Creato da LindtBlu il 19/09/2007

Atlantide

La felicità si deve cercare, scoprire o inventare?

 

 

Scarpe grosse

Post n°17 pubblicato il 27 Marzo 2008 da LindtBlu

Scarpe grosse per essere ben aderente al suolo, che i tacchi alti sono tanto belli,
ma aiutano a volare, e per guardare la realtà bisogna avere un punto di vista stabile.

Mi sento di rientro da un lungo viaggio, durante il quale, come in ogni viaggio, ho
provato nuove cose, non per forza tutte belle o tutte brutte solo per il fatto che non
mi appartengono. Ora vivo qui "alla base", con tutte le MIE cose, nel MIO mondo, ricordando ciò che è stato con disincantato distacco, e con un fondo di malinconica nostalgia, non così forte, però, da farmi desiderare di partire, ora, subito, questo no.

Sorrido al quotidiano risveglio senza desiderare un altro letto, dietro ad altre finestre :-) Sorrido a ciò che vedo, a ciò che la giornata potrà riservarmi e in questo istante non vorrei essere altrove.

...una bella conquista, eh...??!

 
 
 

Pranzo clandestino

Post n°16 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da LindtBlu

<Sono solo a pranzo, pranziamo insieme?>


Io non pranzo mai con nessuno: irriducibile solitaria.
<Ok> e poi una serie di scherzi sul dove incontrarsi fuori dall'ufficio, per non alimentare le chiacchiere sul nostro conto. Chiacchiere assolutamente false - credetemi, nemmeno mi piace il ragazzo - che il mio capo ha messo in giro, e che ci fanno ridere perché paradossali e infondate e perché generate solo da una sua morbosa "possessività" nei miei confronti.

<Ma chi se ne frega, ore 13 nel cortile>
<Ma chi se ne frega!>

Esco in cortile ore 13. Non vedo la sua macchina, si è nascosto dietro un'altra auto, mi avvicino un po' furtiva, apro la portiera, rischerzo sul tipo, mi volto verso gli uffici ridendo. Ci sta guardando dalla finestra del bagno. Ci viene da ridere, partiamo sgommando come ladri.


Per i prossimi mesi ce ne saranno fantasie da sviluppare e da raccontare nei lunghi viaggi avanti e indietro sulle autostrade!

(PS: mi ha portato alla "trattoria del cammionista": ero l'unica donna!!!)

 
 
 

Di foto di improbabili tramonti

Post n°15 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da LindtBlu

Ieri sera, nel mio letto, mentre cercavo di addormentarmi, sentivo il mio cuore innamorato: quel peso nel petto, quel volume che si allarga a riempire tutto dentro. Inutile illudersi che non sia vero, che con la testa si possa fare tutto di noi.

Dovrei accettarlo come uno stato di cose questo sentimento, senza volerlo più cacciare, senza volerlo più sperare, che le battaglie che si sa di perdere non vanno neppure combattute. Infatti, so che non mi riuscirebbe nè la prima cosa (cancellare) nè sarebbe possibile la seconda (concretizzare la speranza), almeno in un tempo finito.

Così vivo la condizione che mi è più congeniale da sempre: un presente da vivere e toccare e un sogno da vivere ma immaginare.

Con le email che ci siamo scambiati ieri abbiamo aggiunto un altro peso a questa storia uccisa dalle regole, dal buonsenso, da "rapporti più importanti", dalle "nostre vite che sono altrove". Storia da non dimenticare, ma da negare al mondo.

E' strano interrompere una storia e poi dirsi cose mai dette, sentire l'affetto e il desiderio come mai prima. E' "non umano", va oltre le cose comuni. E' un legame che si vorrebbe interrompere, ma che invece paradossalmente diventa sempre più forte.

Quando l'amore c'è e non si fa, se ne parla, no...? Quante pagine così si trovano su questi blog! Magari arricchite da immagini improbabili di profili su sfondi sfumati di tramonti su spiagge tropicali... E guarda caso... vinco sempre la scommessa che ho aperta con me stessa, verificando che si tratta di pagine scritte da donne.
Appena apro una pagina così, normalmente la rifuggo, perché di banalità è troppo pieno il mondo o forse e soprattutto perché mi assale un senso di "patetico" così forte che rifuggo per la pudore nei confronti di chi certe cose le scrive.

E sì, ancora una volta nella mia vita mi chiedo perché non sono nata uomo, in tutta questa mia femminile emotività non mi riconosco e non fa per me!!  

 
 
 

Cade la neve sui miei ricordi

Post n°14 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da LindtBlu

Ti penso ancora tanto.


Ti penso guardando immobile dalla mia scrivania questi fiocchi di neve cadere, con la rassegnazione di chi sa che non basterà fermare questa neve, che non basterà attendere il rifiorire della mimosa.

E sento alla radio che Jovanotti ha voltato pagina per noi, che ci accompagnò sul lago con altre e più belle canzoni. E nevicava, ricordi? Faceva freddo, mi posasti il braccio sulle spalle.

Nevicava sempre quando ci siamo messi insieme: ricordo quella mattina che mi hai telefonato che non saresti riuscito ad arrivare. Io ero col mio pigiama rosa in piedi davanti alla finestra a dire uno dei miei tanti "ti capisco". Altro dispiacere, allora.

Ora è annaspare tra nostalgia e malinconia.

 
 
 

La mia TuttaDritta

Post n°13 pubblicato il 13 Dicembre 2007 da LindtBlu
 

La TuttaDritta si è ormai corsa da un po' e io non ho ancora scritto nulla al riguardo: sarà che la grande emozione e la soddisfazione per il tempo (48:51) sono state un po' sopraffatte dall'amarezza che è sopraggiunta nel momento in cui ho realizzato che il chip non aveva funzionato e non avevo un tempo reale, ma solo un tempo ufficiale.
Quando ci sono tanti partecipanti, infatti, viene utilizzato (e fatto pagare ai partecipanti nella quota di iscrizione) un chip da legare alla scarpa, che rileva il passaggio vero dalla linea della partenza e successivamente l'istante di arrivo. Questo è fondamentale proprio nel caso di eventi molto partecipati, dove passa parecchio tempo tra la partenza ufficiale (quella dello sparo, per intenderci) e il momento in cui ogni atleta parte realmente.
Guardando le classifiche è successo a me questo inconveniente, come a molti altri ed è una cosa piuttosto "antipatica", considerando il livello della manifestazione (ChampionChip il riferimento del chip utilizzato, distribuito da SDAM) e il fatto che il percorso certificato FIDAL e la sua caratteristica di essere tutto dritto e in piano sia finalizzato a prestazioni mirate al conseguimento del personale sulla distanza.

Tralasciando questo "episodio", parliamo della gara, che è stata comunque una grande emozione per me, che non avevo mai partecipato ad un evento così "grande". L'organizzazione parlava di quasi 4000 partecipanti, ma anche se non credo siano stati così tanti, penso che comunque si siano avvicinati ai 3500, che non sono pochi.

La partenza in Piazza Solferino, pieno centro di Torino, non coincideva con l'arrivo a Stupinigi. Sarà per questo che non sono stati allestiti spogliatoi prevedendo che tutti prendessero la navetta da Stupinigi....? Non essendo successo evidentemente questo, la gente si cambiava in macchina o sui marciapiedi e si tramandavano leggende sull'esistenza di un WC...

Mi sono portata alla partenza 10 minuti prima e ho visto un fiume di gente già pronta... così mi sono infilata tra la folla temendo di patire 10 minuti di freddo vista la tenuta leggera e invece... ha funzionato l'effetto stalla... si stava benissimo....! Il bello della gara, o almeno la cosa nuova per me, è stato correre dall'inizio alla fine in mezzo alla gente, sempre in gruppo, un fiume di gente davanti e altrettanta dietro.
E quando agli incroci i vigili tenevano a bada code interminabili di automobilisti inferociti, c'era sempre qualcuno che provocava o rispondeva agli insulti... altro che "torinesi falsi e cortesi", come vuole il detto...! :-)
E così ho tenuto duro km dopo km, mangiando secondi ai fatidici 5 min/km, anche se avevo il cervello annebbiato e la fatica, mannaggia... è stata tanta...!!

Finalmente si è intravista la palazzina di Stupinigi, a due km dall'arrivo, al fondo di un rettilineo in leggera salita. Tutti che aumentavano il ritmo per fare il tempo, la voce dello speaker che annunciava i minuti che passavano, le gambe di pastafrolla: 6 minuti per fare 1km... ce la faccio ad andare sotto i 50...!

All'arrivo una confusione pazzesca, i chip raccolti a caso (altro che penale per la mancata restituzione!), la borsa lasciata sul camion ha perso il cartellino col nome, ma è successo a tanti mi hanno detto di prendere quello che volevo... Una coda senza fine per entrare nella sala da cui si accedeva allo spogliatoio e al rinfresco, con il freddo che entrava nelle ossa. Lo spogliatotio delle donne era dietro un sipario posticcio posato in un corridio di passaggio e la doccia non importa...., ce l'abbiamo tutti a casa, no...?

Impossibile a quel punto allontanarsi da Stupinigi, se non a piedi: 2 o 3 km per arrivare in un punto raggiungibile da una macchina che mi venisse a prendere.

Una bella esperienza, comunque una bella esperienza, faticosa ma bella.

 
 
 

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