Agorà

Uno scossone chiamato Pd


Luigi BerlinguerA chi paventa che la nascita del Partito democratico possa rappresentare l'archiviazione dell'esperienza socialista vorrei dire che si tratta di una preoccupazione infondata. Troppo profonda è stata la sua influenza nella vita di milioni di uomini perché questo pericolo sia reale. Solo per fare alcuni esempi, non si potranno mai cancellare i valori espressi dall'organizzazione di classe e dalla difesa attraverso di essa dei ceti più deboli; oppure la demistificazione dei limiti sostanzialmente imposti a libertà ed eguaglianza da parte dello Stato protoliberale. Resterà la grande idea della libertà dal bisogno. L'interrogativo vero è invece un altro: può oggi l'esperienza socialista, da sola, integrare l'insieme dei valori e delle forze sociali capaci di assicurare un avvenire di giustizia sociale e di progresso nella società contemporanea? Da sola credo proprio di no. Sono troppo profonde le novità dell'epoca presente per non dover rinnovare analisi ed elaborazioni, pena l'esaurimento della grande spinta di progresso rappresentata dal socialismo. Le nostalgie, i laudatores temporis acti non fanno storia.   ContinuaL'articolo di Luigi Berlinguer sembra intriso di buon senso, esprime la preoccupazione di adeguare la politica del partito a un futuro pieno di novità e scommesse diverse dal passato.Non mi convince, mi sembra che giri intorno al vero problema. Che cosa sarà il PD? Non socialista e non cattolico. Di tutto un po'?Il mio timore è quello di creare un nuovo soggetto politico privo di  anima e di  idee.