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SELVA CONTINUA A RUGGIRE. GRANDE SUCCESSO DI AN A TREVISO


Quando lo dirigeva lui, il Gr2 era chiamato Radiobelva e da allora Gustavo Selva non ha mai smesso di ruggire. Da vecchio leone della politica è riuscito, con il contributo di tutta Alleanza nazionale , in un'impresa che molti consideravano quasi disperata: riuscire a conquistare il terzo seggio veneto di An al Senato. Alla fine, secondo i calcoli delle segreterie dei partiti, ce l'ha fatta per circa 1.200 voti, portando via a Forza Italia il settimo posto, quello che avrebbe assicurato la conferma di Carlo Archiutti. Selva svela il "segreto" del successo: «Ho fatto una campagna elettorale come quella che si faceva in un collegio uninominale, solo che questa volta era un collegio molto vasto, visto che la circoscrizione comprendeva tutto il Veneto. Ho detto agli elettori che, se avessero voluto ancora Selva al Senato avrebbero dovuto votare Alleanza nazionale e gli elettori mi hanno premiato». La Casa delle libertà, seppur di poco, è però uscita sconfitta. «Sono soddisfatto per il mio risultato e per quello della Casa delle libertà nel Veneto. In questa situazione politicamente è paradossalmente meglio aver perso, perché Prodi e l'Unione non potranno fare nulla con una maggioranza del genere». Che futuro ci potrà essere? «Vedo due scenari. Il primo è che la sinistra formi ugualmente un governo che è destinato a non reggere e che ci porterebbe molto presto a nuove elezioni, anche se non prima del 2007. Il secondo è che la vicina elezione del Presidente della Repubblica possa dar luogo a passi oggi impensabili, come un accordo fra i moderati del centrosinistra e la Casa delle libertà. Non sarebbe un deprecabile consociativismo, sarebbe un atto di responsabilità: unire le forze migliori del Paese per farlo uscire da un momento di difficoltà. Sarebbe un percorso simile a quello avvenuto fra il '46 e il '48, quando De Gasperi escluse i comunisti dal governo senza per questo fermare il processo riformatore. Non sono mai stato un sostenitore di proposte del genere, ma credo che in questo momento ci vogliano fantasia e coraggio politico per il bene dell'Italia».L'obiettivo che si erano prefissati era quello di raggiungere il dieci per cento dei consensi. In città, questa percentuale è stata addirittura superata, assestandosi, tra Camera e Senato, intorno al 12. La vera sorpresa di queste elezioni politiche, per la Marca, è stata Alleanza Nazionale. In pratica, An ha raddoppiato i consensi: "E questo ci fa ben sperare anche in vista delle elezioni provinciali, che ci vedranno al fianco di Forza Italia e Lega". Anche An, come Forza Italia, sa, adesso, di contare di più: "Siamo tornati ai livelli che ci meritavamo", ha detto il coordinatore.(Redazionale dai quotidiani locali)