Benvenuti!

Fra le tante, numerosissime definizioni che ho letto nel web, ne cito due che reputo molto interessanti: 

- Prima est haec ultio, quod se
  iudice nemo nocens absolve.
  (Giovenale, Satire)

Il primo castigo è questo:
nessun colpevole trova indulgenza di fronte a se stesso.

- È il sentimento più straziante: perciò spesso noi non torniamo al male: non perché del male hai acquisito l'orrore, ma per una forse inavvertita paura del rimorso che ne seguirà.
Massimo Bontempelli (scrittore)

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La prima affermazione la trovo condivisibile, non altrettanto la seconda, a meno che non si tratti di persone particolarmente sensibili, “merce” sempre più rara al giorno d'oggi.
Più che altro immagino, in via del tutto generale, che fra tutte le facoltà tipiche dell'uomo, il rimorso sia mediamente la meno attiva anzi, quella che con maggior facilità si riesce a sopprimere quando (malauguratamente per certuni) dovesse risvegliarsi. Senza contare che in molti non si desta mai.
In quelle persone cioè, che sono più vicine al mondo animale, con tutto il rispetto per gli animali veri, naturalmente..
Post breve per dare la parola nel tema a voi, cari amici miei: per imparare abbiamo sempre tempo, oltre che un pizzico curiosità per opinioni non sempre condivisibili in materia.

Orpo, dimenticavo un pensierino in materia di tal Ennio Flaiano:
«Una volta il rimorso veniva dopo, adesso mi precede.»