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cara maestra 

Post n°35 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da pazzia9

Cara maestra-unica,

ste vacanse mi hano desfato: fisicamente e pissicologicamente.

Il papà ha deto che in casa la crisi è come Belen Rodrighess: palpabile.

Quindi gnente regali costosi. La matina di Natale mi sono alsato tuto ecitato come Emilio Fede il 14 Aprile 2008, rivo basso di corsa e apro il regalo: no catto mica un libro? Un libro!

Provi imaginarsi.... a un putello di 8 ani, bombardato da Nintendo Ui, Gormiti, Lego, mestieri e gagget di Dragobol, Plei Stession ecc.. regalare un libro par Natale è come ofrire a Bossi il federalismo solo pal Molise: na sconfita!

E spetti, parchè il bello no è gnancora rivato. Sa che libro che era? "Fiat Ritmo: manuale d'uso". La tentassione di pensare che Babo Natale no esiste e che il papà ha inscartossato uno dei due libri che abiamo in casa è forte. Ognimodo, sicome la tavola della cucina scorla che è una meraviglia e ogni giorno spando la minestra sulla tovaglia a causa dell'effetto tsunami che il brodo fa' con gli scorloni della tavola (e agiungo che mi becco uno scopellotto di soravia che arriva puntuale come el canone rai), ho usato i due centimetri del libro come spessore per la gamba.

È proprio vero che un libro serve sempre! Ma fin qua le ho racontato del dano morale. Manca ancora quelo fisico. Ieri, pena rivato in classe, il mio compagno Rafaele Gobi, che è un bullo che ha anca i video su iutùb, mi ha deto: "Dami subito tutti i giocatoli che ti ha portato Babo Nadale!". Quando che li ho presentato il manuale d'uso dela Ritmo mi ha deto che lui no lo prendo per il cesto e mi ha tirato un pugnasso verticale sulla testina, come Bad Spenser!

Insomma oltre il danno la beffa. E oltre la beffa, la beffana! Si, parchè anca lei no mi ha portato gnente! Mi ha lasciato una letera sul cormello del leto co scrito: "Sei stato un putello cativo, quindi meritavi il carbone. Ma esendo una risorsa esauribile nel'arco di 200 anni e considerando che i cancari dei russi stanno già talliando le forniture, è mellio sparagnare.

Sto anno dunque non ti porto niente: continua a ciuciàre le mentine dell'anno scorso. Cordiali saluti, la befana". Insoma mi sa che a Natale no mi illudo più. L'anno scorso mi hanno regalato paletta e secchiello al 25 dicembre. Co tanto di letterina: "Volevi un palmare, ma pal-mare va ben anca questi!" Saluti maestra-unica!

 
 
 

ETICHETTE SULLE UOVA

Post n°34 pubblicato il 21 Novembre 2008 da pazzia9

Attenzione: un codice alfa-numerico identifica ogni uovo.

Occhio al primo numero! indica la tipologia di allevamento:

0 = ALLEVAMENTO BIOLOGICO - una gallina in 10 MQ su terreno all'aperto, con vegetazione

1 = ALLEVAMENTO ALL'APERTO - una gallina in 2,5 MQ su terreno all'aperto,con vegetazione

2 = ALLEVAMENTO A TERRA - 7 galline in 1 MQ su terreno coperto di paglia o sabbia - in capannoni privi di finestre!

3 = ALLEVAMENTO IN GABBIA - 25 galline in 1 metro quadrato – in pratica in una scatola di scarpe per tutta la "vita"!

Oggi il 90% delle uova in Italia è ottenuto da galline IMPRIGIONATE A "VITA" .

Da galline stipate negli allevamenti in batteria, in gabbie di metallo, così piccole da non riuscire nemmeno a muovere le ali. Ammassate in capannoni da cinque piani di gabbie, bombardate per 17 ore al giorno con luce artificiale sparata negli occhi, che non permette loro di dormire, per stimolarle all’inverosimile a produrre uova!

Ad un pulcino, fino a 120 giorni di vita, quando da pollastra diventa gallina e produce il primo uovo, gli si fanno 20 vaccinazioni; lo bombardano di antibiotici, spesso anche quando non serve.

 

NON ACQUISTARE UOVA CODICE “2” E “3” !!!!!!!

NON PREMIARE CHI TORTURA GLI ANIMALI E LUCRA SULLA LORO SOFFERENZA!

GLI ANIMALI NON CI HANNO FATTO NULLA DI MALE,

NON MERITANO QUESTI TRATTAMENTI!! PREMIA QUINDI LA PRODUZIONE CHE LI RISPETTA MAGGIORMENTE, CIOE’ LE UOVA CON CODIICE “0”!

LA CECITÀ DI UNA ZOOTECNIA CHE FA DELL'INTENSIVISMO IL PROPRIO FINE NON SOLO È MORALMENTE INACCETTABILE PER LE TORTURE INFLITTE AGLI ANIMALI DURANTE TUTTA LA LORO “VITA”, MA METTE IN SERIO PERICOLO LA NOSTRA SALUTE.

 

 

 
 
 

Obama e i riflessi italiani

Post n°31 pubblicato il 07 Novembre 2008 da pazzia9

E’ bello essere a Washington in questi giorni. Perché si vede quello che succede qui, e non si sente cosa si dice a Roma. Immagino che in molti stiano cercando di accaparrarsi un pezzettino di Obama: un’operazione di cannibalismo politico che sarebbe divertente, se non fosse patetica.

Ho letto addirittura che il nostro primo ministro, forte dell’età e dell’esperienza, avrebbe offerto i suoi consigli al neo-eletto presidente. Sono certo che Barack Obama non aspettava altro. Anzi, sono stupito che non abbia ringraziato dal palco di Chicago. «Yes, with Silvio we can!».

Sono anche felice di evitare un’altra tribù della destra italiana: quella dei Minimizzatori-Rosicatori (Miniros). Quelli secondo cui Obama è una moda, una fantasia liberal, un’illusione e una forma di presunzione. Be’, non è vero. Questo è un signore che ha restituito all’America una reputazione e a noi una speranza. Un uomo che è riuscito a riportare alla politica - quindi, alla democrazia - una generazione che molti avevano dato per perduta, rimbecillita da schermi e videogiochi. Lui l’ha convinta, e ha vinto.

Questo ci porta a parlare della sinistra italiana, un’altra compagnia di cui, in queste ore americane, non sento la mancanza. Non voglio pensare agli sbrodolamenti, all’orgasmo politico dell’impotenza, all’autoabbronzante ideologico spalmato in abbondanza dopo la vittoria del fratello Barack. Non voglio sentire le profonde considerazioni di chi, in questo Paese, non saprebbe nemmeno ordinare un caffè. Voglio solo citare una persona, e ricordare una cosa.

Durante la diretta notturna di Sky Tg 24, su un tetto bagnato affacciato su Capitol Hill, ho portato molti ospiti. Solo due italiani, l’ambasciatore Giovanni Castellaneta e il nostro Ennio Caretto, alla sua decima elezione presidenziale. E poi tanti nuovi americani: volevo dare il profumo dell’aria che si respira in questi giorni.
Uno di questi si chiama Ivan Frishberg. E’ il presidente di Young Voter Pac (www.youngvoterpac.org), e da anni aiuta il Partito democratico a riconquistare il voto dei giovani. Il risultato di Obama dimostra che l’esito dell’operazione - aiutato dall’età di John McCain e dall’inadeguatezza di George W. Bush - è stato trionfale. Ho chiesto all’americano Ivan, pensando all’italiano Walter: come diavolo avete fatto? Mi ha risposto: il lavoro va avanti dal 2000, è costato soldi, pazienza ed è passato attraverso l’istruttiva sconfitta di John Kerry nel 2004. Si è basato su iniziative come www.rockthevote.com; sull’uso di internet come luogo di dialogo, informazione e finanziamento. Ma soprattutto su una convinzione: i giovani bisogna incontrarli e ascoltarli. Non per un mese: per anni.

Certo, i Democratici italiani potrebbero fare lo stesso. Ma dovrebbero lasciare Roma, amici, poltrone e telecamere. Non per un mese: per anni. Lo faranno? E’ probabile. Quant’è probabile che Obama ascolti i consigli di Berlusconi.

Beppe Severgnini,

 
 
 

ACQUA IN BOCCA - VI ABBIAMO VENDUTO L’ACQUA

Post n°30 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da pazzia9

Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica.
Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300% Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armatati e carabinieri per staccare i contatori.
La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita.
L´acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto.
L´acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre.
Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Acqua in bocca.

 
 
 

Eccomi qua....

Post n°29 pubblicato il 09 Ottobre 2008 da pazzia9

tanto feci tanto dissi che son pronta ...

Farò un bellissimo giro in medio oriente!!!

Tutto è pronto basta partire

I mercati crollano e io compro i biglietti aerei  

forse sono un pò incosciente,

ma ho troppa voglia di partire  

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Data di creazione: 10/04/2008
 
 

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