Benvenuti!

Qualche estate fa …

«Tra qualche ora dovrò partire per Roma e… non sai quanto questa cosa mi mette malinconia. Vorrei star con te ancora un po’, direi tutta la vita, però non posso: sono le 17 e devo andare per non far troppo tardi.»

Annuì senza dire una parola.

Fu un lungo bacio e poi con una mano accarezzai la sua pancia un pochino prominente. «Come sta, è buono, si agita?» .. « No, per ora nessun movimento fastidioso..» .. «Un po’ di tempo per sistemarmi laggiù e poi torno, appena possibile. Non starò laggiù per molto tempo, però adesso devo andare.»

«Non voglio restare sola!» … «Lo so, però qui hai i tuoi che ti danno un buon supporto» .. «L’unico vero supporto sei tu! » .. L’abbracciai ma non ci fu verso di farla stare tranquilla. Lacrime su lacrime...

«Guarda che fra due settimane torno, torno per un week end e per tutti i successivi se non avrò impegni particolari, ostativi... Staremo insieme, tutti e tre...» .. «Ma non è la stessa cosa» .. «Lo so tesoro mio, però non posso fare diversamente. Il perché lo sai» .. «Si..» .. «Non ho altro di importante, essenziale nella mia vita. Senza te, è proprio il caso di dirlo, non c’è vera vita! .. Oh.. sai .. mi fa sorridere il pensiero che, quando nascerà, avrà ben otto nonni fra cui una trisavola. Veramente tanti! Con la tua bisnonna ci saranno quasi 87 anni di differenza!!!».

Sorrise..

«Così mi piaci, niente più lacrime sul tuo bel volto, i tuoi splendidi occhi verdi un po’ arrossati torneranno presto a brillare come fossero due incantevoli smeraldi»…

Le 18:00.

Un ultimo bacio e poi .. via, diretto a Roma. Imboccata l’autostrada, iniziò il viaggio di oltre 630km, con il morale sotto i piedi. Pian piano, con un’auto piccolina non si può certo procedere a velocità elevate, vidi passare Mestre, Bologna, Firenze .. Una sosta a Chiusi (Chianciano Terme) verso le tre di notte sia per sgranchire le gambe che fare il pieno. Poi di nuovo pronto riprendere il viaggio verso la Capitale.

Ero sul punto di partire … Si avvicinò un addetto al rifornimento di carburante e mi chiese se potevo dare un passaggio a una persona che andava dalle parti di Roma, una ragazza.

«Ok!» .. Dopo la partenza e le doverose presentazioni, rompemmo subito il ghiaccio con qualche chiacchiera, raccontandoci qualcosa di noi…

Era piuttosto tesa. Mi venne da sorridere.. «Hai qualche timore?».. «Un po’..» .. «Figurati. Vuoi vedere i miei documenti, sapere che mestiere faccio? Tutto quello che può darti tranquillità?» .. «Beh .. no, dai!» .. «Ti va se metto un po’ di musica nel mio stereo “otto”? .. «No, anzi..» .. «Ok, allora “vado” » ..

Sorrise e ascoltammo musica per trascorrere meglio il tempo, fra una chiacchierata e l’altra. Non è stata granché loquace: forse non vedeva l’ora di arrivare a destinazione, la sua ovviamente.

Devo dire che, pur nel vago ricordo, era parecchio carina, molto anche, circa 20 - 22 anni. Un pò più giovane il mio amore.
Dopo ulteriore conversazione, finalmente sembrò più rilassata.

Arrivati all’altezza di Roma Settebagni, mi chiese di poterla lasciare in quel punto, senza uscire dall’autostrada. Richiesta che mi sembrò insolita cui, però, annuii. Mi fermai in un’area di sosta, lei aprì la portiera, scese con il suo zainetto e, prima di andar via, tornò dentro e mi diede un bacio, con un grazie…

Fu una sorpresa per me: non m’era sembrato di aver fatto niente di particolare…  
Scavalcò il guard-rail e scomparve di lì a poco, addentrandosi in un prato, erba alta. Stava iniziando ad albeggiare.
Ripresi il mio viaggio tutto sommato non così stancante, concentrato sulla mia destinazione, sul lavoro che mi attendeva in quella città.

E sul rientro a casa per riabbracciare lei, alla prima occasione utile.