TagMessaggi di Maggio 2025
Post n°197 pubblicato il 02 Maggio 2025 da daniela.g0
Tag: accordo, cardinali, Chiesa Cattolica, Concilio Vaticano II, conclave, conservatori, Donald Trump, Fuori dal Coro, intervista, Jorge Mario Bergoglio, progressisti, vescovi L'Arcivescovo Carlo Maria Viganò, già Nunzio apostolico negli Stati Uniti d'America
E' ormai noto come l'Arcivescovo Carlo Maria Viganò sia stato contattato nei giorni scorsi dalla redazione di "Fuori dal Coro" affinché rilasciasse un'intervista. Ma lo stesso Mons. Viganò in un post su X ha informato poi che «senza alcuna spiegazione e senza alcuna scusa da parte della redazione, il mio intervento non è stato trasmesso». Da qui la decisione dell'Arcivescovo lombardo di rendere disponibile il testo dell'intervista sul suo account X. Il mainstream ha riportato alcuni estratti dell'intervista, tuttavia nessuno ha voluto riportare il testo integralmente. Per l'importanza che le dichiarazioni di Mons. Viganò assumono in questo preciso momento storico, ho deciso quindi di riportare il testo completo nella versione pubblicata il 26 aprile su una testata americana, The Gateway Pundit. Ma prima di leggere l'intervista in oggetto, vorrei soffermarmi sul post pubblicato negli U.S.A. il 21 aprile scorso da Mons. Viganò su X e da cui emergono delle conclusioni esplosive e addirittura sconcertanti. Viganò, infatti, in queste sue ultime dichiarazioni prende nettamente le distanze da una folta parte dei conservatori. Così scrive su X Mons. Viganò: «Nel 2018, Eugenio Scalfari riferì le parole che Bergoglio gli avrebbe confidato a proposito della sua visione dell'Aldilà: 'Le anime peccatrici non vengono punite: quelle che si pentono ottengono il perdono di Dio e vanno tra le fila delle anime che lo contemplano, ma quelle che non si pentono e non possono quindi essere perdonate scompaiono. Non esiste un inferno, esiste la scomparsa delle anime peccatrici'. Questi farneticamenti ereticali si oppongono direttamente alla Fede cattolica, la quale ci insegna che esiste per tutti un Giudizio particolare, cui Bergoglio non ha potuto sottrarsi. La sua anima non è dunque scomparsa, né si è dissolta: egli dovrà rendere conto dei crimini di cui si è macchiato, primo fra tutti l'aver usurpato il soglio di Pietro per distruggere la Chiesa Cattolica e perdere tante anime. Se questo non-papa e anti-papa non potrà più nuocere al Corpo Mistico, nondimeno rimangono i suoi eredi, gli eversori che egli ha invalidamente creato ‘cardinali' e che da tempo si organizzano per assicurare un continuatore della rivoluzione sinodale e della destrutturazione del Papato. A dar loro manforte, accorrono i Cardinali e i Vescovi conservatori che si sono ben guardati dal mettere in discussione la legittimità di Jorge Bergoglio. È su costoro che grava la maggiore responsabilità per gli esiti del prossimo 'conclave'». Il neretto nel testo sopra è mio. L'Arcivescovo Viganò sottolinea in modo del tutto inaspettato come "la maggiore responsabilità" per il futuro della Chiesa stia dunque gravando sui Cardinali e Vescovi conservatori.
Il post pubblicato negli Stati Uniti su X da Mons. Viganò lo scorso 21 aprile
E non solo, nell'intervista censurata da "Fuori dal Coro", Viganò sottolinea anche come «su 136 cardinali elettori, 108 sono stati "creati" da lui; il che significa che qualunque Papa venga eletto nel prossimo Conclave - anche se fosse un novello San Pio X - la sua autorità sarà compromessa dall'essere stato eletto da falsi cardinali, creati da un falso Papa». Inoltre il Monsignore afferma con chiarezza ad inizio intervista come «Benedetto XVI era chiaramente contrario al disegno globalista e non avrebbe mai derogato a questi principi legittimando l'ideologia LGBTQ, l'ideologia gender, le follie pseudo-sanitarie dell'OMS in materia di modificazione genetica e spopolamento mondiale, o l'islamizzazione dell'Europa attraverso la sostituzione etnica. Era quindi necessario eliminare Joseph Ratzinger, sostituendolo con un "papa" che - come auspicava il collaboratore di Hillary Clinton, John Podesta - promuovesse l'Agenda 2030, ratificasse la frode sui cambiamenti climatici e convincesse i fedeli di tutto il mondo a sottoporsi all'inoculazione di un siero che ora sappiamo essere stato progettato per eliminare o patologizzare gran parte dell'umanità.» Dunque dopo aver assistito ai tanti attacchi ammantati di vile falsità contro Papa Benedetto XVI, finalmente emerge la verità. Da sempre su questo blog ho sostenuto la totale estraneità di Papa Benedetto XVI al piano globalista e ho anche sollevato serie preoccupazioni per i Cardinali invalidi eletti da Bergoglio che non potranno che compromettere il prossimo Conclave. E dunque l'esultanza per l'avvicinarsi della morte di Bergoglio, da parte di alcuni giornalisti cattolici appartenenti alla cosiddetta controinformazione, risulta del tutto fuori posto. Sempre che si possa definire cristiano sperare nella celere morte di qualcuno, chiunque egli sia. La morte di Jorge Mario Bergoglio non risolverà infatti i gravissimi problemi all'interno della Chiesa Cattolica. Almeno, non nell'immediato. Mentre con quasi due mesi di anticipo dalle affermazioni di Mons. Viganò, parlando in difesa di Papa Paolo VI e a favore della verità, era stato già rimarcato con forza su questo blog come conservatori e progressisti rappresentino in ultima analisi le due facce della medesima medaglia: entrambi gli schieramenti sono largamente corrotti, eretici e desiderano la distruzione della Chiesa Cattolica. Essi rispondono infatti agli stessi poteri. Anche giornalisti molto noti su Telegram, come già sappiamo, hanno preferito occultare la verità, censurando non solo le nostre affermazioni fondate su fatti storici e oggettivamente verificabili, ma anche la verità tutta intera, della quale invece dovrebbero essere al servizio. Basterebbe soltanto volersi soffermare brevemente sulla prima Lettera dell'Apostolo Giovanni, per comprendere appieno come la verità sia lo Spirito stesso, mentre chi non è dalla verità provenga invece dal maligno che è il padre della menzogna. Cristo stesso è verità, Dio è verità e coloro che si allontanano da essa sono i figli del maligno. Se l'Apostolo Giovanni nel suo Vangelo e nelle successive lettere ritorna in particolare e ripetutamente su questo tema, tutta la Sacra Scrittura, in modo mirabilmente concorde, afferma quello che rappresenta il pilastro fondamentale della fede cristiana e cattolica: l'amore e la ricerca della verità. Allora è giunto davvero il momento che finalmente cadano i veli che finora hanno tenuto ben coperti gran parte dei cosiddetti conservatori, ammantandoli di una falsa onestà. Essi infatti da tempo tentano di condurre i cattolici disorientati in un recinto di eretici, fatto di errori e falsità, allontanandoli dalla vera fede cattolica, secondo un piano di distruzione che non può essere che prestabilito e di stampo probabilmente massonico. Tuttavia i conservatori stanno perdendo ora un pezzo fondamentale della loro battaglia, un pezzo a cui hanno fatto riferimento da anni nella propagazione delle loro farneticanti affermazioni eretiche: l'appoggio dell'Arcivescovo Carlo Maria Viganò, il quale dichiara adesso a chiare lettere come Bergoglio non sia mai stato Papa, a prescindere da quali siano in ultima analisi le motivazioni sottostanti che conducono a queste conclusioni. Se Bergoglio non può essere considerato Pontefice, ne deriva di conseguenza necessariamente che lo sono stati invece i suoi predecessori: ma è esattamente quello che i conservatori continuano a negare in modo ossessivo, per cui si guardano bene - ora come in passato - dallo sconfessare il finto papato di Bergoglio. La falsa tesi sostenuta dai conservatori che tutti i Pontefici, da Giovanni XXIII in poi, siano stati eletti in modo invalido, cade allora miseramente. Hanno voluto paragonare la statura morale di uomini del calibro di Karol Wojtyla, poi divenuto Papa Giovanni Paolo II, a quella di Jorge Mario Bergoglio: ora restano svergognati per mano del loro stesso modello di riferimento e chiusi in un imbarazzante silenzio. Hanno perso infatti definitivamente l'appoggio di chi era stato creato a vessillo dei conservatori, ma soprattutto mostrano finalmente al mondo la loro vera identità: essi rispondono in ultima analisi a quelle potenze massoniche che a parole dicono di voler tenacemente combattere.
I Cardinali Robert Sarah (a sinistra) e Raymond Leo Burke (a destra), creati Cardinali da Papa Benedetto XVI, sono arrivati insieme in Vaticano martedì dopo la morte di Bergoglio, secondo un video pubblicato su X
Forse le recenti indiscrezioni trapelate su Donald Trump, secondo le quali auspicherebbe come futuro Pontefice il Cardinale Raymond Leo Burke, ci forniscono nuove indicazioni su ciò che sta realmente accadendo. Burke, che si distingue per una particolare devozione alla Madonna, è stato elevato al cardinalato da Papa Benedetto XVI e non ha mai sconfessato il Concilio Vaticano II. Mentre d'altro canto il Presidente Trump e i suoi fedelissimi hanno inteso far riferimento in diverse occasioni e soprattutto nei momenti più difficili a Papa Giovanni Paolo II. Come avvenne il 3 giugno 2020, quando Trump e la moglie Melania vollero rendere omaggio alla statua di Giovanni Paolo II nel Santuario a lui dedicato, la mattina seguente a una notte infernale, quando Washington si trovò letteralmente sotto assedio a causa di una devastante guerriglia urbana orchestrata dallo stato profondo. Il volto teso di Melania, che divenne anche oggetto di scherno dei giornalisti, rivelava bene tutta la tensione di quei drammatici momenti.
Donald Trump insieme alla moglie Melania davanti al Santuario dedicato a Giovanni Paolo II a Washington, il 3 giugno 2020
Inoltre, la visita del Vicepresidente J. D. Vance a Jorge Mario Bergoglio proprio il giorno prima della sua morte deve infine indurci a riflettere. Sembra che qualcuno oltreoceano stia lanciando messaggi forti e chiari mentre l'Arcivescovo Carlo Maria Viganò denuncia finalmente tutta la verità su quella che è la vera identità dei molti alti prelati definiti "conservatori". Possiamo far ritorno allora con rinnovato interesse all'intervista del Monsignore censurata. Pubblico sotto il testo completo.
Un momento della riunione annuale del World Economic Forum tenutasi dal 21 al 24 gennaio 2020 a Davos (Svizzera)
1. Eccellenza, qual è la sua valutazione di Papa Bergoglio? Negli ultimi decenni, una lobby sovversiva ha preso il controllo delle leve del potere nei governi e nelle istituzioni, al fine di attuare il piano anticristiano e massonico della Rivoluzione. Le agenzie governative - come sappiamo da quanto sta emergendo anche negli Stati Uniti d'America - hanno interferito nella vita di varie nazioni, organizzando e finanziando la cosiddetta "Agenda 2030" della Fondazione Rockefeller e del World Economic Forum, che consiste nella distruzione della famiglia, nella mercificazione della vita umana, nella corruzione morale di bambini e giovani, nello sfruttamento dei lavoratori e nella privatizzazione di tutti quei servizi che fino agli anni Novanta erano garantiti - senza scopo di lucro - dallo Stato: sanità, infrastrutture, difesa, comunicazioni, istruzione. Per realizzare questo colpo di Stato globale, è stata necessaria la collaborazione (retribuita, ovviamente) di funzionari governativi corrotti, e di politici, medici, giudici e insegnanti corrotti. La Chiesa Cattolica, che con il Concilio Vaticano II si era già allineata alla mentalità mondana, era tuttavia rimasta saldamente ancorata ad alcuni principi non negoziabili, ad esempio in materia di morale sessuale o di rispetto della vita umana dal concepimento alla morte naturale. Benedetto XVI era chiaramente contrario al disegno globalista e non avrebbe mai derogato a questi principi legittimando l'ideologia LGBTQ, l'ideologia gender, le follie pseudo-sanitarie dell'OMS in materia di modificazione genetica e spopolamento mondiale, o l'islamizzazione dell'Europa attraverso la sostituzione etnica. Era quindi necessario eliminare Joseph Ratzinger, sostituendolo con un "papa" che - come auspicava il collaboratore di Hillary Clinton, John Podesta - promuovesse l'Agenda 2030, ratificasse la frode sui cambiamenti climatici e convincesse i fedeli di tutto il mondo a sottoporsi all'inoculazione di un siero che ora sappiamo essere stato progettato per eliminare o patologizzare gran parte dell'umanità. Questo golpe vaticano è stato reso possibile (e lo sappiamo dalle ammissioni dei suoi protagonisti, tra cui il controverso cardinale Danneels) dalle manovre della mafia di San Gallo, che di concerto con il deep state americano ha spinto Benedetto XVI alle dimissioni ed è riuscita a nominare Jorge Mario Bergoglio alla carica più alta della Chiesa Cattolica. Quella di Bergoglio è stata un'usurpazione né più né meno di quelle che hanno permesso alla lobby globalista di imporre governanti agli ordini del Forum di Davos nell'Italia di Conte e Draghi, nella Francia di Macron, nell'Inghilterra di Johnson e Starmer, nella Spagna di Sanchez, nell'Irlanda di Martin, nel Canada di Trudeau, nell'Australia di Arden, negli Stati Uniti prima dei Clinton e di Obama e poi di Biden, e nell'Unione Europea di von der Leyen. Tutti questi leader non sono arrivati al potere legittimamente, ma piuttosto attraverso intrighi, brogli elettorali o manipolazione del consenso; ed esercitano questo potere contro i cittadini e contro le istituzioni che dovrebbero rappresentare. E tutte queste persone, senza eccezioni, sono ampiamente compromesse e soggette a ricatti, quindi sono costrette a obbedire se non vogliono che i loro crimini e le loro perversioni vengano alla luce. E né Bergoglio né i suoi accoliti fanno eccezione in questo senso. Il giudizio che ogni cattolico è portato a formulare su questo "papato" - che in realtà non è stato un papato, ma solo in apparenza - non può che essere terribile, sotto ogni punto di vista. La Chiesa di Roma, dopo questi dodici anni di tirannia, è devastata da scandali, corruzione, violazioni dei diritti umani - penso all'Accordo con la dittatura comunista di Pechino - e da una gestione fallimentare su tutti i fronti. Le timide critiche di alcuni cardinali e vescovi alle eresie e agli scandali di Bergoglio non hanno minimamente scalfito questo regime globale che vede i governanti del mondo come suoi alleati - contrari al bene sia dei cittadini che dei credenti. 2. Il giorno della morte di Papa Francesco, lei ha scritto un post su X in cui definisce le dichiarazioni confidate da Bergoglio a Eugenio Scalfari come "deliri eretici". Può spiegare perché? Secondo Scalfari, Bergoglio gli confidò di non credere all'inferno e di essere convinto che le anime buone si salvino "fondendosi" con Dio, mentre le anime dannate vengono distrutte, dissolte nel nulla. Ciò contraddice sia la Sacra Scrittura sia il Magistero cattolico, che insegnano che ogni anima, al momento della morte fisica, affronta il Giudizio Particolare ed è ricompensata con la beatitudine eterna (eventualmente passando per il Purgatorio) o punita con la dannazione eterna, a seconda di come si è comportata in vita e del suo stato di amicizia o inimicizia con Dio al momento del trapasso. Per questo ho parlato di deliri eretici: si aggiungono a una lunghissima lista di sciocchezze ed eresie che tutti abbiamo dovuto sopportare negli ultimi anni. 3. A cosa si riferisce quando parla de "i suoi eredi... i sovversivi"? Bergoglio si è circondato di personaggi corrotti e ricattabili, di cui si è servito con noncuranza per ottenere ciò che voleva. Ha deriso, denigrato e offeso Cardinali e Vescovi onesti. Ha protetto e insabbiato le indagini su Prelati accusati di gravi crimini. Ha promosso l'intera catena di Prelati americani, corrotti e ultraprogressisti, tutti legati all'ex Cardinale McCarrick, che oggi occupano le principali diocesi americane e posizioni chiave in Vaticano. Ha revocato la scomunica al suo confratello gesuita Marco Rupnik, le cui vergognose vicende avevano scandalizzato persino i più moderati. Ha perseguitato tutti i suoi oppositori, me compreso, infliggendomi la scomunica, in violazione del diritto e della giustizia. Tutte queste persone sono ancora al loro posto, continuano a demolire la Chiesa e si preparano, con il prossimo Conclave, a portare a termine il compito loro assegnato: trasformare la Chiesa di Cristo in un'organizzazione ecumenica e sincretista Ordine Mondiale. 4. Secondo lei, Papa Francesco era un anti-Papa, un non-Papa. Può spiegare perché? Il Cardinale eletto in Conclave come Successore di Pietro deve esprimere la sua accettazione e il suo consenso ad assumere le funzioni proprie del Papato. Credo che l'accettazione del Papato da parte di Bergoglio sia stata sbagliata perché ha considerato il Papato qualcosa di diverso da quello che è; come lo sposo che si sposa in chiesa escludendo le finalità specifiche del Matrimonio, e quindi annullando il matrimonio proprio per il suo difetto di consenso. Bergoglio ha ottenuto la sua elezione con la frode, abusando dell'autorità del Romano Pontefice per fare l'esatto opposto di ciò che Gesù Cristo ha dato mandato a San Pietro e ai suoi Successori di fare: confermare i fedeli nella fede cattolica, pascere e governare il Gregge del Signore e predicare il Vangelo a tutti i popoli. Tutta l'azione di governo e di insegnamento di Bergoglio - dalla sua prima apparizione alla Loggia Vaticana presentandosi con quell'inquietante "Buona sera" - si è svolta in una direzione diametralmente opposta al mandato petrino: ha adulterato il Depositum Fidei , ha creato confusione e indotto i fedeli in errore, ha disperso il Gregge, ha dichiarato che l'evangelizzazione dei popoli è una "solenne assurdità", condannandola come proselitismo; e ha sistematicamente abusato del potere delle Sacre Chiavi per sciogliere ciò che non può essere sciolto e legare ciò che non può essere legato. Il Papa non è il padrone della Chiesa, ma il Vicario di Cristo: egli deve esercitare la sua autorità entro i limiti stabiliti da Gesù Cristo e secondo le finalità volute da Dio: anzitutto la salvezza delle anime mediante la predicazione del Vangelo a tutte le creature e per mezzo dei Sacramenti. Un Papa non può quindi considerarsi autorizzato a "reinventare" il Papato, a "rileggerlo in chiave sinodale", a "modernizzarlo", a smembrarlo a suo piacimento, a cambiarne la Fede o la Morale. Se pensa che il Papato gli consenta di modificare l'istituzione che presiede, per ciò stesso si trova in quella situazione di difetto di consenso (vitium consensus) tale da vanificare la sua apparente elevazione al Ministero Petrino, perché ciò che ha accettato non è il Papato cattolico come è sempre stato inteso da San Pietro in poi, bensì una personale idea di "papato". Per questo sono convinto che il ruolo eversivo svolto da Bergoglio - anche considerato nel più ampio contesto internazionale del golpe mondialista - lo renda un usurpatore, un antipapa, un non-papa appunto, perché era perfettamente consapevole di voler manomettere il Papato trasformandolo in altro e attribuendogli finalità che non sono quelle del Papato: dal culto dell'idolo della Pachamama alla comunione ai divorziati e alla benedizione delle coppie omosessuali, dall'immigrazione alla promozione dei vaccini, dalla propaganda sul clima alla transizione di genere. D'altro canto, ne abbiamo conferma da chi elogia Bergoglio non per essere stato un Papa cattolico, ma per le empanadas della popolazione trans di Torvaianica o per la sua calda amicizia con Emma Bonino. 5. Quale sarà il futuro della Chiesa ora che Papa Francesco è morto? La morte di Bergoglio cristallizza, per così dire, una situazione di illegittimità diffusa. Dei 136 cardinali elettori, 108 sono stati "creati" da lui; il che significa che qualunque Papa venga eletto nel prossimo Conclave - anche se fosse un novello San Pio X - la sua autorità sarà compromessa dall'essere stato eletto da falsi cardinali, creati da un falso Papa. Per questo motivo, qualche tempo fa, ho chiesto ai miei Fratelli nell'Episcopato di chiarire questi aspetti prima di procedere all'elezione di un nuovo Papa. Certamente, la situazione è disastrosa e umanamente senza soluzione. Tuttavia, come Vescovo e Successore degli Apostoli, non posso fare a meno di ricordare a tutti che la Chiesa, che è il Corpo Mistico di Cristo, è destinata ad affrontare la passio Ecclesiæ sull'esempio del Signore. Sarà proprio da questa passione - in cui tutto sembrerà perduto come in quel Venerdì Santo di 1992 anni fa - che la Chiesa rinascerà, rigenerata e purificata. In questi giorni in cui celebriamo la Pasqua, ogni cattolico trova nel trionfo di Cristo sulla morte e sul peccato le ragioni della propria fedeltà al Vangelo. Nostro Signore ci ha detto, poco prima di affrontare la Sua Passione: Non abbiate paura: io ho vinto il mondo.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
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