la Notizia" - , che pone anche un inquietante interrogativo: come i cattolici abbiano potuto accettare l'inoculazione di tali sieri sperimentali senza porsi uno scrupolo di coscienza: 

«Il battesimo satanico segna coloro che lo ricevono con il marchio della bestia. 

In nessun modo possiamo accettare la somministrazione di sieri genici sperimentali nel corso della cui produzione sono stati uccisi bambini (non nati). [...] 

Come i cattolici riescano a sottoporsi al vaccino come una sorta di battesimo satanico senza alcuno scrupolo di coscienza, resta una domanda alla quale bisogna dare una risposta. 

L'ossessiva campagna di vaccinazione di Bergoglio attraverso il ricatto morale vuole imporre l'inoculazione con un siero genetico sperimentale, a tutti. 

Ed è evidente che la gerarchia ecclesiastica, in quanto si presta a sostenere questo piano di strage a livello mondiale, è complice di un crimine contro l'umanità ed ancor più di un gravissimo peccato contro Dio. 

Questa complicità criminale è sotto gli occhi di tutti, ed è ulteriormente dimostrata dall'ossessiva campagna di vaccinazione di Bergoglio. 

In questi giorni è arrivato a coinvolgere cardinali e vescovi in questa vergognosa propaganda. 

Anche loro hanno la responsabilità di un grave crimine contro l'umanità.»

 

 

Questa la conclusione - dettata in un momento precedente ma che ben si addice qui - dell'Arcivescovo Carlo Maria Viganò, che sprona a non disperare e a non lasciarsi sopraffare dallo sconforto: 

«Noi abbiamo la fede, la certezza della promessa di Nostro Signore: le porte dell'Inferno non prevarranno. 

E siamo parimenti animati da una forza interiore che non è nostra e che ricorda quel coraggio sereno con cui i cristiani perseguitati affrontavano le persecuzioni ed il martirio. 

Una forza che spaventa chi non ha cuore, che terrorizza chi serve un'ideologia di morte e di menzogna, chi sa di essere dalla parte dell'eterno sconfitto. 

Gesù Cristo è Re. Egli non permetterà che soccombiamo dinnanzi all'assalto del nemico del genere umano. Ritornate, ritorniamo tutti a Lui con la fiducia del figliuol prodigo che chiede umilmente al Padre di perdonarlo e di raccoglierlo nella sua casa. 

Gesù Cristo è Re».

 

 

 

 

 

 
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Trump in Arizona: Ci riprenderemo la libertà! Il nostro movimento è appena cominciato

Post n°74 pubblicato il 23 Gennaio 2022 da daniela.g0
 

 

"Ricordate che il nostro movimento è appena cominciato: noi siamo una Nazione, una famiglia sotto la protezione di Dio."   

Sono state queste le parole al termine del grande comizio che Donald Trump ha tenuto in Arizona soltanto pochi giorni fa.  

Dopo aver esordito rimarcando ancora una volta le bugie dei media, con il prestigioso New York Times che ha mostrato, nelle sue immagini, completamente vuoto il luogo dove si è tenuto il comizio dell'ex Presidente perché ha scattato le foto del posto il giorno antecedente, Trump - circondato da un'immensa e calorosa folla di americani entusiasti - ha tenuto un lungo e appassionato discorso, toccando molti punti salienti che riguardano anche la nostra situazione internazionale.  

Non ha rinunciato ad un attacco frontale al dott. Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, le cui linee guida sull'emergenza COVID-19 sono state poi seguite in tutto il mondo, definendolo "un incompetente" e, secondo alcuni, anche "diabolico".    

"Gli obblighi di Fauci sono, secondo il pronunciamento della Corte Suprema degli Stati Uniti, incostituzionali", ha affermato con veemenza Donald Trump, seguito subito dal boato di apprezzamento della folla.  

"Se quei giudici li abbiamo posti lì, è per un motivo: saranno quelli che ci consentiranno la vittoria. La vittoria del buon senso: sarà la vittoria per la libertà"

"Joe Biden ha dichiarato Anthony Fauci il re della lotta al COVID e con queste loro decisioni stanno devastando qualsiasi cosa, stanno devastando i nostri bambini". 

"La nostra scuola sta cadendo a pezzi, hanno chiuso a doppia mandata le persone nelle loro case e se guardate ovunque vi accorgerete che le cose vanno sempre peggio. Le persone non hanno più dignità, non hanno più niente: allora ho detto che tutto ciò non può andare ancora oltre".  

"Ma noi dobbiamo essere forti."  

Donald Trump è andato avanti a lungo toccando molti temi, dalla frode elettorale al cattivo governo dei Democratici, alla cattiva Presidenza di Joe Biden, passando per i grandi temi internazionali.  

In tutto questo però, quello che colpisce di più e che vale la pena di rimarcare qui, al di là dei molti articoli già pubblicati, è quel grande entusiasmo della tantissima gente che continua a sostenerlo, nonostante vi sia una sistematica e certosina opera di demolizione mediatica nei suoi confronti.  

Ma la gente comune continua ad amare Donald Trump perché sente non solo che sta difendendo la libertà di ciascuno, ma forse e soprattutto perché il 45° Presidente degli Stati Uniti riesce ancora a trasmettere dei valori autentici in cui credere ad una società che fino a ieri sembrava averli smarriti completamente; riesce a trasmettere quel sentimento patriottico che lo anima nel profondo e che sta scuotendo fortemente l'America dalle sue fondamenta verso un grande nuovo risveglio: è il movimento del MAGA, che è "appena cominciato" e che nessuno potrà più fermare.  

"Ci riprenderemo l'America!", ha dichiarato Donald Trump con grande entusiasmo.

 

 

Ma ci riprenderemo anche il mondo intero.  

Pian piano tutte le restrizioni infatti vanno crollando ormai nella vecchia Europa, anche se i media mainstream si ostinano a voler sostenere il contrario.  

La Francia ha annunciato il 20 gennaio, per bocca del primo ministro Jean Castex, "la graduale revoca delle restrizioni". La mascherina all'aperto non sarà più obbligatoria dal due febbraio e le discoteche saranno riaperte a metà febbraio. Finirà lo smart working, sempre il due febbraio, e riprenderà il consumo permanente nei bar a metà mese. Il 24 gennaio entrerà in vigore il Pass Vaccinale ma molto depotenziato.  

Come ha riportato Maurizio Blondet sul suo blog: «Dunque anche la Francia si unisce al Regno Unito (che ha abolito tutte le vessazioni) alla Spagna che tratta il Covid come un'influenza, alla Repubblica Ceca il cui premier ha silurato l'obbligo di vaccino per i sessantenni che stava per essere varato: "Niente obbligo vax. Non vogliamo fratture nella società". L'Austria, dopo aver minacciato le più vessatorie misure, ora si accontenta di un tampone per chi vuol entrare in luoghi affollati: tampone, si noti, fai da te. E di un concorso a premi per convincere la gente a iniettarsi il mRNA.  

Stupefacente la simultaneità e repentinità dell'alleviamento delle restrizioni in tanti paesi. Quello del regime di Macron è un voltafaccia addirittura comico: il 16 gennaio aveva fatto votare dall'assemblea il super green pass rafforzato all'italiana (che resta teoricamente in vigore), e quattro giorni dopo, "graduale revoca delle restrizioni"! 

E' come se avessero obbedito a un ordine ricevuto. [...] I prossimi giorni ci chiariranno (forse) da chi è arrivato l'ordine di cambiamento. Ma potendo essere in ogni caso sicuri che coloro che l'hanno impartito abbiano rinunciato al Piano e al vax Covid come strumento di tracciamento e controllo totalitario e sfoltimento demografico».  

Se ormai sta restando solo l'Italia nella feroce morsa che uccide la dignità della persona, è altrettanto vero che adesso è arrivato il momento di far tesoro di quelle esortazioni che Donald Trump, non a caso, continua a rivolgere agli americani.  

E' il momento di essere forti, di essere coraggiosi, di tenere duro; a dispetto di quella controinformazione che ha per suo scopo ultimo il voler terrorizzare le persone convincendole a cedere.  

E' questa infatti l'ultima carta che rimane da giocare ad un sistema che sta perdendo pezzi da tutte le parti ma che non vuol assolutamente mollare la presa, come un pitbull che ha azzannato la sua vittima per ucciderla. 

Ma se la bestia non cede la presa, la fermezza collettiva renderà vani gli ultimi movimenti scomposti di un animale inferocito, ma ormai ferito a morte.  

Il coraggio e soprattutto la coesione della gente che resiste con fermezza al sistema è l'arma finale che lo farà implodere su se stesso definitivamente.   

Queste le parole di Trump: 

"Noi siamo una Nazione, una famiglia sotto la protezione di Dio".  

Parole non vuote, né retoriche, particolarmente vere per l'Italia, il cui passato storico è stato costellato di grandi santi ed uomini altrettanto coraggiosi che hanno dato la vita per la libertà del Paese. Non è il momento di cedere adesso ai ricatti o alle costrizioni disumane contro la dignità della persona: anche se non v'è certezza per il domani, anche se si ha consapevolezza che si dovrà pagare un costo molto alto.   

«Ricordate - come scrisse Leone Magno, Papa e Dottore della Chiesa oltre che santo - che il prezzo pagato per il vostro riscatto è il sangue di Cristo».

 

 

 

 

Qui il video con il comizio, di Visione TV.

 

 

 
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Mentre il CEO di Pfizer prevede un "ritorno alla normalità" entro la primavera, il C. G. A. discute l'obbligo vaccinale

Post n°73 pubblicato il 20 Gennaio 2022 da daniela.g0
 

Albert Bourla, amministratore delegato della società farmaceutica Pfizer, presso la Borsa di New York a New York City il 17 gennaio 2019. (Drew Angerer/Getty Images)   

 

Secondo il quotidiano americano The Epoch Times, «Il CEO di Pfizer Albert Bourla ha dichiarato ai media francesi in recenti interviste che, mentre si aspetta che il COVID-19 continuerà a circolare ancora per molti anni, pensa che le future ondate non saranno afflitte da grandi restrizioni mentre prevede che la vita tornerà alla "normalità" in primavera».  

«Bourla ha affermato, in un'intervista pubblicata il 16 gennaio scorso al quotidiano francese Le Figaro, che si aspetta un "ritorno alla vita normale" ad un certo punto nella primavera di quest'anno, con l'avvertenza che la dinamica delle mutazioni COVID-19 e la diffusione offuscano l'accuratezza di eventuali previsioni».  

«Il capo della Pfizer ha accreditato gli sviluppi nei test COVID-19, nei vaccini e nelle terapie per la sua visione ottimistica, affermando, in un'intervista separata a BFM TV, che si aspetta che l'attuale ondata guidata da Omicron sia "l'ultima con così tante restrizioni".

Allo stesso tempo, Bourla prevede che il COVID-19 continuerà a circolare ancora per molti anni a venire.  

"Questo è un virus che si è diffuso in tutto il mondo, quindi è molto difficile sbarazzarsene", ha detto ancora Bourla a BFM TV».   

Ricorderete come le affermazioni di Albert Bourla, veterinario greco di origine ebraica, coincidono perfettamente con quanto avevo riportato nel mio ultimo articolo, pubblicato su questo blog, dove avevo parlato di un probabile ritorno alla Presidenza ufficiale degli Stati Uniti di Donald Trump entro la prossima primavera, come riportato da alcune fonti di intelligence americane.  

Adesso è proprio il CEO di Pfizer Bourla ad affermare questo, prevedendo un ritorno in breve alla normalità.  

Il CEO di Pfizer potrebbe ben sapere che il tempo a disposizione sta ormai per scadere e che presto Donald Trump tornerà ufficialmente alla Presidenza degli Stati Uniti.    

Albert Bourla ha tutta l'aria di chi stia preparando il terreno alla Pfizer per l'inevitabile ritorno alla vita normale e alla caduta di tutte le restrizioni.  

Poiché il virus diverrà ormai endemico, «Bourla ha anche affermato che Pfizer sta pianificando di investire oltre mezzo miliardo di dollari in Francia nei prossimi cinque anni per aumentare la produzione globale della sua pillola COVID-19 Paxlovid, che ha ottenuto l'approvazione di emergenza negli Stati Uniti a dicembre».  

La Pfizer sta dunque pianificando la vendita massiccia del suo nuovo prodotto contro il COVID-19, sapendo che esistono già da tempo cure efficaci e non sperimentali come l'Ivermectina e l'idrossiclorochina, che tuttavia sono state sapientemente ostacolate dai governi durante tutta l'emergenza, primo fra tutti il Governo italiano.

La Pfizer proporrà dunque il suo farmaco ancora sperimentale, di cui ovviamente non si conoscono gli effetti a medio e lungo termine, investendo la cifra da capogiro di oltre mezzo miliardo di dollari per poter verosimilmente rimediare alle perdite economiche che si prospetteranno inevitabili dopo i fallimenti dei vaccini COVID.  

Tutto questo ci conferma però un fatto ormai acclarato: 

come, di fatto, la narrativa sul COVID stia crollando ormai definitivamente, per la stessa ammissione di coloro che più di tutti l'avevano sostenuta.  

Anche in Italia lentamente si sta muovendo qualcosa: la sera del 17 gennaio scorso è stata pubblicata infatti un'importante ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana (CGA), che svolge nell'Isola le funzioni proprie del Consiglio di Stato con la qualifica di sede distaccata, presieduto dalla Presidente di Sezione del Consiglio di Stato Rosanna De Nictolis.  

Come ha riportato il sito Eventi Avversi lo stesso 17 gennaio, in merito ad un ricorso di un iscritto al terzo anno del corso di Laurea di Infermieristica che è stato escluso dal tirocinio perché non vaccinato, il Consiglio di Giustizia della Regione Siciliana ammette che, a differenza di quanto precisato dal Consiglio di Stato Sezione III sentenza 20 ottobre 2021 n. 7045, ora la comunità scientifica esprime dei dubbi sull'efficacia di un vaccino "non aggiornato" nei confronti della variante Omicron e sono sempre più numerosi gli eventi avversi riportati nei database internazionali (vengono citati, tra gli altri, gli oltre 32.000 decessi dopo la vaccinazione COVID riportati nel database europeo EudraVigilance).  

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, in ordine alla legittimità dell'obbligo imposto dal decreto legge n.44 del 2021, ha chiesto una verifica in relazione alla modalità di raccolta del consenso informato, al sistema di monitoraggio degli eventi avversi, alla modalità di valutazione dei rischi e benefici soggettivi e all'articolazione della sorveglianza post-vaccinale.  

Finalmente e per la prima volta, una sezione del più alto organo siciliano di Giustizia Amministrativa ha evidenziato importanti crepature della decretazione d'urgenza sugli obblighi vaccinali.  

Per l'importanza che questo testo riveste per tutti, lo riporto qui in forma integrale nel formato PDF e ne consiglio la lettura completa (PDF tratto dal sito Eventi Avversi).

 

 
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Il quotidiano danese si scusa per aver seguito "ipnoticamente" la narrativa del governo sul COVID

Post n°72 pubblicato il 15 Gennaio 2022 da daniela.g0
 

Cari Lettori, questo articolo pubblicato il 14 gennaio scorso dal sito cattolico conservatore Life Site News è davvero importante. Finalmente i grandi giornali europei ammettono la verità: la narrativa sul COVID è stata dettata dai governi e i dati sono stati falsati.

La vecchia storia dei morti CON il coronavirus e quelli PER coronavirus finalmente sta venendo a galla anche sui media mainstream.

Preparatevi: la falsa narrativa del COVID sta crollando - e con essa - anche il colosso dai piedi di argilla di cui abbiamo parlato un tempo.

Buona lettura.

 

 

"Per QUASI due anni, noi - la stampa e la popolazione - siamo stati preoccupati quasi come se fossimo sotto ipnosi dai dati quotidiani sul coronavirus delle autorità".   

 

Uno dei più grandi organi di informazione in Danimarca si è scusato con i suoi lettori per essersi fidato "ipnoticamente" della narrativa COVID del governo negli ultimi due anni.
In una scioccante ammissione di non aver rispettato gli standard dell'integrità giornalistica, martedì il quotidiano danese Ekstra Bladet ha pubblicato un articolo intitolato "Abbiamo fallito", ammettendo che il giornale è stato ingannato dalla narrativa tradizionale del COVID e complice nell'ingannare il pubblico e nel promuovere un'indebita paura. 

"Per QUASI due anni, noi - la stampa e la popolazione - siamo stati preoccupati quasi come se fossimo sotto ipnosi dai dati quotidiani delle autorità sul coronavirus", si legge nell'introduzione dell'articolo. "NON SIAMO stati abbastanza vigili quando le autorità hanno dovuto rispondere su che cosa significasse effettivamente che le persone erano ricoverate in ospedale con il coronavirus e non a causa del coronavirus. Perché fa la differenza. Una grande differenza." 

Non ammettendo la loro colpevolezza nel promuovere l'isteria COVID, il giornale ha divulgato che credeva erroneamente e ha spinto molte delle "menzogne" dei politici, e ha continuato erroneamente a promulgare l'idea che la vaccinazione è l'unico strumento infallibile che può essere utilizzato per mettere un fine alla pandemia. 

"I vaccini sono costantemente indicati come la nostra 'super arma'. E i nostri ospedali sono chiamati 'super ospedali'. Tuttavia, questi super-ospedali sono apparentemente sotto pressione, anche se quasi l'intera popolazione è armata con una super-arma. Anche i bambini sono stati vaccinati su vasta scala, cosa che non è stata fatta nei nostri Paesi vicini", ha scritto l'outlet. 

Come riportato da Paul Joseph Watson di Summit News, Ekstra Bladet è in realtà il secondo grande mezzo di comunicazione europeo ad ammettere i fallimenti in merito all'obiettività e alla mancanza di scetticismo che la narrativa del governo tradizionale sul COVID è dovuta. 

Nell'agosto 2021, l'ormai licenziato caporedattore del principale quotidiano tedesco, Bild, ha definito "veleno" la paura fatta dal suo quotidiano, mentre si scusava con il pubblico se lo spazio eccessivo dedicato dal suo giornale alla crisi COVID "ti faceva sentire come se fossi un pericolo mortale per la società". 

Molti si sono rivolti ai social media per esprimere la loro piacevole sorpresa per il coraggio dell'outlet di assumersi la responsabilità del proprio errore. L'ex scrittore del New York Times Barri Weiss ha pubblicato "Whoa" in risposta alla notizia. 

"Sorprendente. I giornali americani dovrebbero iniziare a fare lo stesso", ha affermato il popolare commentatore politico indipendente An0maly. 

La spinta dei media a vaccinare la maggior parte della popolazione mondiale al fine di prevenire malattie gravi per coloro che non sono a rischio - il CDC riporta un tasso di sopravvivenza alle infezioni superiore al 99,95% per i minori di 50 anni - si aggiunge allo scetticismo che circonda la credibilità delle istituzioni mediatiche di lunga data in tutto il mondo. 

In particolare, in America, le reti di informazione dell'establishment sia di sinistra che di destra hanno visto i loro ascolti crollare durante la pandemia, con la CNN in prima serata in calo del 68%, Fox in calo del 50% e MSNBC in calo del 48%, dall'inizio del 2021 .

Di conseguenza, gli outlets indipendenti o non tradizionali sono cresciuti in modo esponenziale nella loro influenza, con figure singolari come l'ospite di podcast e il comico Joe Rogan che hanno un pubblico più alto di intere reti di notizie, nonostante la manipolazione della grande tecnologia. 


"Quello che stiamo vivendo è una guerra mediatica coordinata come non abbiamo mai visto prima", ha detto a Rogan in un podcast il mese scorso il virologo e pioniere del vaccino mRNA, il dottor Robert Malone, affrontando il problema della manipolazione dei media aggiungendo che non sono esclusivamente le società Big Tech ad essere responsabili dell'agghiacciante libertà di parola sul COVID-19. 

"È l'integrazione orizzontale di tutte le principali industrie ora sotto il controllo di fondi comuni", ha affermato Malone. "L'armonizzazione della censura tecnologica, gli interessi di 'Big Pharma', 'Big Media', ecc., e i governi."

 

 

 

 

 

 

 
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Italiani peggio dei migranti: dormire all’addiaccio e nessun diritto alle cure ma l’Italia di Draghi è sempre più isolata

Post n°71 pubblicato il 13 Gennaio 2022 da daniela.g0
 

 

Dopo l'ultimo della lunga sfilza di decreti del governo Draghi, l'Italia è stata separata dalle Isole: circa 6 milioni e mezzo di italiani residenti in Sicilia e Sardegna non possono più ricongiungersi con la terraferma. Il governo Draghi è il primo che ha recluso siciliani e sardi nella loro terra.  

Ne fa le spese fra gli altri un agente di commercio palermitano di 48 anni che dallo scorso lunedì si trova bloccato agli imbarcaderi di Villa San Giovanni mentre attende l'esito del ricorso presentato dal suo avvocato sperando che il giudice gli riconosca il diritto di tornare a casa.  

Nel frattempo l'uomo, che ha rifiutato il cosiddetto vaccino COVID e con questo ha perso ogni diritto a spostarsi, dorme all'addiaccio in un sacco a pelo vicino alla propria automobile. La società che gestisce il traghettamento - a quanto risulta - ha negato al palermitano anche la possibilità di traghettare chiuso nella propria automobile.  

Ai migranti in arrivo dagli altri Continenti viene riservata la massima accoglienza, solidarietà e comprensione, mentre i media mostrano le immagini di salvataggi di donne e bambini e scene commoventi di ricongiungimento familiare. Quest'uomo invece, italiano, non suscita evidentemente alcuna pietà e tanto meno preoccupazione per lo Stato, benché sia stata presentata un'interrogazione parlamentare ai Ministri dell'Interno e della Salute sul caso, dal deputato Francesco Sapia.  

Anche quest'uomo ha una famiglia, come i migranti, e anche lui ha diritto di rivedere i suoi cari, senza per questo dover subire il ricatto del vaccino.  

Ma non è l'unico a trovarsi in condizioni molto spiacevoli a causa del decreto dell'Epifania. Ogni anno migliaia di persone si muovono dalla Sicilia e dalla Sardegna per motivi di salute e molte di esse non sono vaccinate, altre hanno fatto solo la prima dose e a causa di gravi effetti avversi non possono fare la seconda, né tantomeno la terza. Abbandonate dallo Stato che nega loro l'esenzione e adesso impedite perfino a curarsi nella Penisola a proprie spese.  

E' la negazione dei diritti più elementari dell'uomo, l'annientamento più assoluto della persona costretta ad agire contro la propria volontà sul proprio corpo.  

Anche chi scrive, abitando in Sicilia, è stata direttamente interessata dal regalo del governo all'Epifania. Avrebbe dovuto recarsi al Nord nelle prossime settimane per un piccolo ma delicato intervento laser agli occhi, pena la perdita della vista: ma al governo Draghi la salute dei cittadini italiani non interessa, conta solo l'inoculazione massiccia del siero sperimentale in stile Cina di Xi Jinping.  

L'avevamo scritto prima che accadesse, ed ora finalmente ci siamo arrivati: un punteggio sociale in base al quale si possiede a malapena il diritto di svolgere le attività essenziali, senza il quale si cessa di esistere.  

Ma non voglio scoraggiare troppo chi legge, perché in tutta Europa la narrativa pandemica sta finalmente crollando, negli Stati Uniti è già caduta mentre continuano ad uscire mail di Anthony Fauci compromettenti.  

La Spagna parla di trattare la variante Omicron come un'influenza, in Inghilterra sono cadute le restrizioni mentre Francia e Germania rinunciano all'obbligo vaccinale.

Il governo italiano sta rimanendo totalmente isolato mentre corre speditamente verso il baratro; ma ci sono segni evidenti di paura quando un Matteo Bassetti ammette che i dati su ricoveri e morti per COVID sono falsati: Bassetti commenta il report Fiaso, secondo cui il 34% dei pazienti positivi ricoverati non è malato di COVID ma è in ospedale per altri motivi. Mentre anche la dott.ssa Gismondo si sfila e adesso parla di gestire il COVID come un'influenza e smetterla con il tamponificio.  

Il capo della strategia vaccinale dell'Ema, Marco Cavaleri, afferma ora che è preoccupato per «una strategia che prevede di andare avanti con le vaccinazioni a distanza di poco tempo».  

Anche Giancarlo Giorgetti - forse pochi lo hanno notato rendendosi conto di quel che potrebbe davvero significare - ha disertato l'ultimo Consiglio dei Ministri.  

Molteplici segni che ci indicano come le previsioni fatte in passato non erano farneticazioni "complottiste", come vorrebbero in molti, ma una realtà che avanza concretamente e che deve perciò indurre gli italiani a rimanere coesi e a resistere, malgrado tutto.  

D'altronde bisogna tenere in mente sempre molto bene chi è davvero il nostro nemico: 

Sapete quale è il logo dell'Ufficio Camerale del Ministero dell'Interno? Eccolo:  

 

 

 

Vi ricorda qualcosa?  

 

 

La squadra e il compasso: il simbolo che rimanda al grande architetto della massoneria, che sappiamo essere satana.    

Noi crediamo però in un altro grande simbolo: 

 

 

E adoriamo Colui che, umiliandosi, si fece «obbediente fino alla morte e alla morte di croce» (Fil 2,8), accettando di rimanervi inchiodato per salvare l'umanità intera dalla morte.   

Noi adoriamo l'unico Dio e Signore della vita, e non l'apportatore di morte, che è il diavolo.  

Mi riecheggiano proprio adesso nella memoria le parole pronunciate da Gesù, scritte dall'evangelista Matteo: 

«Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo centesimo!» (Mt 5,25-26)     

 

Pentitevi, finché siete in tempo. Se non arriverà infatti in tempo per voi la giustizia degli uomini, non sfuggirete a quella di Dio.

 

 

 
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