Tre alberi

Post n°239 pubblicato il 01 Novembre 2011 da toravolley

 
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Parola di vita - Febbraio 2011

Post n°238 pubblicato il 02 Febbraio 2011 da toravolley

«Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio» (Rm 8,14)


 
Questa Parola è nel cuore dell'inno che Paolo canta alla bellezza della vita cristiana, alla sua novità e libertà, frutto del battesimo e della fede in Gesù che ci innestano pienamente in lui, e per lui nel dinamismo della vita trinitaria. Diventando una persona sola con Cristo, ne condividiamo lo Spirito e tutti i suoi frutti, primo fra ogni altro la figliolanza di Dio.
Anche se Paolo parla di "adozione", lo fa soltanto per distinguerla dalla posizione di figlio naturale che compete solo all'unico Figlio di Dio.
La nostra non è una relazione col Padre puramente giuridica come sarebbe quella di figli adottivi, ma qualcosa di sostanziale, che muta la nostra stessa natura, come per una nuova nascita. Perché tutta la nostra vita viene animata da un principio nuovo, da uno spirito nuovo che è lo stesso Spirito di Dio.
E non si finirebbe più di cantare, con Paolo, il miracolo di morte e resurrezione che opera in noi la grazia del battesimo.
 
«Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio».
 
Questa Parola ci dice qualcosa che ha a che fare con la nostra vita di cristiani, nella quale lo Spirito di Gesù introduce un dinamismo, una tensione che Paolo condensa nella contrapposizione fra carne e spirito, intendendo per carne l'uomo intero (corpo e anima) con tutta la sua costituzionale fragilità e il suo egoismo continuamente in lotta con la legge dell'amore, anzi con l'Amore stesso che è stato riversato nei nostri cuori.
Coloro infatti che sono guidati dallo Spirito, devono affrontare ogni giorno il «buon combattimento della fede» per poter rintuzzare tutte le inclinazioni al male e vivere secondo la fede professata nel battesimo.
Ma come?
Si sa che, perché lo Spirito Santo agisca, occorre la nostra corrispondenza, e san Paolo, scrivendo questa Parola, pensava soprattutto a quel dovere dei seguaci di Cristo, che è proprio il rinnegamento di sé, la lotta contro l'egoismo nelle sue forme più svariate.
Ma è questa morte a noi stessi che produce vita, così che ogni taglio, ogni potatura, ogni no al nostro io egoistico è sorgente di luce nuova, di pace, di gioia, di amore, di libertà interiore; è porta aperta allo Spirito.
Rendendo più libero lo Spirito Santo che è nei nostri cuori, egli potrà elargirci con più abbondanza i suoi doni, e potrà guidarci nel cammino della vita.
 
«Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio».
 
Come vivere allora questa Parola?
Dobbiamo anzitutto renderci sempre più coscienti della presenza dello Spirito Santo in noi: portiamo nel nostro intimo un tesoro immenso; ma non ce ne rendiamo abbastanza conto. Possediamo una ricchezza straordinaria; ma resta per lo più inutilizzata.
Poi, affinché la sua voce sia da noi sentita e seguita, dobbiamo dire di no a tutto ciò che è contro la volontà di Dio e dire di sì a tutto il suo volere: no alle tentazioni, tagliando corto con le relative suggestioni; sì ai compiti che Dio ci ha affidato; sì all'amore verso tutti i prossimi; sì alle prove e alle difficoltà che incontriamo…
Se così faremo lo Spirito Santo ci guiderà dando alla nostra vita cristiana quel sapore, quel vigore, quel mordente, quella luminosità, che non può non avere se è autentica.
Allora anche chi è vicino a noi s'accorgerà che non siamo solo figli della nostra famiglia umana, ma figli di Dio.

 
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CHE TRISTEZZA QUESTO BLOG SENZA INTERVENTI...

Post n°237 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da toravolley

ci vuole solo un minimo di buona volontà per poter condividere qualche emozione, qualche pensiero con i propri amici, eppure tutto tace...

 
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Parola di vita Gennaio 2011

Post n°236 pubblicato il 02 Gennaio 2011 da toravolley

“La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune” (At 4,32).

Questa Parola presenta uno di quei quadretti letterari (vedi anche 2,42; 5,12-16), nei quali l’autore degli Atti degli Apostoli ci fa conoscere a grandi linee la prima comunità cristiana di Gerusalemme. Questa vi appare caratterizzata da una straordinaria freschezza e dinamismo spirituale, dalla preghiera e dalla testimonianza, soprattutto da una grande unità, la nota che Gesù aveva voluto come contrassegno inconfondibile e sorgente della fecondità della sua Chiesa.
Lo Spirito Santo, che viene donato nel Battesimo a tutti coloro che accolgono la parola di Gesù, essendo spirito di amore e di unità, faceva di tutti i credenti una cosa sola con il Risorto e tra di loro superando tutte le differenze di razza, di cultura e di classe sociale.

“La moltitudine di coloro…

Ma vediamo più dettagliatamente gli aspetti di questa unità.
Lo Spirito Santo operava innanzitutto fra i credenti l’unità dei cuori e delle menti, aiutandoli a superare quei sentimenti che la rendono difficile, nella dinamica della comunione fraterna.
L’ostacolo più grande infatti all’unità è il nostro individualismo; è l’attaccamento alle nostre idee, vedute e gusti personali.
E’ col nostro egoismo che si costruiscono le barriere con cui ci isoliamo ed escludiamo chi è diverso da noi.

“La moltitudine di coloro…

L’unità operata dallo Spirito Santo, poi, si rifletteva necessariamente sulla vita dei credenti. L’unità di mente e di cuore s’incarnava e si manifestava in una solidarietà concreta, attraverso la condivisione dei propri beni con i fratelli e le sorelle che erano in necessità. Appunto perché era autentica, non tollerava che nella comunità alcuni vivessero nell’abbondanza, mentre altri erano privi del necessario.

“La moltitudine di coloro…

Come vivremo allora la Parola di vita di questo mese? Essa sottolinea la comunione e l’unità tanto raccomandata da Gesù e per realizzare la quale Egli ci ha donato il suo Spirito. Cercheremo dunque, ascoltando la voce dello Spirito Santo, di crescere in questa comunione a tutti i livelli. Innanzitutto a livello spirituale, superando i germi di divisione che portiamo dentro di noi. Sarebbe, ad esempio, un controsenso voler essere uniti a Gesù e nello stesso tempo essere divisi fra di noi comportandoci individualisticamente, camminando ciascuno per proprio conto, giudicandoci e magari escludendoci. Occorre, dunque, una rinnovata conversione a Dio che ci vuole uniti.
Questa Parola, inoltre, ci aiuterà a capire sempre meglio la contraddizione che esiste tra fede cristiana ed uso egoistico dei beni materiali. Ci aiuterà a realizzare un’autentica solidarietà con quanti sono nel bisogno, pur nei limiti delle nostre possibilità.
Trovandoci poi nel mese in cui si celebra la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, questa Parola ci spingerà a pregare ed a rafforzare i nostri legami di unità e amore di condivisione con i nostri fratelli e sorelle appartenenti alle varie Chiese, con i quali abbiamo in comune l’unica fede e l’unico spirito di Cristo, ricevuto nel Battesimo.

Chiara Lubich

 
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BUON ANNO A TUTTI

Post n°235 pubblicato il 31 Dicembre 2010 da toravolley

 

 
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VI GIRO GLI AUGURI DA ASSISI

Post n°234 pubblicato il 27 Dicembre 2010 da toravolley

Pensando di fare cosa gradita vi giro gli auguri pervenuti da Assisi, ed in particolare:

Dall'Eremo delle Carceri

 

Pace a voi.
Ricambiamo gli auguri chiedendo a Dio ogni benedizione.
Un
abbraccio
la Fraternità dell'Eremo

 

Dalla Basilica di San Francesco

PACE e BENE

Dalla Basilica di San Francesco in Assisi

ricevete non solo il ricambio per i vostri auguri natalizi
ma vi giungano anche le nostre preghiere
presso il Corpo di San Francesco
secondo le vostre intenzioni.

Cordialmente dall’ufficio Prenotazioni della Basilica

 
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AUGURI DI CUORE

Post n°233 pubblicato il 24 Dicembre 2010 da toravolley

 
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Dalla monnezza alla bellezza.

Post n°232 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da Lellael

Splendida iniziativa per le signore del Comitato Cittadino di Boscotrecase provincia di Napoli.

Su invito della Vesuviana srl hanno realizzato un albero di Natale...riciclato!

L'opera di quattro metri, lavorata utilizzando 5000 bottiglie di plastica di diverso colore è esposta per tutto il periodo festivo alla Stazione terminale della Circumvesuviana in C.so Garibaldi a Napoli e aprirà il percorso Circumvesuviando del treno dei Presepi che da diversi anni porta nelle varie stazioni della Circum l'aria del Natale.

Stampa e Tv hanno ripreso l'evento, sorpresi che tra tanta "monnezza" napoletana potesse venir fuori un "gioiello" simile.

 
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PER ROBERTO E LIA

Post n°231 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da toravolley

E così questa è l'ultima notte da boschesi.

Da domani la vostra vita volta pagina: sarete cilentani. Nuova casa, nuova vita, nuovi amici.

Noi, gli amici sinceri, non vi dimenticheremo, come voi non ci dimenticherete. Anzi vogliamo continuare a scrivere, insieme a voi, ancora tante belle pagine.

Auguri da tutti gli amici sinceri

 
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PAROLA DI VITA - DICEMBRE 2010

Post n°229 pubblicato il 05 Dicembre 2010 da toravolley

PAROLA DI VITA - DICEMBRE 2010

“Nulla è impossibile a Dio” (Luca 1,37)

La domanda di Maria, all'annuncio dell'Angelo: "Com'è possibile questo?" ebbe come risposta: "Nulla è impossibile a Dio" e, a riprova di ciò, le venne portato l'esempio di Elisabetta, che nella sua vecchiaia aveva concepito un figlio. Maria credette e divenne la Madre del Signore.
Dio è onnipotente: questo suo nome si incontra frequentemente nella Sacra Scrittura ed è usato quando si vuole esprimere la potenza di Dio nel benedire, nel giudicare, nel dirigere il corso degli eventi, nel realizzare i suoi disegni.
C'è un solo limite all'onnipotenza di Dio: la libertà umana, che si può opporre alla di lui volontà rendendo l'uomo impotente, mentre sarebbe chiamato a condividere la stessa forza di Dio.
Nulla è impossibile a Dio”
[…] E' una Parola che ci apre ad una confidenza illimitata nell'amore di Dio-Padre, perché, se Dio è e il suo essere è Amore, la fiducia completa in lui non ne è che la logica conseguenza.
Tutte le grazie sono in suo potere: temporali e spirituali, possibili e impossibili. Ed egli le dà a chi le chiede e anche a chi non chiede, perché, come dice il Vangelo, egli, il Padre, "fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni" e a noi tutti chiede di agire come lui, con lo stesso amore universale, sostenuto dalla fede che:
Nulla è impossibile a Dio”
Come vivere dunque questa Parola nella vita di ogni giorno?
Noi tutti dobbiamo affrontare di quando in quando situazioni difficili, dolorose, sia nella nostra vita personale, sia nei rapporti con gli altri. E sperimentiamo a volte tutta la nostra impotenza perché avvertiamo in noi degli attaccamenti a cose e persone che ci rendono schiavi di legami da cui vorremmo liberarci. Ci troviamo spesso di fronte ai muri dell'indifferenza e dell'egoismo e ci sentiamo cadere le braccia di fronte ad avvenimenti che sembrano superarci.
Ebbene, in questi momenti, la Parola di vita può venirci in aiuto. Gesù ci lascia fare l'esperienza della nostra incapacità, non già per scoraggiarci, ma per aiutarci a capire meglio che "nulla è impossibile a Dio"; per prepararci a sperimentare la straordinaria potenza della sua grazia, che si manifesta proprio quando vediamo che con le nostre povere forze non possiamo farcela.
“Nulla è impossibile a Dio”
Ripetendoci questo nei momenti più critici, ci verrà dalla Parola di Dio quell'energia che essa racchiude in sé, facendoci partecipare in qualche modo della stessa onnipotenza di Dio. Ad un patto, però, e cioè che si viva la sua volontà, cercando di irradiare attorno a noi quell'amore che è deposto nei nostri cuori. Così saremo all'unisono con l'Amore onnipotente di Dio per le sue creature, al quale tutto è possibile, ciò che concorre a realizzare i suoi piani sui singoli e sull'umanità.
Ma c'è un momento speciale per poter vivere questa Parola e per sperimentarne tutta l'efficacia: è nella preghiera.
Gesù ha detto che qualsiasi cosa chiederemo al Padre in nome suo egli ce la concederà. Proviamo dunque a chiedergli ciò che ci sta più a cuore con la certezza di fede che a lui nulla è impossibile: dalla soluzione di casi disperati, alla pace nel mondo; dalle guarigioni da malattie gravi, alla ricomposizione di conflitti familiari e sociali.
Se poi siamo in più a chiedere la stessa cosa, in pieno accordo per l'amore reciproco, allora è Gesù stesso in mezzo a noi che prega il Padre e, secondo la sua promessa, otterremo.
Con tale fede nell'onnipotenza di Dio e nel suo Amore, anche noi chiedemmo un giorno per N. che quel tumore, visto su una radiografia, "scomparisse", quasi fosse un errore o un fantasma. E così avvenne.
Questa fiducia sconfinata che ci fa sentire nelle braccia di un Padre al quale tutto è possibile, deve accompagnare sempre le vicende della nostra vita. Non è detto che otterremo sempre ciò che chiederemo. La sua è l'onnipotenza di un Padre e la usa sempre e soltanto per il bene dei suoi figli, che essi lo sappiano o no. L'importante è vivere coltivando la certezza che a Dio nulla è impossibile e questo ci farà sperimentare una pace mai provata.

+ Chiara Lubich

 
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FACCIAMOCI IL COMPOSTAGGIO IN CASA...

Post n°228 pubblicato il 16 Novembre 2010 da toravolley

cliccando qui troverete un metodo pratico, uno dei tanti, per autocostruirsi un compostatore (parola difficile per indicare un attrezzo in grado di trasformare i rifiuti alimentari in qualcosa di utile).

P.s. poichè non sono molto pratico di lavori pratici chiedo l'aiuto di qualcuno per costruirlo insieme.

Franco

 
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LO SPECIALE DI RAI NEWS SULLA DISCARICA

Post n°226 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da toravolley

La nota giornalista Lasagna di Rainews, tra un collegamento in diretta e l'altro, ha realizzato uno special sulla discarica Sari, sulle proteste e sugli incidenti. Per vederlo clicca qui 

 

 

 
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BOSCOREALE

Post n°225 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da toravolley

Boscoreale

C’era una volta, alle pendici del famoso vulcano,

un’allegra cittadina che oggi ha suscitato un gran baccano!

In passato essa era muta, sobria, silente,

quasi come se la vita vera fosse assente,

ed allora come mai oggigiorno è diventata

protagonista di TV quando prima non lo è mai stata?!

Tranquilla gente, adesso cercherò di spiegare

Le vere ragioni per cui ci cimentiamo ad urlare,

e se questo racconto può sembrarvi surreale,

fidatevi e credeteci, non a caso parliamo di BoscoREALE!

Un tempo il paesello era circondato fiori e vigneti,

semplici doni della natura, non di certo castelli e tappeti,

ma nonostante ciò la gente era contenta per come viveva,

il cibo non mancava, e l’aria per vivere comunque l’aveva!

La ricchezza più grande di questo reame Vesuvio si chiamava,

e per la sua unicità gente da tutto il mondo veniva e lo ammirava;

il maestoso vulcano costantemente veniva protetto,

nessuno poteva avvicinarcisi per appiccare fuochi o costruire un tetto,

per non parlare della rigorosa pulizia da rispettare,

in modo da onorare il nostro vulcano e non farsi multare o arrestare…

Purtroppo un certo giorno le cose cambiarono da far paura:

uomini cattivi scambiarono Boscoreale e dintorni per un grande secchio della spazzatura,

e soddisfatti della scoperta di questi paesi isolati dagli altri,

individuarono delle cave e vollero trasformarle in discariche, gli scaltri!

La prima ad essere aperta fu cava Sari,

e il suo fetore fu talmente atroce da far pagare a tutti tormenti cari:

la notte e la mattina aria non si respirava,

mentre un maleodorante odore tutte le case infestava,

e la sera, la gente, al posto di indossare cravatte e catenine,

correva in farmacia e si muniva di apposite mascherine!

Adesso però la piccola Sari è colma di immondizia,

ed ecco che ci avviciniamo al motivo che ha scaturito tanta notizia:

il nostro governo anche cava Vitiello come discarica vuol far aprire,

senza considerare quanto noi tutti invece dobbiamo soffrire,

non ascoltando le nostre suppliche, richieste e proteste…

A loro importa solo che noi prendiamo la “peste” e loro faccian tante feste!

Ogni giorno ormai telegiornali ci intervistano,

capita anche che per delinquenti ci scambiano…

Veniamo picchiati da coloro che più ci dovrebbero proteggere,

ma abbiamo sete di giustizia, e per questo anche le botte sappiamo reggere;

abbiam tanto rischiato, in questi giorni di grande terrore,

esponendoci a pericoli, pur di scampare questo orrore,

ma oggi son contenta, e sapete perché?

Ci è stato promesso che la puzza in 10 giorni sparirà, grazie al nostro Re,

e quindi… PER FORTUNA CHE SILVIO C’è!

 
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PRENOTIAMOCI PER IL 7 NOVEMBRE

Post n°223 pubblicato il 27 Ottobre 2010 da toravolley

Il gruppo famiglia propone UNA GIORNATA INSIEME da trascorrere in una località non lontana che sia adatta ad ospitarci sia in caso di bel tempo che in caso di pioggia.

La scelta definitiva del luogo avverrà sulla base del numero di adesioni. Porte aperte anche ai figli in modo da rendere ancor più "vera famiglia" questo gruppo appena nato.

Cosa si farà? E' la leggittima domanda che ci si pone. L'idea è quella di trascorrere innanzitutto una giornata serena, tranquilla, scandita da momenti di preghiera, da momenti di scambio di esperienze individuali, di coppia, di famiglia, di gruppo. A tal fine ci saranno degli "esercizi pratici" che ci aiuteranno a parlare e riscoprire le nostre positività.

Il momento del pranzo servirà a stare insieme ancora di più nella gioia e nel servizio, si ipotizza la condivisione di una pietanza, il secondo o il contorno, nel senso che sarà preparato a casa da chi può e vuole farlo per metterlo poi "in comune" con quello preparato da altri, realizzando cosi un'iniziativa concreta di "condivisione" con gli altri.

Il pomeriggio vedrà iniziative varie, approfondimenti di quel che è avvenuto nella mattina, momenti di divertimento ed il tutto si concluderà con una S. Messa "comunitaria". Per chi non lo sapesse, o non avesse mai partecipato, dirò che si tratta di una celebrazione particolare le cui varie fasi sottolineano tutte l'aspetto comunitario dei partecipanti.

Capirete che una simile giornata necessita di una preparazione a monte non indifferente, è per questo che vi chiedo di prenotarvi entro domenica prossima. Per farlo basta segnare il proprio nome sul foglio esposto nella bacheca verde che si trova nel corridoio che collega la chiesa all'ufficio di don  Giovanni. In base al numero degli aderenti, al numero dei ragazzi, al numero delle coppie, al numero delle auto ecc. potrà darsi inizio alla preparazione di tutto ciò che occorre per far andare bene la nostra "prima domenica insieme".

 
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L'ESEMPIO DI COME SI PUO' FARE

Post n°222 pubblicato il 26 Ottobre 2010 da toravolley

Come vedrete in questo filmato c'è una soluzione che mette d'accordo economia, ambiente, efficienza.

 

 
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TRANQUILLI

Post n°221 pubblicato il 23 Ottobre 2010 da toravolley

MANCANO 9 GIORNI ALLA FINE DELL'EMERGENZA

 
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UN BUON REPORTAGE

Post n°220 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da toravolley

Vedete questo video che ben inquadra il problema rifiuti:

Video Espresso

 

 
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NON POSSIAMO ARRENDERCI!

Post n°218 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da Lellael

Più di 60.000 abitanti che vivono alle falde del vesuvio, “Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, e Pompei, hanno già cambiato la loro vita da più di un anno, anzi, la non vita, e tra non molto toccherà anche alle periferie di Ottaviano, Torre Annunziata, Torre del Greco e Poggiomarino.
Non vita perché da quando è stata aperta la discarica Sari, capace di contenere 680.000 tonnellate di rifiuti, il paese sembra diventato fantasma; i cittadini sono costretti a stare chiusi in casa per la puzza che colpisce non solo al naso o allo stomaco ma, attenta alla dignità di ciascuno di noi.
Questo grazie ad una legge, la 123 del 2008 approvata in fretta e furia dal governo e che deroga tutti i vincoli paesaggistici e ambientali del “parco nazionale del vesuvio” costituito il 5 giugno 1995; legge che considera il sito come di interesse strategico nazionale, quindi sito militare. Guarda un po’, la “monnezza” diventa di interesse strategico, e non il turismo, visto che siamo a un tiro di schioppo da siti unici al mondo come Pompei, il museo e gli scavi di boscoreale, di oplonti, di ercolano ecc…
Qui non si considera l’economia del luogo che pullula di bar e ristoranti, né la salute pubblica, visto che il vesuvio era già pieno di discariche abusive mai bonificate e sempre denunciate a gran voce da anche da Legambiente.
La GU n. 165 del 16 Luglio 2008 afferma: “In deroga agli articoli… ecc…ecc…, in via di assoluta irripetibilità e straordinarietà per far fronte alla gravissima situazione in corso, e, comunque fino al 31 dicembre 2009 ecc…ecc.”, precisamente quella che Bertolaso ci sventola in faccia.
Dunque, lo stesso governo e il commissario straordinario prevedono la fine dell’emergenza il 31 dicembre 2009 e, siccome sono precisi e non ci deludono dichiarano chiusa l’emergenza proprio in quella data. Ora mi chiedo: chi ha barato allora e chi bara adesso visto che in data successiva la provincia ha dichiarato di non voler aprire la Cava Vitiello.
Nel frattempo cava Sari ha già ingoiato, secondo i dati ufficiali, 350 tonnellate di tal quale, “purchè il dato sia vero”.
Bertolaso dice che a lui i conti non tornano, ma facciano due conti regione, provincia e comune di Napoli, la smettano con rimpalli di responsabilità, si informino sui siti “STRATEGICI” (perché ci vuole la strategia per riempire un buco pieno di schifezze), si avvalgano della collaborazione di professionisti che del problema ne sanno parecchio, forse impareranno qualcosa.
Se i conti non tornano per voi “ELETTI” non potete mica aspettarvi che li facciano dei “pecoroni rappresentati da sindaci cafoni” (come qualcuno farfugliava al telefono), per cui i conti fateli voi, però vi prego informateci. Diteci quante tonnellate di tal quale sono state versate nella discarica, cosa esattamente ci versate, perché i rifiuti di LOUTTARO (CE) (nb. fuori provincia) che erano pericolosi come ha stabilito la magistratura, nel parco diventano confetti, perché c’è questa puzza schifosa che penetra in casa anche a porte chiuse, come trattate il percolato, perché non recuperate il biogas, quanto vi costa, anzi quanto CI costa al giorno questo ambaradan di polizia, di camion pieni di spazzatura e di terra (già di terra). Avete considerato l’impatto del traffico e dell’inquinamento diurno e notturno del passaggio di tutti questi camion? Ed ancora, che fine ha fatto il piano “evacuazione Vesuvio”, visto che tutti i comuni interessati si trovano in zona rossa, cosa succede se il Vesuvio si sveglia?
Avete chiesto ai nostri amministratori quanto CI costa la raccolta differenziata nei nostri comuni visto che l’umido sono costretti mandarlo in Sicilia, o comunque fuori regione?
Come vedete le domande possono seguire all’infinito, ne abbiamo fin troppe, ora tocca a voi rispondere. Alzate il vostro fondoschiena dalle vostre comode poltrone, venite ad appurare cosa accade in questa maledetta discarica, in quale profondo degrado stiamo precipitando; la prima a preoccuparsi a venire di persona è stata la commissione Europea, si, lei si è preoccupata della “nostra monnezza” e voi? È di tanto più distante Napoli da Bruxelles?
È di ieri la notizia che Caldoro ha dichiarato che in questa emergenza non ci sono problemi strutturali, dunque mi chiedo: “In quale paese del Nord Europa vive Caldoro”?
Se accetterete il nostro umile invito, non potrete certamente constatare che tutto è perfetto, che la discarica è a norma, che la puzza è un’impressione, che i gabbiani non esistono, che i camion trovati con rifiuti radioattivi sono solo un caso, e che con i rifiuti di Louttaro non potevate fare altrimenti, tanto li ha ingoiati anche Chiaiano.
Avete mai pensato di abolire il parco Nazionale e con esso l’Ente Parco, di cancellare le biodiversità e le sigle MAB e ZPS, e perché non smentire il fatto che il Vesuvio sia un Vulcano, facendolo passare per una semplice collina?
Vorrei ricordare che ormai sono più di due anni che facciamo manifestazioni tanto pacifiche da sembrare processioni, allora non siamo mai stati ascoltati da nessuno, però man mano, il degrado ha cominciato a renderci la vita impossibile, per cui le manifestazioni-processione sono diventate proteste e ci avete picchiato, intimorito, quindi non veniteci a dire che siamo strumentalizzati da qualcuno o che siamo violenti.
Domenica scorsa, c’è stato un corteo di centinaia di mamme vestite di nero che ha raggiunto Pompei a piedi per pregare insieme al vescovo; dietro quelle donne c’è un volto, un nome, storie tante volte fatte di sacrifici per comprare una casa che ora non vale niente, quelle donne avevano negli occhi il terrore di quello che questo degrado comporterà per il futuro dei loro figli, e soprattutto per la loro salute.
Di contro semplici bottiglie senza volto, forse senza storia, di cui erano evidenti solo le etichette. Non vorrete mica considerare menzogne le parole dei vescovi quando parlano di noi come un popolo non violento?
Il “vaso” è colmo ormai e la gente ha bisogno di tornare a vivere, godersi le loro case, i loro figli, e quindi tornare alla normalità ; inutile dire che sarebbe una tragedia senza più ritorno l’apertura o l’allargamento di altre discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio e che ci opporremo percorrendo tutte le strade che la legge ci permette per difendere la nostra salute, la nostra vita, la nostra storia, la nostra cultura, il nostro futuro. Non possiamo arrenderci!

 
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