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ULTIMI COMMENTI

ma allora tu non capisci proprio!
Inviato da: carla661966
il 12/10/2011 alle 14:58
 
MAGARI!!!!!
Inviato da: lilly63_2007
il 07/12/2010 alle 20:57
 
Si, certo, comunque sempre il meno peggio. Ciao, Gianni
Inviato da: gianni12345
il 17/08/2010 alle 20:19
 
Volevo dire: bisogna allearsi con il diavolo
Inviato da: franco460
il 17/08/2010 alle 12:23
 
La confusione è totale e il senso d'impotenza aleggia...
Inviato da: franco460
il 17/08/2010 alle 12:22
 
 

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Aderisci alla giornata di silenzio per la libertà d'informazione on line

Post n°1046 pubblicato il 06 Luglio 2009 da franco460



POSTATELO NEI VOSTRI BLOG!! E SUI VOSTRI PROFILI SE I BLOG NON LI AVETE!!

 

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un susseguirsi di iniziative legislative apparentemente estemporanee e dettate dalla fantasia dei singoli parlamentari ma collegate tra loro da una linea di continuità: la volontà della politica di soffocare ogni giorno di più la Rete come strumento di diffusione e di condivisione libera dell’informazione e del sapere. Le disposizioni contenute nel "Decreto Alfano" sulle intercettazioni rientrano all'interno di questa offensiva.

Il cosiddetto "obbligo di rettifica" imposto al gestore di qualsiasi sito informatico (dai blog ai social network come Facebook e Twitter fino a .... ) appare chiaramente come un pretesto, un alibi. I suoi effetti infatti - in termini di burocratizzazione della Rete, di complessità di gestione dell'obbligo in questione, di sanzioni pesantissime per gli utenti - rendono il decreto una nuova legge ammazza-internet.

Rispetto ai tentativi precedenti questo è perfino più insidioso e furbesco, perché anziché censurare direttamente i siti e i blog li mette in condizione di non pubblicare più o di pubblicare molto meno, con una norma che si nasconde dietro una falsa apparenza di responsabilizzazione ma che in realtà ha lo scopo di rendere la vita impossibile a blogger e utenti di siti di condivisione.

I blogger sono già oggi del tutto responsabili, in termini penali, di eventuali reati di ingiuria, diffamazione o altro: non c'è alcun bisogno di introdurre sanzioni insostenibili per i "citizen journalist" se questi non aderiscono alla tortuosa e burocratica imposizione prevista nel Decreto Alfano.

La pluralità dell'informazione, non importa se via internet, sui giornali, attraverso le radio o le tv o qualsiasi altro mezzo, costituisce uno dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino e, probabilmente, quello al quale sono più direttamente connesse la libertà e la democrazia.

Con il Decreto Alfano siamo di fronte a un attacco alla libertà di di tutti i media, dal grande giornale al più piccolo blog.

Per questo chiediamo ai blog e ai siti italiani di fare una giornata di silenzio, con un logo che ne spiega le ragioni, nel giorno in cui anche i giornali e le tv tacciono. E' un segnale di tutti quelli che fanno comunicazione che, insieme, dicono al potere: "Non vogliamo farci imbavagliare".

Invitiamo quindi tutti i cittadini che hanno un blog o un sito a pubblicare il 14 luglio prossimo questo logo e a tenerlo esposto per l’intera giornata, con un link a questo manifesto. - scarica il logo banner.jpg

Non si tratta di difendere la stampa, la tv, la radio, i giornalisti o la Rete ma di difendere con fermezza la libertà di informazione e con questa il futuro della nostra democrazia.

 
 
 

LE CREPE DI BERLUSCONI

Post n°1045 pubblicato il 06 Luglio 2009 da franco460

 

SECONDO D'ALEMA CI SONO CREPE NEL GOVERNO CHE PRESTO DARANNO ALTRE SCOSSE.

Sulla stampa estera appare sempre più fragile la figura di Berlusconi. In Italia viviamo in una bolla dell'informazione e le notizie sono addomesticate.

C'è una possibilità per le opposizioni in tempi relativamente brevi?

 
 
 

TRA IL DIRE E IL FARE C'E' DI MEZZO IL MARE

Post n°1044 pubblicato il 05 Luglio 2009 da franco460

I leader mondiali non sono impressionati dalla presidenza italiana del G8: gli aiuti per i paesi in via di sviluppo sono una grande priorità per questo come per tutti i G8, ma la performance dell’Italia in questo settore è una vergogna totale The Times, 4 luglio

 
 
 

GESU' ERA UN CLANDESTINO

Post n°1043 pubblicato il 03 Luglio 2009 da franco460


La bella immagine della “Fuga” dipinta da Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova mi aiuta a pensare che davvero quando uno ragiona in astratto ricorre alle categorie (meridionali, terroni, rom, gay, albanesi, negri) e generalizza per elementi comuni e diffusi.
Molti non hanno curiosità verso le persone e il mondo e gli è sufficiente non verificare quello che si pensa, tanto più se è opinione comune.
Ieri non si affittavano case ai meridionali perché sporchi, tanti e un poco delinquentelli. Poi se aguzzi la vista e decidi di vedere quello che succede, allora un caleidoscopio di fatti e mille sfumature complicano la nostra vita perché diventa meno certa l’opinione.
Pensi ai Rom e pensi ai ladri, ai matrimoni combinati, al rapimento dei bambini, allo spaccio, alla sporcizia e al loro malanimo. Tutto vero per carità.
E non sono affatto indulgente.
La sicurezza dei cittadini è prioritaria. La legalità è necessaria. La giustizia è fondamentale per uno Stato autenticamente libero e democratico. Non sono indulgente. Anzi.
E' giusto isolare i violenti e i delinquenti, è sacrosanto tutelare l'ordine, è doveroso punire i colpevoli.
Non sono indulgente. Anzi.
Ma neanche vendicativo.
Penso che la giustizia si basi sulla responsabilità individuale e non di gruppo, di censo, di “razza”.
Quando uno delinque si persegue e lo si reprime con durezza e senza sconti.
Se pensare che “geneticamente” e “culturalmente” un popolo sia delinquente e colpevole tanto valeva rimanere alla vecchia idea degli ebrei che hanno messo in croce Gesu.
Però dovrebbe esserci un imperativo morale, un dovere dell’anima e del cervello: i colpevoli, come le vittime, meritano la dignità di ogni uomo.
Invece succede che in quanto rom e in quanto –per definizione- delinquenti o non integrabili ci si possa vendicare e dare sfogo rimanendo impuniti. È ovvio che non è accettabile.
Esiste un precetto biblico che aiuta a rinfrescare cupi e torbidi pensieri: una via d’uscita faticosa e necessaria ed è quello dell’immedesimazione. Ricordare che nell’Esodo: “In ogni generazione ciascuno deve considerare se stesso come se fosse uscito dall’Egitto”
Invece ieri si chiudevano nei ghetti (sporchi, disordinati, puzzolenti e sovraffollati come un campo rom di oggi) oggi si negano fazzoletti di terra e si confinano persone sotto i ponti: per non vederli e per non occuparsene.
Si da il caso che i maggiori e, fatemelo dire, ipocriti difensori della sacralità della vita sono quelli che fremono per menar le mani spogliando le persone di ogni cosa.
Gli amici del puttaniere, quelli del lodo Alfano, quelli dei condoni, quelli della finanza creativa, quelli della giusizia elastica... ora provlamano la sicurezza. Gli amici della camorra e i soci dei mafiosi. Ma bravi !!
Giustificando le ordinanze comunali con la sicurezza dei cittadini, dimenticando che il mezzo pregiudica il fine: il che vuol dire una comunità fondata sulla paura e l’esclusione non sarà mai coesa, stabile, serena e prosperosa.
La politica alta sembra scomparsa e il resto è pura amministrazione che rincorre le brutture delle nostre genti. Non sogna e non sembra capace di progettare, unire, elevare. Si rincorrono gli spiriti bassi e si fanno danni. Una volta che avranno cacciati i rom le periferie rimarranno quelle di prima: sporche, tristi e insicure.
La politica mostra quindi la sua prepotenza insignificante; la parte nobile dell’impegno civile e sociale è zittita e indebolita perché sconfitta dalle proprie debolezze, pochezze teoriche che hanno capitolato in fretta davanti alle restaurazioni semplici e aggressive.
Resiste malconcio qualche prete roccioso, la Caritas, Tettamanzi e qualche associazione cattolica o cristiana.
« Voi che vivete sicuri, nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo,
che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per un pezzo di pane… »
(Primo Levi)
Ma le macerie sono ovunque. E pare di capire che siamo al di là di un piccolo passo.
C’è qualche voce allarmata, ma un’indignazione morale no. Si preparano tempi duri, durissimi per gli ultimi e i meno amati.
Ovviamente lascio stare per questa volta il diritto sacrosanto a sentirsi sicuri. Qui non c’entra niente.
Qui c’è solo accanimento, stupidità e violenta indifferenza: si prende una categoria come origine di ogni nefandezza.

 
 
 

FINISCE IL VELTRONISMO.

Post n°1042 pubblicato il 02 Luglio 2009 da franco460

BERSANI HA CAPITO CHE QUESTO PD NON CI PORTA DA NESSUNA PARTE.

 

L'idea di Veltroni di andare da soli è apparsa pericolosa già  all'inizio, ma col tempo si è dimostrata una vera calamità per il centrosinistra.

Veltroni è riuscito in poche mosse ad eliminare l'opposizione al governo Berlusconi, che ringrazia divertito.

Bersani ha capito che bisogna azzerare gli effetti nefasti che ancora immobilizzano il pd.

Io sono d'accordo con Bersani: bisogna ricreare un'opposizione vera  a Berlusconi.

 
 
 

DIMISSIONI DI BERLUSCONI

Post n°1041 pubblicato il 28 Giugno 2009 da franco460

Appello per le dimissioni di Berlusconi

 
 
 

Appello di donne alle first ladies: "Non venite al G8 italiano"

Post n°1040 pubblicato il 25 Giugno 2009 da franco460


Siamo profondamente indignate, come donne impegnate nel mondo dell’università e della cultura, per il modo in cui il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, tratta le donne sulla scena pubblica e privata.

Non ci riferiamo solo alle vicende relazionali del premier, che trascendono la sfera personale e assumono un significato pubblico, ma soprattutto alle modalità di reclutamento del personale politico e ai comportamenti e discorsi sessisti che delegittimano con perversa e ilare sistematicità la presenza femminile sulla scena sociale e istituzionale. Questi comportamenti, gravi sul piano morale, civile, culturale, minano la dignità delle donne e incidono negativamente sui percorsi di autonomia e affermazione femminili.

Il controllo che Berlusconi esercita sulla grande maggioranza dei media italiani, in spregio a ogni regola democratica, limita pesantemente le possibilità di esprimere dissenso e critica. Risulta difficile, quindi, far emergere l’insofferenza di tante donne che non si riconoscono nell’immagine femminile trasmessa dal premier e da chi gli sta intorno.

Come cittadine italiane, europee e del mondo, rivolgiamo un appello alle first ladies dei paesi coinvolti nel prossimo G8 dell’Aquila perché disertino l’appuntamento italiano, per affermare con forza che la delegittimazione della donna in un paese offende e colpisce le donne di tutti i paesi.

Chiara Volpato (Professore Ordinario – Università di Milano-Bicocca)
Angelica Mucchi Faina (Professore Ordinario – Università di Perugia)
Anne Maass (Professore Ordinario – Università di Padova)
Marcella Ravenna (Professore Ordinario – Università di Ferrara)


(22 giugno 2009)

 
 
 

Il Cavaliere in frenata

Post n°1039 pubblicato il 23 Giugno 2009 da franco460

 

L'Italia monocolore può attendere.

L'Italia azzurra dalle Alpi alla Sicilia per ora esiste solo nei sogni del presidente del Consiglio.
Le elezioni amministrative ci consegnano un Paese palesemente spostato a destra, ma non irrimediabilmente votato al berlusconismo.

Da questo voto esce, ancora una volta, un'Italia divisa, frammentata e spaccata in due metà.
Il Pdl cresce sul territorio ma non sfonda. Il sogno plebiscitario di Berlusconi svanisce nelle trame oscure della sua personale "Velinopoli".

L'onda alta e lunga del berlusconismo si infrange sugli scogli di Casoria e sulle spiagge di Bari.
Il Cavaliere ha dichiarato vittoria, ma subito dopo è tornato a parlare della sua vera ossessione - che gli ha fatto perdere voti - ripetendo le accuse di "attacchi eversivi" a Repubblica.

 
 
 

ASPETTANDO IL TONFO DI BERLUSCONI

Post n°1038 pubblicato il 20 Giugno 2009 da franco460

Questa  forse è la volta buona. Berlusconi è sempre più invischiato in desolanti e squallidi puttanai. Ormai sta riempiendo tutti di ridicolo e la Chiesa, con l'Avvenire, ha iniziato a prendere le distanze. Fini l'ha fatto pure e così la confindustria.

 

TORNA A CASA SILVIO

Almeno potrai dire che non ti hanno cacciato.

 
 
 

Come si forma l'opinione.

Post n°1037 pubblicato il 15 Giugno 2009 da franco460

Sembra evidente che “alla gente” si può far credere ciò che si vuole, purché si abbia pieno controllo dei mezzi d’informazione. Per quanto tempo (anni, decenni) la gente ci creda e perché smetta di crederci, non è chiaro 

 
 
 

A PROPOSITO DI VILLA CERTOSA

Post n°1036 pubblicato il 07 Giugno 2009 da franco460

 

Ultimissima.

Pornostar irrompe sul palco criticando Franceschini. Le forze dell'ordine la riportano con la forza a Villa Certosa.

 
 
 

MIGNOTTOPOLI

Post n°1035 pubblicato il 31 Maggio 2009 da franco460

L'Harem e il serraglio

 Tredicesima visita di Berlusconi ai terremotati. Ed eccolo  che dichiara di essere lui in prima persona, pur con l’aiutino di Bertolaso, a provvedere a tutto. Quindi anche alla mancanza di soldi. E quale sia l’effetto in loco di tanto presenzialismo non sappiamo, ma, nel resto del Paese votante, l’effetto televisivo di papi terremotato dovrebbe servire a oscurare quello del Noemigate. Uno dei tanti neologismi che arricchiscono il vocabolario dei nostri orrori quotidiani. Pur lasciando insuperata la definizione creata, si potrebbe dire in tempi non sospetti, (se di tempi non sospetti da noi ce ne fossero) da Paolo Guzzanti: Mignottopoli. Un vero capolavoro, che può passare alla storia, definendo un’epoca e un «sultanato», come ha scritto il professor Sartori, che però non pensava tanto all’harem, quanto al serraglio mediatico.

 
 
 

L'AMORE PER LA FAMIGLIA

Post n°1034 pubblicato il 30 Maggio 2009 da franco460
Foto di franco460

Alla domanda di Franceschini: fareste educare i vostri figli da

quest'uomo?S'indignano i figli di Silvio e risponde il Foglio, giornale di famiglia di

Berlusconi: fareste educare il vostro cane da Franceschini?

 

 
 
 

I CATTOLICI DELLA CDL VOTERANNO ANCORA BERLUSCONI?

Post n°1033 pubblicato il 26 Maggio 2009 da franco460

Dove sono finiti tutti i discorsi sulla moralità, sulla sacralità della famiglia, sull'onestà e la rettitudine?

Forse erano  solo parole oppure  si tureranno il naso come ai tempi della Democrazia Cristiana.

Forse diranno: meglio Berlusconi che i pericolosi bolscevichi.

Altri ancora daranno la colpa ai giudici comunisti.

Secondo me sono cristiani di comodo e votano Berlusconi perchè promette uno stato senza regole nel quale i furbi possono continuare a fare i propri comodi.

E' compatibile la furbizia con l'essere cristiano? Secondo me no.

 
 
 

L'inter ha vinto lo scudetto

Post n°1032 pubblicato il 17 Maggio 2009 da franco460

POVERO SILVIO....

 
 
 

IMMIGRATI RESPINTI IN MARE

Post n°1031 pubblicato il 10 Maggio 2009 da franco460

NON SI PUO' SVUOTARE IL MARE.

Così non si possono fermare i disperati che fuggono dalla fame e
dalla guerra.

Maroni si illude e compie inutilmente un'azione contro l'umanità.

La condanna è un'anime, ma Berlusconi appoggia il ministro
leghista.

 
 
 

BERLUSCONI DIVORZIA DALLA MOGLIE

Post n°1030 pubblicato il 07 Maggio 2009 da franco460

Quando divozierà dagli italiani?

Tutti i nodi tornano al pettine e forse anche è arrivata l'ora che qualche bumerang ritoni sulla testa del nostro premier.

 
 
 

PRIMO MAGGIO

Post n°1029 pubblicato il 01 Maggio 2009 da franco460

Berlusconi si è appropriato anche del primo maggio?

No, no.

Il Primo maggio è saldamente in mano ai pochissimi che hanno ancora un lavoro.

 
 
 

FESTA DELLA LIBERAZIONE O FESTA DELLA LIBERTA'.

Post n°1028 pubblicato il 26 Aprile 2009 da franco460

 

BERLUSCONI METTE L'IPOTECA SUL 25 APRILE.

Nel  complesso possiamo giudicare positivamente la partecipazione del premier
alla festa della liberazione, perchè cade un muro che per sessant'anni ha diviso
gli italiani, ma non ci debbono essere confusioni di sorta.

Non è la festa della libertà, ma la festa della liberazione perchè senza la liberazione
non ci sarebbe stata nessuna liberà.

Non si possono e non si devono equiparare i partigiani ai repubblichini della
Repubblica di Salò, nemmeno con quelli che combattevano in buona fede come
dice la destra.

I carnefici, i torturatori e quelli che aiutavano i nazisti a deportare gli ebrei nei
campi di sterminio non possono essere assolti dalla storia.

 
 
 

IL ROMANZO INFINITO

Post n°1027 pubblicato il 22 Aprile 2009 da franco460

Nasce su Facebook il primo 'romanzo infinito'. Un'idea di un professore e i suoi alunni in provincia di Salerno

«Questo è il gruppo di quelli che sognano di scrivere il romanzo più lungo della storia dell’umanità, il romanzo scritto da mille, diecimila, centomila mani, il romanzo che ha un inizio e nessuna fine… “IL ROMANZO INFINITO”». Inizia così l'avventura di un gruppo di frequentatori di Facebook, il noto social network su cui ormai nessuno manca.

Loro si chiamano “Quelli del romanzo infinito” e l'obiettivo è di entrare a far parte della storia della letteratura mondiale. Al centro del progetto, varato due settimane fa, c'è il primo tentativo sul social network di realizzare un romanzo collettivo. L'idea, nata dalla creatività degli alunni di due classi quarte del liceo scientifico Alfonso Gatto di Agropoli e del loro insegnante di Italiano, Nicola Rossi, prevede infatti la realizzazione di un romanzo al quale sono invitati a partecipare tutti gli iscritti al sito universo semplicemente accedendo al gruppo “Quelli del romanzo infinito”.

Senza una trama, e senza personaggi predefiniti, il romanzo ha preso il via due settimane fa, e da allora il gruppo ha fatto registrare quasi novecento iscrizioni, mentre i contributi allo sviluppo della storia appena superato quota 100, 101 per la precisione, con 31 “scrittori”. Insieme al gruppo, gli alunni e il docente del liceo agropolese hanno anche realizzato un sito web sul quale è possibile leggere ciò che è stato scritto finora in una versione corretta da eventuali errori morfo-sintattici.

«Il romanzo procede speditamente - ha spiegato Rossi - In due settimane abbiamo già registrato un gran numero di colpi di scena e presumo che le cose non cambieranno nelle prossime, comunque il progetto non nasconde alcuna velleità artistica. Chiamiamolo pure un esperimento. Fino ad ora, i romanzi avevano sempre avuto una fine: questo potrebbe anche non averne».

«L'aspetto davvero affascinante di questo progetto è la partecipazione appassionata di tanti studenti alla scrittura del romanzo - secondo Rossi - Si dice che su Facebook i giovani trascorrano intere giornate. Bene, mai come in questo caso, l'entusiasmo e la partecipazione degli studenti è ben spesa».

Una curiosità. Il primo contributo al romanzo è di un abruzzese e reca la data 5 aprile, alle ore 22 e 25: cinque ore prima del sisma che avrebbe messo in ginocchio la regione.

 
 
 
 
 

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Un blog di: franco460
Data di creazione: 26/02/2006
 

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