Benvenuti!

Abeja blanca ... Mariposa en arrullo

Bianca ape ronzi, ebbra di miele, nella mia anima
e ti pieghi in lente spirali di fumo.
Sono il disperato, la parola senza eco,
colui che tutto perse, e colui che tutto ebbe.
Ultima gómena, scricchiola in te la mia ansietà ultima.
Nella mia terra deserta sei l'ultima rosa.
Ah silenziosa!

Chiudi i tuoi occhi profumati. Lì aleggia la notte.
Ah denuda il tuo corpo di statua timorosa.
Possiedi occhi profondi dove la notte aleggia.
Fresche braccia di fiore e grembo di rosa.
I tuoi seni rassomigliano alle conchiglie bianche.
Sul tuo ventre è venuta a dormire una farfalla d'ombra.
Ah silenziosa!

Ecco la solitudine da dove sei assente.
Piove. Il vento del mare caccia gabbiani erranti.
L'acqua va scalza per le strade bagnate.
Da quell'albero si lamentano, come infermi, le foglie.
Bianca ape, assente, ancora ronzi nella mia anima.
Rivivi nel tempo, sottile e silenziosa.
Ah silenziosa!

(Pablo Neruda:
Venti poesie d’amore e una canzone disperata)

...

Abeja blanca zumbas – ebria de miel – en mi alma
y te tuerces en lentas espirales de humo…

...

Come spesso m’accade, preferisco leggere i versi di Neruda in lingua spagnola: hanno una cadenza musicale diversa da quella italiana, più dolce e coinvolgente.
Ho, in precedenza – anni addietro -  creato altro post su questa poesia, in momenti particolari in cui la necessità di esternare certo mio sentimento è servita per meglio comprendere che la vita può avere diverse “facce”…

- “la parola è un'ala del silenzio, il fuoco ha una metà di freddo” -

eventualità che a volte trascuriamo.
Sembra quasi che Neruda abbia voluto invocare la presenza di una persona, una donna che ha lasciato tracce indelebili nella sua vita.

Come chiunque abbia avuto, nella più pura casualità, il piacere di fare un incontro neanche mai immaginato. Aprioristicamente non si può dire che certi eventi debbano per forza accadere quando, nel corso della propria vita non si guarda altrove se non nel proprio ambito.

Può però accadere l’impensabile, l’imprevedibile e ci si può trovare immersi, in certi casi, senza neanche rendersene conto in qualsiasi ambito, reale/virtuale.

Dopo di che ognuno si comporta nel modo più adeguato. Tuttavia non sempre quel modo può rivelarsi quello giusto e spesso, per motivazioni a volte risibili, altre immensamente coinvolgenti, si respira lentamente, a fondo, per non lasciarsi prendere dalla foga e poi si va in quella direzione. Quale? Ognuno la conosce e la persegue ad occhi chiusi.

Chiudi i tuoi occhi profumati. Lì aleggia la notte.
Ah denuda il tuo corpo di statua timorosa.
Possiedi occhi profondi dove la notte aleggia.
Fresche braccia di fiore e grembo di rosa.
I tuoi seni rassomigliano alle conchiglie bianche.
Sul tuo ventre è venuta a dormire una «farfalla d'ombra».
Ah silenziosa!

Sembra un sogno, non di una bianca ape che ronza intorno al capo o al corpo, ma di una farfalla tubante (mariposa en arrullo) - silenziosa - che si è posata sul mio cuore e lì dentro si è rifugiata per godere di un particolare calore.
Alla bellezza di quel piccolo .. lepidottero non ho saputo resistere. Dopo certo tempo e dopo essermi “svegliato” in questo mondo reale, ho messo la mano sul petto per accarezzarla, ma ... lei non c’era più.

Si sa ... gli animali hanno il loro istinto in certi casi egoistico e va comunque rispettato. Tuttavia mi sarei aspettato un piccolo volo intorno al mio capo come segno di riconoscenza per averle dato ospitalità, prima di tornare alla sua “naturale” libertà.

A proposito di lepidotteri, esiste la «Sesia apiformis» (in alto la sua effigie) che pur assomigliando a un’ape in effetti è una farfalla.
Mi è andata bene: le api pungono, le farfalle accarezzano.
Però c’è sempre l’eccezione che conferma la regola...