NOMINAZIONE

INDIFFERENZA NON E' DISTACCO


Ho dei problemi, come tutti d'altr'onde. Quando taluni diventano estremi, pressanti e continuativi, il mio essere, per difendersi dallo stress ha soltanto quattro modi per competere con essi:- 1) ribellarsi, con arrabbiatura e costernazione, senza però risolvere granché.- 2) riflettere, respirando a fondo, cercare di comprendere, cercare di capire l'errore, la responsabilità ed il grado di assurdo in essi contenuto, poi prendere una qualsivoglia decisione che sia il più possibile di rientro.- 3) cercare il lato buono della situazione, perchè senz'altro c'è anche se è molto nascosto. A volte esso non appartiene al momento complementare nello spaziotempo del problema. E questo genera purtroppo delle scelte non competenti.Ciò è inevitabile ed è relativo alla gravità del problema o dei problemi che si estremizzano. Questo approccio prevede molto anticipo e, quindi, la capacità di evitare il più pssibile problemi gravi. - 4) l'esperienza insegna che il problema se è tale ha in sè la sua soluzione. Quindi senz'altro chi lo subisce ha sbagliato qualcosa e non se ne rende conto. Questo approccio è forse il più umano fra quelli descritti. L'errore che si compie più facilmente è l'essere indifferenti, cedere alla fatalità e non agire per cercare comunque una soluzione, per quanto estrema anch'essa e degratificante.Ora è necessario fare qualche esempio.Io non voglio la guerra, ma il governo sì. Perdo il coniuge, la figliolanza, sono senza lavoro e faccio lavoretti per sfamarmi; sono perennemente in debito con tutti e per nessuno conto qualcosa di più che una possibilità da sfruttare, vista l'indigenza. Inoltre rischio continuamente atti di violenza di ogni tipo.Ma tutto questo non l'ho cercato io, semmai il governo del paese in cui vivo. Sono quindi una vittima. E non ho via di scampo.Tutto mi fa ritenere che la mia vita terminerà così... e sarà sempre più dolorosa.Questa persona qui, come fa ad approntare una delle mosse sopra-descritte?E quale delle mosse sopra-descritte sarebbe per lei più esatta? Ce ne vorrebbe forse più di una?Io direi che deve attraversare tutte e quattro le fasi. Arrivando realmente fino in fondo al percorso, forse la situazione potrebbe essere molto diversa, migliore, perchè la persona è diversa ed ha migliorato il suo intimo.Non ci sono certezze: solo esistenza da vivere fino infondo, tenendo conto del Quid e dell'assurdo per ignoranza che sempre l'accompagna.Se ciascuno lo facesse in sè ogni momento, ma tutti, proprio tutti, forse la realtà del mondo si manifesterebbe...Per ora c'è soltanto oscurità e inganno.