PER AMORE

Roma, muore a 16 anni dopo lite per una sigaretta


Guesto è il valore che i giovani di oggi danno alla vita. Roma, 11 dicembre 2011 - Tragedia nell'hinterland di Roma, a Fiumicino. Lite tra ragazzi in un centro commerciale: uno di loro è stato colpito alla tempia, probabilmente da un pugno, ed è morto durante il trasporto in ospedale. E’ successo questo pomeriggio attorno alle 18 al centro commerciale parco Leonardo. Il ragazzo è stato portato al poliambulatorio di Fiumicino, ma vi è giunto cadavere. Un minorenne è stato fermato e accompagnato in commissariato. La lite sarebbe avvenuta nell’ambito della cerchia di amici della vittima.LA DISPERAZIONE DELLA MADRE - "Simone, Simone; non è possibile, non si fanno questo cose". E’disperata la signora Michela, mamma del ragazzo morto questa sera al Parco Leonardo. Piange a dirotto ed è sorretta dal marito, Stefano. Con loro ci sono anche la sorellina del ragazzo, la nonna e tanti altri parenti.I VIGILANTES - A prestare i primi soccorsi al ragazzo deceduto, secondo quanto si è appreso, sono stati gli uomini della sicurezza privata del Parco Leonardo: "Siamo arrivati sul luogo e abbiamo provato a rianimare il ragazzo, che aveva la lingua girata - hanno raccontato - dopo pochissimi minuti è intervenuto il personale sanitario di un’associazione di volontariato che ha un presidio proprio al Parco Leonardo. Trasportato in ambulanza, da quel che sappiamo, il ragazzo è purtroppo poi morto durante il trasporto".GLI AMICI - "E’ una tragedia, sono sconvolta: eravamo in sala giochi e abbiamo sentito delle urla; siamo corsi fuori e lo abbiamo visto a terra. Abbiamo provato subito a soccorrerlo e con dei fazzoletti gli tamponavo il sangue che usciva dal naso mentre un altro amico gli teneva la testa. Poi sono arrivati anche dei vigilantes a soccorrerlo e quasi subito è arrivata l’ambulanza che poi l’ha portato via". Al poliambulatorio della Asl RmD, in via Coni Zugna, sono arrivati decine e decine di ragazzi amici e conoscenti della vittima. Molti piangono e si abbracciano. La notizia si è diffusa in serata nella zona e con il passaparola, quindi, diverse comitive di ragazzi si sono date appuntamento davanti al presidio sanitario. "Siamo disperati - dice un altro ragazzo - non abbiamo ancora capito cosa sia successo realmente: qualcuno dice che in realtà stavano scherzando tra di loro e poi è successo qualche cosa".Fonte