Tracce di rossetto.

La trasgressione in formato scrittura.


Umori e sapori si confondevano,fondendosi in un coro elegiaco di parole mormorate, sotto l’impetoincalzante di un moto sussultoriodi ineffabile vigore. A nutrire il tuo insaziabile diletto,ostentavano la loro voluttuositài glutei tondeggianti e morbidicome la cupola di una creme caramel. Le tue mani, arditi condottieri,avanzavano verso la conquistadel mio corpo rovente, mentre lemie labbra lambivano l’arrendevolesuperficie del tuo corpo, comeun’orchestra sinfonica intonauna marcia di trionfo. Mentre indugiavi ad impastare I lievi promontori dei miei seniCon la maestria sopraffina di Un pasticcere, la mia linguaSi tuffava ad esplorare gli Abissi reconditi della tuaBocca, infondendovi rinnovatoPiacere. La mia carne rubescente, vivificataDalle onde veementi di unappagamento, che soggiogava tutti i sensi, continuava a cibarsi dei fluttistraripanti del tuo mare scintillante