Tracce di rossetto.

Eccomi, in Via della Gelosia.


Nel darvi il benvenuto su questo nuovo Blog, ho ritenuto che il modo più spontaneo e naturale per presentarmi fosse quello di incollare in prima pagina il mio sorriso smagliante. Ebbene sì, è proprio il mio il volto della foto, tagliato per esigenze tecniche dalla Community e sormontato da un cartello indicante un nome di via. Proprio così ragazzi, la parola scolpita sul cartello è GELOSIA. Se Libero avesse lasciata integra l'immagine, avreste letto VIA DELLA GELOSIA. Non si tratta di un fotomontaggio, ma è proprio il nome di una via scavata nella verdeggiante pianura del Delta del Po. Per la precisione la località è Mesola, al confine tra le province di Ferrara e Rovigo, sede di una delle più imponenti e ancora ben conservate Delizie Estensi, vale a dire il Castello della Mesola. In visita da quelle parti, la scorsa estate ho pensato bene di dedicarmi una foto ricordo anche della via dal nome così originale. Pensate che ad una paio di chilometri dal luogo si snoda uno dei più grandi polmoni naturali della nostra penisola, il Boscone della Mesola. La via della Gelosia è attraversata solo da campi coltivati a grano e la sua lunghezza si perde a vista d'occhio. Non ricordo di aver visto abitazioni, se non un paio di vecchi cascinali di campagna, che intervallavano le spighe rigogliose del grano di pianura. Continuo a chiedermi se mai il nome di quella Via richiamasse qualche leggenda di paese, chissà magari la storia di amori sbocciati sul cammino dei quali sono spuntate insidie biforcute o maldicenze o meccanismi triangolari...A Mesola in aperta campagna una via è stata battezzata con un nome che recupera uno dei più arcani misteri, la GELOSIA. Io non sono GELOSA...Ehm, forse sì invece e voi?