Agorà

Lega Nord, il bilancio di un fallimento


La Lega nord affoga sotto un diluvio in quella stessa  Venezia che nel 1996 la vide trionfante e pronta per la secessione.Oggi è ridimensionata al progetto federalista, nei limiti previsti e consentiti dalla Costituzione italiana. Ne prende atto un Umberto Bossi stanco e affaticato, che parla sotto una pioggia inclemente a ciò che resta del suo movimento: poche centinaia di inossidabili fedeli che ieri sulla Riva degli Schiavoni lo ha atteso e applaudito. Un Bossi irriconoscibile, mite e rassegnato, che ammette: «Ormai sono vecchio, bisogna lasciare il posto ai figli». E'  difficile non attribuire il  senso di  queste parole a  quelle di uno scalpitante Bobo Maroni, pronto a divorziare con gli alleati della Casa delle Libertà. La bandiera tricolore che gli ha procurato tanti guai giudiziari sventola ancora dalla finestra della signora Lucia, proprio davanti al palco, ma Bossi gira lo sguardo verso una bandiera scozzese che un manifestante gli agita sotto il naso: «In Scozia, quando piove così si dice che c´è bel tempo». Il destino della Lega nord sembra ormai segnato: separazione dalla Liga veneta, uscita dalla CDL e lento declino. Domanda da cento milioni: Bossi fa l'occhiolino all'unione?Ciao a tutti. Franco