Per me

Era ora!


Finalmente in Italia nasce il reato di "Stalking", ovvero: molestie non sessuali, fatte di assillanti telefonate o sms a qualunque ora del giorno e della notte, incontri ingannevolmente casuali ma in realtà orchestrati da un molestatore, contatti continui e ossessivi che possono portare la vittima a condizioni di depressione, panico insicurezza, ed anche a tentare il suicidio.  Nel provvedimento varato, si stabilisce che -il reato consiste: "nel porre in essere minacce reiterate o molestie con atti tali da creare nella vittima un perdurante stato di ansia o paura o un fondato timore per l’incolumità propria o di persona legata da relazione affettiva o a costringerlo ad alterare le proprie abitudini di vita'’, e le pene sono previste fino a 4 anni per i molestatori ossessivi.Ad esserne vittima, anche se trattandosi di un fenomeno da noi emergente non ci sono studi epidemiologici al riguardo per l’Italia, è fino a un italiano su dieci e in sei casi su dieci la vittima è donna. Il termine stalking, mutuato dal linguaggio tecnico della caccia, significa proprio appostamento e si tratta di molestie assillanti, un insieme di comportamenti ripetuti ed intrusivi che diventano una vera e propria persecuzione per la vittima. Questa può essere una persona famosa ossessionata da un suo fan, ma anche un professionista come un avvocato o un chirurgo ossessionato da un suo cliente, o un individuo che ha deciso di troncare una relazione di amicizia o d’amore con quello che diventerà il suo molestatore. In sostanza, ha spiegato Aguglia, in otto casi su dieci la vittima conosceva già, prima, il suo molestatore, lo “stalker”. Questo ha una personalità patologica con problemi a relazionarsi con gli altri, disturbi di personalità e comportamenti ossessivi che andrebbero curati con una terapia integrata: farmaci più terapia comportamentale. Cosa può fare la vittima per difendersene? I consigli di Aguglia sono innanzitutto di prevenire la molestia stando attenti alle avvisaglie del fenomeno: quando non vi è rispetto per le regole imposte al rapporto, i vostri orari, abitudini, richieste, e l’individuo è intrusivo nella vostra vita allora forse avete a che fare con uno stalker. Cosa fare allora? Mai troncare il rapporto bruscamente, ha consigliato Aguglia, perché questo potrebbe far scattare il senso di vendetta nella persona, inoltre se necessario chiedere aiuto. Inoltre, chiedere assistenza sia alle forze dell’ordine, se necessario, sia allo specialista per superare il trauma della molestia che può durare anche anni, ha concluso Aguglia.Lo "Stalker":Il “molestatore assillante” nella manifestazione dei suoi comportamenti è spinto da diverse motivazioni: quali il desiderio di avvicinare qualcuno dal quale è attratto in maniera ossessiva, la voglia di riallacciare una relazione con un ex partner, il desiderio di vendetta per un abbandono o un torto subito, la conquista ad ogni costo o il tentativo assillante di iniziare una relazione d'amore. In ogni caso, per il molestatore, l'altro, cioè la vittima, non è più un soggetto ma diviene l’oggetto di desiderio e di attenzioni non per ciò che realmente è, ma per ciò che rappresenta, vale a dire il "mezzo" attraverso cui placare le proprie pulsioni, i bisogni di riconoscimento e di attenzione.Il risentito:Il suo comportamento è sospinto dal desiderio di vendicarsi di un danno o di un torto che ritiene di aver subito ed è quindi alimentato dalla ricerca di vendetta. Si tratta di una categoria piuttosto pericolosa che può ledere prima l’immagine della persona e poi la persona stessa. Il problema più grave è legato alla scarsa analisi della realtà: perché il risentimento fa considerare giustificati i propri comportamenti che, producendo sensazioni di controllo sulla realtà, tendono a loro volta a rinforzarli.Il bisognoso d’affetto:una tipologia che è motivata dalla ricerca di una relazione e di attenzioni che possono riguardare l’amicizia o l’amore. La vittima in genere viene considerata, per via di una generalizzazione a partire da una o più caratteristiche osservate anche superficialmente, vicina al “partner o amico/a ideale”, una persona che si ritiene possa aiutare, attraverso la relazione desiderata, a risolvere la propria mancanza di amore o affetto. Spesso il rifiuto dell’altro viene negato e reinterpretato sviluppando la convinzione che egli abbia bisogno di sbloccarsi e superare qualche difficoltà psicologica o concreta.Questa categoria include anche la forma definita “delirio erotomane”, in cui il bisogno di affetto viene erotizzato e lo/la stalker tende a leggere nelle risposte della vittima un desiderio a cui lei/lui resiste. L’idea di un rifiuto, vissuto come un’intollerabile attacco all’Io, viene respinta con grande energia e strutturando un’alta difesa basata sull’allontanamento della percezione reale dell’altro, delle sue reazioni e della relazione reale che viene sostituita da quella immaginaria.Il corteggiatore incompetente:Tiene un comportamento alimentato dalla sua scarsa o inesistente competenza relazionale che si traduce in comportamenti opprimenti, espliciti e, quando non riesce a raggiungere i risultati sperati, anche aggressivi e villani. Questo tipo di molestatore è generalmente meno resistente nel tempo nel perseguire la persecuzione della stessa vittima, ma tende a riproporre i propri schemi comportamentali cambiando persona da molestare.Il respinto:È in genere un ex che mira a ristabilire la relazione oppure a vendicarsi per l’abbandono. Spesso oscilla tra i due desideri, manifestando comportamenti estremamente duraturi nel tempo che non si lasciano intimorire dalle reazioni negative manifestate dalla vittima: la persecuzione infatti rappresenta comunque una forma di relazione che rassicura rispetto alla perdita totale, percepita come intollerabile.Il predatore:E’un molestatore che ambisce ad avere rapporti sessuali con una vittima che può essere pedinata, inseguita e spaventata. La paura, infatti, eccita questo tipo di stalker che prova un senso di potere nell’organizzare l’assalto.Questo genere di stalking può colpire anche bambini e può essere agito anche da persone con disturbi nella sfera sessuale, quali pedofili o feticisti. Al momento sono solo due i centri di ascolto in Italia per le vittime di "Stalking", ma visto che purtroppo il fenomeno è sempre più in diffusione, la speranza è che l’intera comunità si sensibilizzi a questa problematica e abbia i mezzi per meglio fronteggiarla.http://www.stalking.itUn giorno da stalker Tic tac tic tac tic tac … queste maledette lancette dell’orologio continuano a girare, e mille maledetti pensieri mi girano per la testa, ora mi alzo dal letto e mi faccio una doccia sperando che l’acqua si porti via con sé la voglia che ho di te. No, non posso continuare a stare dentro queste quattro mura …. Tic tac tic tac tic tac …. le quattro di notte, non importa, esco, sì ma dove vado …. tanto lo so che alla fine finisco lì, davanti al tuo portone, chissà magari sei uscita e stai per rientrare a casa ….. uscita? E con chi dovresti essere uscita se non con me, mica vorrai crearmi questo dispiacere, tu mi ami, lo so, mi vuoi …. allora sì vengo lì da te ….. eccomi arrivato sotto casa tua, ho messo quel maglione rosso che tanto ti piaceva, ora citofono ma tu non rispondi ….. che stai facendo, con chi sei dentro quella casa ….. il cellulare, ti chiamo sul cellulare …. staccato! Come ti permetti. Ok torno a casa, ma non finisce qui ….. tic tac tic tac tic tac …. le sette del mattino, l’ora della tua sveglia, tra un ora uscirai di casa per andare a lavorare, e io sarò lì, davanti al tuo portone con il mio maglione rosso che ti piace tanto ….. ogni giorno ti osservo mentre esci di casa, da circa due mesi, da quando mi hai detto che non volevi più che io facessi parte della tua vita, da quando ho smesso di vivere la mia di vita. Eccoti ti vedo, ora provo a chiamarti sul cellulare …. squilla …. ecco, stai guardando il display …. non rispondi?! Come ti permetti, dopo tutto quello che ho fatto per te, dopo tutto quello che ti ho dato. Ma certo, che stupido, vuoi solamente che io ti riconquisti, vuoi essere corteggiata come tutte le altre, già dimenticavo, a te non piacciono le cose facili. Dei fiori, ti manderò dei fiori, e allora sì che sarai di nuovo mia, si ma che fiori mandarti, quelli della scorsa settimana non ti sono piaciuti, altrimenti mi avresti chiamato. Forse è meglio un regalo, una cosa preziosa come te ….. sono le sette di sera, tra poco girerai da quell’angolo ed entrerai nel portone di casa, e davanti alla tua porta troverai il mio regalo, non vedo l’ora che tu lo apra, non potrà che piacerti. Perché non chiami, dovresti già averlo scartato, che modi sono, una persona quando riceve un regalo deve come minimo ringraziare, ora vengo lì sotto e prendo a pugni quel portone ….. tic tac tic tac tic tac …. È mezzanotte, torno a casa. Una lettera, ti scriverò una lettera, dopo la quale non ti permetterai più di ignorarmi, dovrai avere paura di me, perché solamente in questo modo potrò controllarti, perché è questo che vuoi …. perché mi hai abbandonato, perché non capisci che siamo fatti per stare insieme, mi costringi a diventare cattivo, se non puoi stare con me non ti permetterò di stare con nessun altro, la tua vita è mia, perché è così che deve essere. Non riesco più a lavorare, mi sforzo di avere una vita sociale ma penso sempre a te, a come stavamo bene insieme …. perché ti comporti come lei che diceva di amarmi, che faceva finta di accudirmi, che pretendeva rispetto ma non me lo portava, che mi riempiva di baci e di abbracci e poi mi rimproverava, che ere gelosa quando un’altra donna entrava nella mia vita, ma lei non faceva nulla per rendermi partecipe della sua, che mi poggiava sul comodino, vicino al letto, quell’orologio antico, con quel pendolo dorato, per farmi addormentare, perché doveva andare, senza di me doveva uscire da quella casa, per andare in giro con mio padre …. tic …. tac …. tic …. tac …. tic …. tac …Questa storia è il frutto dell’immaginazione dell’autore, che ha provato a “mettersi nei panni” di una persona che spesso viene condannata dall’opinione pubblica, di una persona che ogni giorno si alza la mattina e non riesce a vivere la sua vita, di una persona con delle emozioni e dei sentimenti come tutti noi, di una persona che, come la stessa vittima, ha bisogno di aiuto …