Creato da LindtBlu il 19/09/2007

Atlantide

La felicità si deve cercare, scoprire o inventare?

 

 

10 anni dopo

Post n°32 pubblicato il 07 Maggio 2020 da LindtBlu

Avevo dimenticato questo mio blog. Non sapevo nemmeno he esistesse.

Me lo sono riletto tutto, e ho scoperto che ho scritto per alcuni anni qui!

Avevo dimenticato tante cose, che piacere ritrovarle e riscoprirle! Alcune proprio le ho cancellate. Che peccato avere perso il blog che avevo tenuto ancora prima...

Ho lasciato queste pagine che ero una mamma di 2 bambini e avevo una specie di amante, che aveva troncato, dopo essere stato scoperto dalla moglie. Mi sentivo bella, ero molto desiderata. A rileggere, mi vedo compressa, e con una serie di disagi. Avevo anche la passione della corsa. Begli anni, comunque, begli anni.

Cosa e' successo in questi 10 anni? Cambiato qualcosa??

Curiosi?

Sono successe tante tante cose.

 
 
 

basta

Post n°31 pubblicato il 09 Giugno 2010 da LindtBlu

non riuciamo a portare in fondo una discorso senza astio e polemica e rancore e odio.

non ne ho più voglia.

non ce la faccio mica più.

non è mica possibile.

ma bastaaaaaa!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

occhi azzurri

Post n°30 pubblicato il 08 Giugno 2010 da LindtBlu

Un paio di occhi azzurro chiari, profondi come un lago, un po' tristi, un po' lontani in altri pensieri.
Un carrello della spesa, due bambine e un papà sono in discesa sulla scala mobile di un ipermercato.


Un paio di occhi scuri, forse tristi, malinconici, stanchi.
Una mamma due bambini salgono sulla scala mobile dell'ipermercato.


Così si incontrano gli occhi chiari e gli occhi scuri. Si incontrano, si attraggono,
si incrociano e non si lasciano, continuano a fissarsi senza tempo. Gli occhi azzurri hanno un guizzo, non vogliono perdere gli occhi scuri. Gli occhi scuri sono sprofondati dentro quell'acqua e non riescono, non vogliono tornare indietro, ma devono farlo.

Ci siamo conosciuti in un attimo e in un attimo persi, che strana la vita.
Se ripenso a quegli istanti mi manca il fiato...

 
 
 

Non poteva che andare così

Post n°29 pubblicato il 14 Maggio 2010 da LindtBlu

La risposta all'email è arrivata, è passata qualche ora.

Ho letto le parole, ho capito che ci vedremo, non so altro, non rileggo neppure, non ci riesco, sarebbe troppo. Mi metto a lavorare, sono euforica. Da quanto tempo non ero così felice?? Spargo generosamente intorno a me sorrisi e carinerie. E' bello essere felici, non importa se è felicità vana, vaqua, vaniscente... Mi sento bella, bellissima, leggera.......

Ci vedremo dopo 3 anni. Io lo guarderò, mi sentirò morire, non troverò parole, sentirò la testa confusa, non troverò argomenti che si possano trattare. Non  potrò saltargli al collo, alla bocca, perchè questo solo vorrei. Quanto imbarazzo!! Non devo dire nulla, non c'è nulla da dire. Perché dire qualcosa..?

Lo cercherò nella folla col cuore a mille. Incrocerò i suoi occhi, vi affogherò i miei, senza più respiro, fuori dal tempo.

Ci saranno persone intorno, centinaia di occhi, anche molto pericolosi. Quindi una stretta di mano lontani un metro, un "tutto bene?", un "ti trovo bene", un "bella manifestazione" e poi?? un "ciao stammi bene"... 

E sentiremo tutto d'un tratto addosso gli occhi pesanti di figli e di amici, di chi sa di me, ma che non mi ha mai visto e mai deve potermi immaginare. L'attimo rubato è durato già troppo, sarà dietro e dentro di noi, come mille altri ricordi, così vivi. E rimpiangerò ancora una volta di non avergli detto "ti amo" e "non lasciarmi mai più".

 

 
 
 

300 metri

Post n°28 pubblicato il 12 Ottobre 2009 da LindtBlu

Puzza di pesce sulla linea di partenza. Frittura forse.

Già la tensione contorce lo stomaco, ma sto pesce è proprio micidiale!
Ci guardiamo, loro ridacchiano un po' schifate. Loro che, meglio non pensarci, sono tutte nate negli anni '90, mentre io sono chiaramente di un'altra epoca, diciamolo pure, che gli anni '60 per quanto "mitici", favolosi", ecc.. pur sempre anni '60 sono, e, come dire, di acqua ne è passata sotto i ponti!

Guardo la mia corsia che, unica, ha una pozza proprio intorno ai blocchi.
Provo una partenza ma le mani sembrano scivolare, non fare presa da sotto l'acqua. Guardo il mio allenatore, che alza le spallucce a dire "che vuoi farci..?"

Aspettiamo i giudici e io mi sposto un po' da lì, che proprio sotto il ristorante mi viene male. Ultima arriverò ultima, ma speriamo solo senza tanta vergogna.

Il giudice chiama in posizione, io mi muovo nervosa, ho il cuore a mille. Poso i piedi contro i blocchi e le mani nell'acqua. Poi è un attimo ed è lo sparo. A quel punto le gambe vanno da sè e sono ancora lucida abbastanza per pensare a tirare su le gambe,  guardare le altre, valutare come amministrare la gara,...

Loro vanno forte, io imbocco la curva e so che tra poco sarò in difficoltà. Sono sul rettilineo ora e sento qualcuno che grida il mio nome e mi viene da sorridere al pensiero, ma non ne ho quasi più, le gambe vanno ma non riesco più a spingere.
taglio il tragurado, mi accascio sull'erba che non respiro più.

Non so come ho corso, non riesco a rendermene conto, le ragazzine non erano un riferimento significativo per me.
Recupero scarpe e vestiti e salgo in tribuna: "come è andata?" "abbastanza bene" Detto da lui è un gran complimento: mi rilasso, sorrido, mi sono migliorata. Tante tute blu intorno a me: tutti si complimentano e io mi godo il mio momento di piccola gloria..........

 

 

 
 
 
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