Interpreto

50 anni e non udirli


Ne ho piene le scatole della mia stessa impazienza:alla fine le ho dato la soddisfazione  e sono andata a casa sua.Anche se senza invito. Ci ero andata, però, non certo per onorarla. Queste per lo meno erano le mie intenzioni...Ero andata lì dopo aver avuto una lite furibonda con quella strana persona -paracula-  che è mia madre.Non le perdonerò mai il suo modo di fare e le conseguenze che esso  ha avuto sulla mia vita......Comunque, mentre mi recavo a casa della persona interessata, e con le peggiori delle intenzioni,  e parole da proferire, nella mente...Ho finito con lo scaricare il mio nervoso su una mia amica, incontrata "per caso"  ... a due metri dalla casa della persona in questione, mentre chiedeva informazioni sulla porta di un centro estetico ...Questa mia amica non è una stronza...ma semplicemente una persona un po' più stramba di me.Nel merito, io sono , sarei, stramba perché in circostanze normali non vado a provocare nessuno, non offendo se non per difendermi, mi modero il più possibile quando si trattta di esprimere pareri su faccende che non mi riguardano direttamente.Oggi l'educazione , la discrezione , la mitezza, la dolcezza....sono poco apprezzate, se non schifate.Questa mia amica invece è stramba perché non ha logica in quello che fà e dice...ma anche perché non ha i modi... dovuti...normali...consoni ad esprimere un pensiero in contrasto con quello di chi ha di fronte.(Pretendeva io non mi domandassi il perchè andassi sempre io a casa sua , mentre lei  a casa non ci veniva mai .E si è meravigliata che io mi sia meravigliata, a mia volta, del fatto che  lei ad un mio rifiuto di recarmi a casa sua , conseguenza del fatto che lei non veniva mai da me, mi ha ribattuto che io non ci andavo perché pensavo di loro che fossero dei morti di fame...Mmà...Avrei avuto io da scervellarmi...Lei non di certo.Ancora, per un suo compleanno , con tanto pensiero, non avendo modo di recarmici in prima  persona,  avevo incaricato addirittura mia madre di acquistare per lei un laccettino con un cuoricino in argento. Cuoricino di quellli che la sistemazione del gancio consente di pendere da uno dei lati... Cuoricino che avevo adocchiato tempo prima in una vetrina, e che volevo acquistare per me...Vabbé ...Bene, lei scarta il mio regalo .Io: "Ti piace?".Non volevo l'applauso...ma di certo non mi meritavo un inappropriatissimo:"Ma se tu non puoi permettertelo?!"Ora, il regalo mi era costato 20 euro.Fosse stato vero che non avessi potuto permettermi di affrontare quella spesa, di certo per affrontarla non avrei dovuto accendere un mutuo in banca.Che razza di ragionamento fà una persona per arrivare a rispondere in un modo del genere, forse senza nemmeno anteporre un grazie?Fermo restando che io non le avevo detto il prezzo del ciondolo...)Tornando all'altra "signora"...Già andando a casa sua, seppure dopo aver rifiutato un invito qualche giorno prima, e non senza motivo...Ho risposto alle sue provocazioni di pessimo gusto...E le ho dato quello che voleva: che continuasse ad avere il contatto con me.Vorrei impiccarmi per questo.Avrei dovuto lasciarla cuocere nel suo brodo. Mi stava però venendo una crisi isterica !E avevo perciò "pensato bene"  di recarmi da lei per cantargliene quattro! Giunta lì da lei, ero talmente rilassata che anche  se avessi iniziato a fare teatro, come avrei tanto voluto,quasi certamente, non avendo in quel momento più rabbia in corpo...Mi sarebbe scappato da ridere...E mi sarei messa ancora più in ridicolo di quanto PENSA di mettermi lei con la sua perfidia.Spero sempre, sebbene tutto,   che, con i suoi 50 anni, la gente davanti alla quale prova a mettermi in ridicolo con le sue affermazioni pesanti e crudeli, si accorga che è lei, a quell'età, ad essere ridicola con quel suo modo di fare da ragazzina di 15 anni che ancora si sente in dovere di sindacare su tutto e tutti, senza ritegno nè filtri...Lei vuole però  porre rimedio a tutto, pensando che questo ridicolo, questa sua schiettezza non richiesta, possa riuscire a  passare per presunzione, sua.La presunzione è una cosa, gettare fango addosso alle persone,  sentendosene in diritto, più che in dovere, ne è un'altra.E questo credo sia comprensibilissimo all'udito delle persone.Tutto ciò però non mi consola.Perché di persone degne dell'appellativo di persona ne sono rimaste poche in giro.E poi perché non le ho dato la lezione che merita.