limpidaMENTE out

Blanche et noir


Scrivo da uno dei piccoli "regni" delle tentazioni (altrui).E' la prima volta che mi capita di rientrare nelle categorie di lavoratori che cazzeggiano...La rete c'è, e anche il tempo per lasciare qualche osservazione sugli umori di una giornata dicembrina molto fredda...(-18°)In questa settimana arriva il natale. Beh... dico la verità... se non avessi dovuto misurarmi con l'allestimento di un albero natalizio (confido che non ne facevo uno dai tempi dell'adolescenza) probabilmente neanche me ne sarei accorta del sopraggiungere di tale evento... nel senso che la "corsa al regalo" non mi tocca, e neppure il conto alla rovescia del tempo che manca per "festeggiare". Il mio tono non è sarcastico, al contrario, è forse un pò dispiaciuto.Non sento nulla, solo un sottile malessere derivante dalle paturnie delle "feste obbligate".Non credo che questo dipenda dal trovarsi lontani da casa (a questo mi ci sono abituata), e poi - si può essere distanti anni luce da una persona, anche se ci vive accanto - penso invece che sia una risultante di tutti i disastri emotivi nucleari che mi porto dietro.In questi periodi certe sensazioni si acuiscono; e mi consola (relativamente) il fatto che non sono l'unica a viverla in questo modo, così mi sento meno aliena.Insomma... come si suol dire... tutto a posto, e NIENTE IN ORDINE.Esco da un fine settimana difficile, provata ancora una volta.Aspettative deluse?Forse; ma solo in parte... con certe catene consequenziali di eventi mi ci sono fatta la pellaccia.Meglio saperle anticipatamente alcune cose.E si va avanti.... (scetticamente)verso il nuovo anno.