Per me

...Ancora sulla "monnezza"


Riprendo a parlare del problema "monnezza" qui a Napoli, argomento che ho già trattato nei messaggi: < 499 > < 511 > e < 515 >. Come si sa, gli scontri tra manifestanti e Polizia sembrano essere, per fortuna, un ricordo lontano. La protesta nella zona di Pianura però nonsi è fermata: le barricate sono state rimosse, ma gli abitanti del quartiere continuano a presidiare l’ingresso della discarica. Nel resto della Provincia invece, la situazione resta critica, i Comuni piùcolpiti dall’emergenza sono di sicuro quelli della fascia vesuviana edella casertana. In particolare, la Nazionale Appia, (visto con i mieiocchi, in quanto mi recavo al lavoro, fino a pochi giorni orsono, trale prov. di Caserta e Benevento) da mesi e mesi è invasa da spazzatura: una cosa davvero indecentemente assurda. A causa di tutto ciò, purtroppo, l'immagine di Napoli e della Campania sono state compromessee la crisi dei rifiuti ha affossato sensibilmente il turismo. Quasi tutte le prenotazioni negli alberghi, infatti, sono state disdette. Ed è davvero una vergogna, che per inadempienze di chi è stato designato dal Popolo a curare i suoi interessi – pagato tra l’altro molto lautamente – uno dei pilastri fondamentali dell’economia Campana stia cedendo tanto rovinosamente! E non va dimenticato il ruolo determinante, nel quadro generale di degrado, che hanno giocato poi le masse di rifiuti nocivi provenienti da altre regioni, dai cantieri della Tav, dall'aeroporto di Capodichino, ma non solo. Rifiuti smaltiti illegalmente, in condizioni di totale illegalità, da Organizzazioni illegali, di impronta manifestamente malavitosa. Vergognoso è anche constatare che per l'emergenza rifiuti, nella nostra Regione sono stati stanziati dall'Unione Europea circa 251 milioni di euro per il periodo che va dal 1994 fino al 2006. Fondi in gran parte impegnati e spesi.Spesi, si….ma come? I risultati, oggi più che mai sono sotto gli occhi di tutti: assolutamente rovinosi. E’ evidente il disastro delle linee di raccolta, oltre a quelli degli impianti e delle discariche, che hanno generato, in questa Terra bellissima, condizioni ambientali ormai da Terzo Mondo. Ovvio che non si possa fare a meno di domandarsi che uso sia stato fatto, di queste risorse, e se ci sarà mai qualcuno chiamato a rispondere di finanziamenti discioltisi ormai come neve al sole d’agosto. E tuttavia, non si può neppure ignorare un clamoroso paradosso: Napoli non è solo rifiuti, Napoli non si è fermata, Napoli vive di vita scintillante quanto è nella sua natura di Città d’arte e di cultura. Un grande successo lo ha avuto, tra gli altri, la mostra del tesoro di San Gennaro, un evento storico perché è la prima volta che si può assistere a un'esposizione di questo genere: i ‘pezzi’ che ne fanno parte vengono definiti, a ragione: "i gioielli più belli del mondo", e la loro è una delle collezioni più ricche tra quelle esistenti, alla pari con quella della Corona d'Inghilterra e del tesoro dello zar di Russia. Sontuosa, opulenta, tale, per la sua consistenza, da consentire di sfamare gran parte del ”terzo mondo”.Ma nel gioco, nel turbine folle dei contrasti che contraddistinguonoquesta meravigliosa Città, che dire, ad esempio, del cardinale Sepe che ha portato all'altare le ampolle con il sangue del patrono per chiedere l'intercessione di S.Gennaro contro l'emergenza rifiuti? Si tratta, è vero, di una pratica antica che risale al ‘600, quando il Vescovo della città espose le reliquie per combattere l'epidemia della peste; ma ora, il gesto del Vescovo serve solo a comunicare all’intero Mondo civilizzato e positivista, abituato a risolvere i problemi con l’impiego dell’economia, della tecnica e dell’impegno colto e ricco di esperienza, che San Gennaro non si attiva – se si attiva… - se non gli sposti il campione di "sangue", o presunto tale, di quei cinquanta metri che dividono il reliquiario dall'altare. Presumibilmente - perlomeno nelle intenzioni e nelle irrazionali speranze del Popolo fedele - nell'istante in cui le ampolle venivano posate sull'altare, il loro peso avrebbe dovuto far scattare una molla e dal tetto del Duomo sarebbe dovuto partire il segnale di un Superman spirituale che avrebbe avvisato il Santo dell'emergenza..... Chissà mai perché, tutto ciò non è accaduto, ed il Santo stavolta ha toppato. A meno che, ancora stanco per l’ultima liquefazione , non si fosse placidamente addormentato, sordo ad ogni invocazione.Ohè, San Gennaro, sveglia! Sennò i tuoi poveri sostenitori escono dalla trance una volta per tutte e capiscono finalmente che è tutta “na' messinscena”!Eugenia, Clo