Post n°1764 pubblicato il 07 Maggio 2021 da Vince198
In un luogo dove non ho mai viaggiato, gioiosamente oltre ogni esperienza i tuoi occhi hanno il loro silenzio: nel tuo più fragile gesto ci sono cose che mi includono, o che io non posso toccare perché sono troppo vicine il tuo sguardo più leggero facilmente mi schiude, sebbene io abbia chiuso me stesso come un pugno, tu mi apri sempre petalo per petalo come la Primavera apre (toccando sapientemente, misteriosamente) la sua prima rosa o se il tuo desiderio è di chiudermi, io e la mia vita ci chiuderemo molto splendidamente, improvvisamente, come quando il fiore di questo cuore immagina la neve discendere amorosamente dovunque nulla che noi si percepisca in questo mondo eguaglia il potere della tua intensa fragilità: la cui trama mi sbaraglia con il colore dei suoi paesi, rendendo la morte e il sempre a ogni respiro (non so che cosa sia di te che chiude e apre, solo qualche cosa in me capisce che la voce dei tuoi occhi è più profonda di tutte le rose) nessuno, nemmeno la pioggia, ha così piccole mani. (E.E. Cummings)
...
Hai preso tutto di me, perchè in fondo
è sempre stato quello che, con le tue graziose mani lunghe ed affusolate, con la tua voce svelta e lieve, la dolcezza del tuo modo di fare nel mio intimo desiderai che facessi.
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il 27/09/2024 alle 00:32
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