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Essere felici e dintorni...

Post n°2008 pubblicato il 19 Giugno 2025 da Vince198


essere felici

 

Essere felici, nelle forme più intime, personali è certamente un desiderio più che umano, interessa chiunque. Eppure mi sono, in questi giorni ripensando al tema della felicità, dell'essere felici, venute in mente due parole: caso e fortuna. 

È evidente: sono due terminologie che, pur viaggiando quasi appaiate, differiscono sostanzialmente fra loro. 
La parola “caso” ha in sé un significato ampio, elevato se solo facciamo un semplice calcolo delle probabilità nell’applicarla in molte esternazioni/argomenti, al tempo stesso sappiamo che tutto quello che proviene dalla fortuna - sì -  proviene dal caso, non dalla fortuna stessa, quindi un ambito più contenuto.
Sembra uno sciogli-lingua: non lo è.
Da questo, se certi eventi che si verificano e fondono in un amalgama a volte neanche mai immaginato,  si cerca di dare ugualmente una definizione dell’essere felici. Apparentemente semplice da definire, solo apparentemente.

Tutti abbiamo questo anelito insito nel nostro dna, Blaise Pascal ebbe a dire: « Noi non viviamo. Speriamo soltanto di vivere. E aspettandoci sempre la felicità in futuro, è inevitabile che non siamo mai felici.». 

Questo perché accade spesso che le nostre attenzioni sono per l’appunto volte verso un futuro non noto, per lo più auspicato. 

Pensare in siffatto modo porta inevitabilmente a trascurare il presente. 

Vivere in attesa della felicità, senza rendersi conto che la felicità non viene dall’esterno o dal futuro, ma è qui e ora, nell'oggi, non c’è altro da dire, fare. 
Va assolutamente assaporata nel presente per averne giusta contezza e goderne nelle più recondite vie dell’anima. 

Continui attimi che passano, si accavallano spesso fra loro, che noi viviamo nel presente. Dunque cosa fare se non vivere intensamente ogni attimo come se fosse l’ultimo? 

Neruda sul tema della felicità e nel mondo dell’amore scrisse in uno dei suoi sonetti (il decimo): «L'amore, mentre la vita ci incalza, è semplicemente un'onda alta sopra le onde.»  
Se ci si perde, dando spazio alle proprie ragioni, in pensieri, disquisizioni anche interessanti, pregevoli specie se affettive nel proprio percorso di vita, non considerando che alcuni eventi a volte sono poco visibili, appariscenti – “un'onda alta sopra le onde”, questa corsa verso la felicità (ad ogni costo?) si perde in un dedalo di “infinite onde”, di pensieri che dovrebbero vivere nel presente e che passano inosservati. 

Il futuro, quello che popola i sogni e le aspirazioni di qualsiasi persona, deve/dovrebbe essere costruito nell’oggi. Tentar non nuoce, soprattutto crederci.
Dopo di che tutto può accadere! 
Tuttavia il fatto stesso di essersi profusi con tutte le energie psico-fisiche disponibili nel presente, è sicuramente oggetto di soddisfazione se non altro per aver dimostrato a se stessi di non vivere di illusioni.
Provarci, provarci sempre, mai darsi per vinti, rassegnarsi. 
Mai!
Per quel che mi riguarda non ho mai mollato e mai lo farò. Finirò con il volto nella polvere acre più e più volte? Non importa, mi rialzerò sempre perché rialzarsi è più eccitante e stimolante che non il semplice cadere.


Senza che tu sia, infine, senza che venissi
brusca, eccitante, a conoscer la mia vita,
raffica di roseto, frumento del vento,
e da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo
,
e per amore sarò, sarai, saremo.

(De cien sonetos de amor – LXIX°)

 

Commenti al Post:
alf.cosmos
alf.cosmos il 20/06/25 alle 16:04 via WEB
Sicuramente la felicità non deriva dai soldi, dalle proprietà o dallo stato sociale, altrimenti non si spiegherebbe perchè ci sono ricchi infelici e insoddisfatti (ricordo il suicidio di Edoardo Agnelli...) e magari persone semplici e che hanno poco a livello materiale ma che sono felici. E' uno stato interiore indipendente da tutto ciò. Chiaramente gli eventi di un certo tipo agevolano, così come incontri importanti a livello di amicizie e amore. Si può comunque ricercare la felicità anche nelle piccole cose. E' chiaro che il contesto in cui si vive è comunque determinante, però alla base vi è una ricerca interiore che ha la sua importanza
 
 
Vince198
Vince198 il 20/06/25 alle 16:50 via WEB
Sono d'accordo con il tuo pensiero, Alf. La felicità è uno stato emotivo positivo in cui si possono individuare tante ragioni che portano a ad essere felici. Ciascuno di noi può averne diversi e, come hai giustamente evidenziato, non è solo il "dio" denaro a darla, anche se il suo contributo non è da scartare aprioristicamente.
Trilussa scrisse una piccola poesia sulla felicità che, secondo me, porta alle tue conclusioni in quanto in sè non è una chimera come molti immaginano:

C’è un’ape che se posa
su un bottone de rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.

É si una piccola cosa però porta a far star bene, ad avere nel corso della vita soddisfazioni che lasciano il segno.
Si potrebbero esternare concetti della felicità di Freud, Nietsche etc.: "lascio" che sia il singolo individuo, nella sua noirmalità, a provare quello stato interiore di piacere, ebbrezza nelll'anima quando la vita gli offre momenti così significativi, positivi, indimenticabili.
Grazie Alf, alla prossima ^____^
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/06/25 alle 10:25 via WEB
Quel passaggio: “...e da allora sono perché tu sei...”, è quasi un'eco dell’amore che dà forma all’essere, come se l’identità trovasse compimento nell’incontro con l’altro. È uno spunto potente: la felicità come evento contingente, non come traguardo da costruire con metodo. Il “caso” ci suggerisce l’imprevedibilità, qualcosa che accade nonostante i nostri sforzi; la “fortuna” invece richiama un dono, qualcosa che si riceve, forse anche senza merito. Entrambe parlano di una felicità che si manifesta all’improvviso, come l’amore nella tua poesia—“brusca, eccitante”. E se fosse proprio questo il mistero? Che la felicità non si può possedere, ma solo riconoscere quando passa accanto, o magari quando ci entra dentro senza bussare. Piacevole w.e Vince.
 
 
Vince198
Vince198 il 21/06/25 alle 11:22 via WEB
Piacevolissimo commento il tuo ultra-condivisibile: la chiusa nerudiana è stato un mio pensiero aggiunto all'ultimo momento proprio per dare ancor più forza interiore e necessaria nel tema della felicità che hai ben evidenziato.
Aggiungo solo questo virgolettato che penso completi un argomento che ha infinite vie percorribili, molte sconosciute:
"Vivere in attesa della felicità, senza rendersi conto che la felicità non viene dall’esterno o dal futuro, ma è qui e ora, nell'oggi, non c’è altro da dire, fare. Va assolutamente assaporata nel presente per averne giusta contezza e goderne nelle più recondite vie dell’anima."
Un grazie sincero, buon sabato.
 
elyrav
elyrav il 23/06/25 alle 09:42 via WEB
Quando ero ragazza cercavo sempre la felicità ... uscite con gli amici, "fare qualcosa" e non la trovavo mai. Magari tornavo a casa che piangevo. Poi ho preso un cane, mi sono tuffata nella natura ed ho aperto gli occhi. Poi ho impattato davanti alla morte, di come ti toglie in un momento. Poi ho letto una frase "non puoi smettere di soffrire finchè non accetti la realtà". E mi sono impegnata in ogni situazione, anche le più brutte, a cercare di accettare questa benedetta realtà. Non sempre mi riesce ... ma sto meglio. Serena giornata :)
 
 
Vince198
Vince198 il 23/06/25 alle 10:50 via WEB
Hai scelto la soluzione giusta: soprattutto accettare quel che accade senza rattristarsi eccessivamente se certi eventi non vanno nel senso auspicato, Ely. Questa cosa la chiamo maturità ed è il giusto atteggiamento per vivere la propria vita con gioia, serenità. Un abbraccio a te ^____^.
 
   
elyrav
elyrav il 24/06/25 alle 08:48 via WEB
E per fortuna l'ho trovata questa serenità :) un caro saluto :)
 
     
Vince198
Vince198 il 24/06/25 alle 09:05 via WEB
wowww.. Sono contento per te: la serenità nel proprio ambito, quello più intimo, è del tutto essenziale, amica mia. Un abbraccio, buon martedì ^___^
 
     
elyrav
elyrav il 25/06/25 alle 09:52 via WEB
Si cade perchè non è che sempre puoi stare sul pezzo ma alla fine sono davvero serena. Serena giornata :)
 
     
Vince198
Vince198 il 25/06/25 alle 10:30 via WEB
Comprendo, Ely. Ancor più importante è rialzarsi: la vera forza è quella, non deve mai mancare, altrimenti...
Serena giornata a te, un abbraccio, amica mia.
 
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