Per me

Post N° 334


Senza nulla a pretendere... non c’è bisogno ......Totò, non fu solo il grande attore che tutti conosciamo. Fu anche un Grande Poeta dialettale, un Massone ed un ottimo compositore di liriche per canzoni che conobbero il successo non solo nella sua patria ma anche oltre le frontiere nazionali. Tutti conoscono il fenomeno della canzone Malafemmena, ma non sanno che Totò fu autore di ben 40 canzoni. Totò ne scriveva sia le parole che la musica. "Io so a memoria la miseria",  diceva..."E la miseria è il copione della vera comicità. Non si può far ridere, se non si conoscono bene il dolore, la fame, il freddo, l’amore senza speranza; la vergogna dei pantaloni sfoderati, il desiderio di un caffellatte, la prepotenza esosa degli impresari, la cattiveria del pubblico senza educazione. Insomma non si può essere un vero attore comico senza aver fatto la guerra con la vita".Poco più che ragazzo iniziò il servizio di leva a Napoli, imparando ben presto a marcare visita grazie alla sua innata capacità di simulare gravi malattie; ma quando venne trasferito a Livorno, fu costretto a subire le vessazioni di un caporale, "il caporale per antonomasia", promosso "per mancanza di graduati disponibili, pur essendo quasi analfabeta"."Durante le punizioni, rimuginavo in me un rancore senza fine nei confronti dei caporali, verso coloro cioè che, muniti di un’autorità immeritata e forti di una disciplina che impone ai sottoposti l’obbedienza senza discussione, esercitano tali loro meschini poteri.Contrapponevo, ad essi, gli uomini, le persone, cioè, che sanno adoperare la loro autorità senza abusare dei poteri loro commessi".Una filosofia spicciola ma chiara, da cui non solo nacque un modo di vivere, di distinguere, selezionare e comprendere il genere umano,ma da cui è nata la sua più celebre battuta: "Siamo uomini o caporali?"Scrisse a conclusione della sua biografia: "E se qualche volta sono riuscito anche a commuovervi ne sono felice, perché una lacrima è solo l’altra faccia del sorriso. E ci siamo capiti, perché ognuno di noi è passato attraverso gioie, dispiaceri e amare delusioni nella grande commedia della vita. Altrimenti, se fossimo sempre impassibili, spettatori e non attori, non saremmo veri uomini, ma caporali".A proposito di : Siamo uomini o caporali...Totò diceva:"Io divido l'umanità in due categorie di persone:gli uomini ed i caporali. Quella degli uomini è la maggioranza;quella dei caporali, per fortuna, la minoranza.Gli uomini sono quelli costretti a lavorare come bestietutta la vita, nell'ombra di un'esistenza misera. I caporali sfruttano, offendono, maltrattano, sono esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno.Li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando,spesso senza avere l'autorità, l'abilità e l'intelligenza per farlo, ma con la sola bravura delle loro facce di bronzo,pronti a vessare l'uomo qualunque".Parole d'oro! Eugenia Claudia, Clo