Benvenuti!La tua voce, la tua pelle, le tue unghie, bella, mia bella, la tua essenza, la tua luce, la tua ombra, bella, tutto questo è mio, bella, tutto questo è mio, mia..(P.N.) |
BELLA...
Bella,
i tuoi seni sono come due pani
fatti di terra, grano e luna d’oro,
bella...
(P.N.)
NON STAR LONTANA DA ME
Sempre, per sempre
dalla stessa parte
mi troverai
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NO!
State molto attenti
a far piangere una donna
perché Dio conta le sue lacrime.
La donna è uscita
dalla costola dell’uomo,
non dai piedi
perché essere calpestata,
né dalla testa
per essere superiore,
ma dal fianco,
per essere uguale.
Un po’ più in basso del braccio,
per essere protetta.
Dal lato del cuore,
per essere amata.
(Dal Talmud)
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Emozioni
Post n°1971 pubblicato il 16 Gennaio 2025 da Vince198
In un vecchio brano di Lucio Battisti, le emozioni - alcune fra le tante esistenti - furono descritte così: Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte Capire tu non puoi Uscir dalla brughiera di mattina E prendere a pugni un uomo solo Capire tu non puoi … Forse sembrerà inusuale, anche strano, ma la nostra anima “parla” incessantemente, anche quando non vorremmo. Come parla? Usa un linguaggio molto complesso, intricato, finemente intrecciato nel suo dipanarsi: quello delle emozioni. Disattende spesso una grammatica piena zeppa di regole, in cui le percezioni e i sentimenti sono i periodi più interessanti che compongono l’intero cursus vitae. Non si riesce spesso, per la loro vivacità, a controllarle e in qualche caso fanno veri e propri disastri. Altre sono così ben accette nella loro spontaneità che inebriano l’anima regalando stati emozionali di una “gratificante” … incoscienza. Tuttavia le emozioni restano "invisibili", non si possono neanche toccare. Assomigliano a pensieri, fluiscono più o meno rapidamente, vorticosamente. Inconsistenti fisicamente. Se non ci fossero come potremmo essere noi umani? Saremmo simili a ... macchine piene di congegni elettronici, chips, sensori, appannaggio della logica più piatta con una prevedibilità per certi versi sconfortante. Le emozioni vanno accettate così come si creano e come sono, anche quando la loro intensità e rapidità possono creare problemi di vario genere, specie a livello psicologico. Reprimere le emozioni? No, è peggio. Se dovesse verificarsi un evento che arriva a provocare forti tensioni emozionali, anche lacrime, è meglio che faccia il suo corso: dopo certe discese “spericolate”, ci sono sempre appaganti risalite dell’umore, fino a ritornare in uno stato di serenità pregressa. In un mio precedente post ho fatto riferimento ad alcuni filosofi dell’antica Grecia e orientali che hanno esternato metodologie per allontanare possibili emozioni dovute a stress, difficoltà nel sapersi relazionare etc.. La cosa più importante è non farsi cruccio di nulla, lasciare che le emozioni, quali che siano, facciano il loro percorso completo fra mente e cuore, avere un po’ di pazienza, anche lungimiranza ché tutto ritorna nell’alveo di sempre. Non dico che tutto si debba risolvere automaticamente, però quello che ho sempre sostenuto, cioè pazientare e aspettare il momento opportuno per reagire con risolutezza e raggiungere l’obbiettivo anche non prefissato, sono le peculiarità necessarie per avere qualche piacevole soddisfazione nel corso della vita. … |
INFO
JESHUA
A. Carracci
Inviato da: Vince198
il 11/02/2025 alle 12:17
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il 11/02/2025 alle 12:03
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