Agorà

Festa Nazionale de l'Unità


La Festa nazionale de l'Unità di Pesaro Si avvia verso la chiusura, è  tempo di bilanci dunque.  1,5 milioni di presenze per un incasso di 6 milioni di euro. Più che nelle edizioni precedentiDunque toccherà al leader Ds tirare le fila di una manifestazione che quest'anno ha scelto la città di Pesaro per aprire una nuova pagina di storia del partito. «Da Pesaro sono partiti due messaggi politici importantii  : si è discusso di economia e società ed è emerso il messaggio che la crescita è l'obiettivo primario per il paese e che accelerare il risanamento finanziario è necessario per accelerare lo sviluppo economico del Paese e costruire un'Italia più giusta». L'altro messaggio : costruire una casa comune dei riformisti in Italia  per avviare il progetto del Partito Democratico e dare stabilità alla democrazia». La festa, che ha aperto i battenti il 31 agosto e chiuderà ufficialmente il 19 settembre, «Abbiamo superato - spiega il responsabile dell'organizzazione delle feste de l'Unità, Lino Paganelli - 1,5 milioni di presenze, Un successo anche per le casse della Quercia, 6 milioni di euro, «un 10% in più rispetto alle edizioni precedenti». Ho lavorato come volontario e come organizzatore in  tante feste de l'Unità. Negli anni settanta era una festa molto sentita dagli operai e da tutti gli iscritti. Nessuno di noi badava alle giornate di lavoro che venivano offerte per il partito perchè ci si sentiva come in famiglia. Dopo di allora è iniziato un  costante allontanamento di tanti lavoratori, soprattutto giovani e le feste de l'Unità hanno perso un po' di significato. Nei piccoli centri non vengono nemmeno organizzate per mancanza di volontari.Le cause? Un riflusso nel privato e una politica del partito sempre più lontana dalla base operaia.Ciao a tutti. Franco