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Eliminato il Ministro degli Italiani all’Estero


«É un grave errore». Così il ministro per gli Italiani all'estero uscente, Mirko Tremaglia commenta l'eliminazione dal nuovo esecutivo Prodi del dicastero che lui ha guidato nella passata legislatura. «Tenuto conto che ora ci sono anche gli eletti alla Camera al Senato, la loro rappresentanza diventa non più un fatto di amore ma qualcosa di più —aggiunge l'esponente di An a cui si deve la legge per il voto dei nostri connazionali— ossia un fatto politico e di natura economica e culturale». «Il fatto che non sono più rappresentati, per gli italiani all'estero è una diminuzione —aggiunge amareggiato Tremaglia— e questo proprio adesso che si era attuato sul piano storico quanto da me sostenuto fino ad oggi. Questo è una fatto grave e provoca una pesante polemica e rimostranze da parte dei nostri connazionali che sono stati eletti». L'esponente di An è convinto che non bisognava abbandonare il lavoro da lui svolto nella passata legislatura. «In questo momento in cui si doveva sviluppare un attivismo dagli italiani all'estero eletti, non hanno più il ministro —conclude Tremaglia— Questo è fortemente negativo e mi auguro che, sotto la loro pressione, si ponga rimedio al problema nominando, anche se in ritardo, un ministro che, a mio avviso, deve essere cercato proprio tra gli italiani all'estero eletti». (fonte ADNKRONOS del 17 maggio 2006)