Agorà

E' CONCLUSA L'ESPERIENZA DEL PD?


   Per tutta la campagna elettorale Veltroni è andato in giro per l’Italia raccontando che il Pd era un solo partito, mentre il Pdl era solo un cartello elettorale, e che, dopo il voto, anche l’Idv avrebbe fatto parte di un unico gruppo parlamentare. Forse Veltroni era in buona fede, certo è che ora si sta dimostrando una clamorosa bugia. Il partito di Di Pietro, incassata una vittoria inaspettata, ora si vuole godere tutti i benefici, a partire da un gruppo parlamentare autonomo. Il Pd sta insomma scoprendo il cattivo affare fatto imbarcando l’ex pm nella coalizione in una posizione di eccessiva visibilità e a prima vista la convivenza tra i due soggetti del centrosinistra sembra addirittura più problematica di quella tra Pdl e Lega. Un altro cattivo affare Veltroni lo ha fatto imbarcando, a caro prezzo, in poltrone e quattrini, i radicali. Laddove i radicali hanno presentato il loro simbolo, per esempio alle comunali di Roma, peraltro una loro roccaforte, hanno ottenuto un risultato deprimente: solo lo 0.7%. In pratica il partito di Pannella e Bonino ha portato alla causa di Veltroni un apporto del tutto marginale e, se si fosse presentato da solo, non avrebbe conquistato parlamentari ed addirittura non avrebbe concorso al finanziamento pubblico dei partiti.L’esperienza del Pd sembra quindi già pronta per una rapida sepoltura e le lacerazioni ulteriori tra laici e teodem, tra ex diccì ed ex piccì, tra libertari e forcaioli non tarderanno a manifestarsi.Una sconfitta di Rutelli nel ballottaggio a Roma potrebbe far deflagrare la bomba ad orologeria che sembra fatalmente già nel destino di quel partito.