AmoreInfinito

Post N° 8


"Se per un istante Dio si dimenticasse chesono una marionetta di stoffa e mi regalasse un pezzodi vita, probabilmente non direi tutto quello chepenso, ma in definitiva penserei tutto quello che dico.Darei valore alle cose, non per quello chevalgono, ma per quello che significano.Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando glialtri si fermano, starei sveglio quando gli altridormono, ascolterei quando gli altri parlano e comegusterei un buon gelato al cioccolato!Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestireisemplicemente, mi sdraierei al sole lasciandoscoperto non solamente il mio corpo ma anchela mia anima.Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odiosul ghiaccio e aspetterei che si sciogliesse al sole.Dipingerei con un sogno di Van Gogh sopra le stelle unpoema di Benedetti e una canzone di Serrat sarebbe laserenata che offrirei alla luna.Irrigherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle loro spine e ilcarnoso bacio dei loro petali.Dio mio, se io avessi un pezzo di vita non lascereipassare un solo giorno senza dire alla gente che amo,che la amo. Convincerei tutti gli uomini e le donneche sono i miei favoriti e vivrei innamoratodell'amore. Agli uomini proverei quantosbagliano al pensare che smettono di innamorarsi quando invecchiano, senza sapere cheinvecchiano quando smettono di innamorarsi.A un bambino gli darei le ali, ma lascerei cheimparasse a volare da solo. Agli anziani insegnereiche la morte non arriva con la vecchiaia ma con ladimenticanza.Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!Ho imparato che tutto il mondo ama vivere sulla cimadella montagna, senza sapere che la vera felicità stanel risalire la scarpata.Ho imparato che quando un neonato stringe con il suopiccolo pugno, per la prima volta, il dito di suopadre, lo tiene stretto per sempre. Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne unaltro dall'alto al basso solamente quando deve aiutarlo ad alzarsi.Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, marealmente, non mi serviranno a molto, perché quandomi metteranno dentro quella valigia, infelicementestarò morendo. G. G. MARQUEZ