Agorà

2008 EARTH DAY


GUARDA IL VIDEO                                                     L'Earth Day è nato il 22 aprile del 1970, quando, rispondendo ad un appello lanciato dal senatore democratico Gaylord Nelson, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una spettacolare dimostrazione. Da allora è diventato un evento internazionale, celebrato in 174 paesi del mondo, per promuovere la conservazione dell'ambiente e la sostenibilità delle politiche di sviluppo. Obiettivo generale - si legge in una nota - è sensibilizzare l'opinione pubblica e sollecitare un cambiamento nei comportamenti individuali. Un pianeta stressato"I segnali di stress - sottolinea il Wwf - ci sono tutti e ci colpiscono direttamente, non fanno sconti: povertà e cibo, crisi energetica e cambiamenti climatici, scarsità di acqua che dalle aree più povere del pianeta si estendono ad aree storicamente fertili, a culle della civiltà quali il nostro Mediterraneo. Le 3 grandi emergenze, energia, cibo e acqua portano tutte le stesse conseguenze sul benessere e la capacita' di sostentamento delle popolazioni umane, ed hanno tutte la stessa 'madre', ovvero la terra". GenerAzione ClimaUn taglio del 30% delle emissioni entro il 2020 in Italia come nel resto d'Europa. L'obiettivo, promosso a livello internazionale dal WWF, concorrerebbe alla salvaguardia del 20-30% delle specie che sono a rischio di estinzione a causa del cambiamento climatico e alla riduzione degli impatti sull'uomo. Impronta EcologicaIl peso dell'impatto umano sulla Terra è più che triplicato nel periodo tra il 1961 e il 2003. L'Impronta Ecologica calcola anche la biocapacità delle nazioni, cioè, quanto delle risorse naturali consumate dalle popolazioni delle singole nazioni deriva dal paese stesso. Questo rapporto mostrava che la nostra impronta ha già superato nel 2003 del 25 la capacità bioproduttiva dei sistemi naturali da noi utilizzati per il nostro sostentamento.Guardare al futuroConsumiamo le risorse piu' velocemente di quanto la Terra sia capace di rigenerarle e di quanto la Terra sia capace di 'metabolizzare' i nostri scarti. E' tempo di assumere scelte radicali per quanto riguarda il mutamento dei nostri modelli di produzione e consumo.