Per me

DENTRO UNA ROSA (M.Nava)


Le religioni sono come le lucciole: per splendere hanno bisognodelle tenebre (Schopenhauer)     La rosa è un fiore-simbolo di speranza che una ragazza libanese, nel giorno della sua festa, chiede a suo padre di piantare, trovando il coraggio e comunicandogli la decisione di partire per andare incontro ad una vita “sua” e non già decisa, lontana dalle violenze e dai conflitti che dilaniano il suo Paese e cercando di cambiare il suo destino di donna.Gli chiede di comprenderla, di assecondarla nel suo desiderio e di avviare, magari proprio con il loro abbraccio, un capitolo nuovo e di pace nella storia difficile di quei territori. Padre, pianta una rosa da innaffiare ogni giorno padre, pianta una rosa da trovare al mio ritorno Rosa di festa e pane di mia madre e di mia nonnadi un vestito di speranza cucito al corpo mio di donna…Donna col suo da fare col suo destino da attraversare dentro un’onda alta un sogno, libera come l’aria di cui ho bisogno, bisogno di quel Cielo che cambia troppo il Nomee partorisce figli fratelli e non so spiegarmicome...padre nel freddo e fango che porterà la guerra dalle tutto il calore diventa tu la serra…Padre pianta una rosa che sparga il suo profumo sulla prepotenza e su ogni cosain questa terra di nessunonessuno che ha più tutto nessuno che ha più niente soltanto tempo e sangue che scorre inutilmente…Ed io… io più fremente ce la farò, mi sceglierò una stella che mi porti al confine nella sua luce bella e se mi innamorassi ti manderei l’amore e fanne tu il concime da spargere a ogniddove padre di tutto il ghiaccio che offende la memoria  scioglilo in un abbraccio scriviamo noi la Storia…la Storia.(Cliccare per visualizzare intera)