Creato da LindtBlu il 19/09/2007

Atlantide

La felicità si deve cercare, scoprire o inventare?

 

 

Pronti per la TuttaDritta

Post n°12 pubblicato il 29 Novembre 2007 da LindtBlu
 

Domenica vado a Torino a corre la TuttaDritta. Sono contentaaaa!!! 10 km per me sono una buona distanza: non ho grandi velleità in assoluto, vorrei solo fare un tempo, che non dico per non poter far finta di non rimanerci male dopo quando non dovessi rispettarlo...

Non vedo l'ora di essere là, con tutta quella gente...anche tanti campioni a livello internazionale, che io non vedrò neppure: alla partenza saranno troppo avanti e all'arrivo saranno già docciati e cambiati!

Mi sono riproposta di mettermi abbastanza avanti, per non rimenere nell'ingorgo della partenza, perché sì che c'è il chip per rilevare il passaggio dal via, ma comunque si va veramente lenti se si rimane dietro nella calca.
L'esperienza insegna ed io, avendocene poca, cerco di far fruttare quel poco.

Ieri sera sono passata nella sede della società a ritirare il completino da gara - tutto rosso - e così poi sono rimasta sveglia fino a notte fonda per operare di tagli-e-cuci e ridurre il formato della canotta, che, essendo una S da uomo e portando io una XS da donna, mi arrivava quasi al ginocchio. Mi rimangono parecchi orli da fare, ma l'ho ridotta in tutte le dimensioni e sembra starmi bene.

Sto preparando un po' tutto, insomma. Anche qualche allenamento, certo... Ma ora, giovedì, basta correre, mi riposo e basta. Che figata..........

 
 
 

Una caramella

Post n°11 pubblicato il 21 Novembre 2007 da LindtBlu
 
Tag: 40anni

"la caramella che mi hai dato è quasi buona come te"

Grazie del complimento, è un bel ragazzone di 5 anni più giovane di me...! Certe conferme fanno bene al cuore, allo spirito, a tutto.

E i prossimi sono 40 e non ci credo.
Signori, c'è sicuramente un errore.
40 li fa per certo qualcun altro: la vedi la mia amica, compagna di scuola, lei con le gonne di lana al ginocchio, le scarpe mezzo tacco, la pettinatura a caschetto e le meches..? Lei 40 li ha fatti quest'anno.
A guardarla bene, lei sti 40 anni li ha.
Io no: forse non sono andata a scuola un anno prima, ennò.. probabilmente 5 o 6 anni, almeno.

Sabato ho comperato un paio di pantaloni tipo cavallerizza. Basta un paio di pantaloni per ricevere attenzioni ovunque. 120 euro per una ricarica di autostima: probabilmente a suon di sedute dallo "psico-qualcosa" ne avrei spesi ben di più e il risultato non sarebbe stato così positivo...!
Pantalone infilato negli stivali, maglia col collo alto, capelli legati con coda alta, un po'di trucco.

Come mi sento trilli-trilli...!
Godetevi il meglio di me oggi, che tutto può essere, che poi chissà quando mi ricapita...!

 
 
 

Runners pianura e brina

Post n°10 pubblicato il 19 Novembre 2007 da LindtBlu
 

Paura di uscire dallo spogliatoio: mi attacco al termosifone godendone il tepore... Lo spogliatoio è piccolo, il pavimento coperto di borse, profumo di olio balsamico spalmato sulle gambe per riscaldarle, odore nuovo per me, che corro da poco e vengo dal mare e dalle temperature sempre sopra lo zero. Cappellini, guanti, fascette.
Mancano pochi minuti, porto la borsa al deposito e, per non restare ferma, corro poche centinaia di metri.

Tanta gente, faccio l'errore di partire troppo in fondo. Si sta fermi per parecchio prima di cominciare a muoversi, con quel tempo sarei rimasta entro l'ora. Poi via, attraversando paesi e infiniti campi coperti di brina. In mezzo alla calca sento forte lo stesso profumo di olio di prima. Siamo sotto lo zero, ma si ci scalda subito. Cerco di tenere il ritmo e ci riesco senza fatica per i primi 5 km, poi sarà più dura... Mi attacco prima due in maglia gialla, poi ad una donnacon la maglia della maratona di Venezia, ma sono troppo lenti e infine trovo uno con la maglia nera e cerco di non farlo andare via.

Guardo avanti a me e vedo il lungo serpentone di gente invadere la pianura. Non sento le dita dei piedi, ma il resto è ok. Mi piace appartenere a tutto questo, tanta fatica, ma spesa bene. A due km dall'arrivo mi passano due che conosco di vista, comincio a calare, non riesco a tenere il passo, ma ormai ci siamo.

Guardo il cronometro sopra l'arrivo e segna 1:00:33, accidenti non riesco a stare sotto l'ora. Mi prendo un vin brulè e mi sento infreddolita e felice.

 
 
 

Nuovole basse e ROSINENBROTCHEN

Post n°9 pubblicato il 06 Novembre 2007 da LindtBlu
 

Questa mattina il cielo è grigio, le nuvole basse. Non è cosa comune dove vivo. Uscendo dal portone, ho respirato profondamente e per un attimo mi sono ritrovata nel 92, in Germania. E' stato un attimo.

E' passato tanto di quel tempo, che quasi non mi riconosco guardando queste immagini mie nel passato. Mi sono chiesta se davvero ero io.

Un piacevole senso di leggerezza e libertà, una sensazione di pace, di sicurezza.

Il cielo grigio, grigio per mesi, da Gennaio, quando arrivai, fin verso Marzo o Aprile. Quell'aria fredda che sentivo nel naso, respirando e guardando il vapore alzarsi. Sensazione di mani infilate nelle tasche, tanto da sentirne ancora sul dorso il contatto col tessuto di quel giubbotto... Il passo scricchiolante dello scarponcino nero con la suola di gomma. Le calze pesanti verde scuro. La pelliccia del cappuccio intorno al collo... morbida.
La mattina presto, aprire il lucchetto della bici con le mani gelate. Il vapore si alzava dalla bocca e dal prato del parco di fronte a casa. Lungo la strada, una fermata in pasticceria, prima di entrare all'istituto. Sensazione piacevole di caldo entrando, luci forti, che fuori era tutto buio.
Chiedevo spesso un panino con l'uvetta e tutte le volte la commessa corregeva con sospirante commiserazione il mio tedesco approssimativo... Se ho tuttora difficoltà a dire tutto d'un fiato ROSINENBROTCHEN, sarà anche per questo!! 

Un certo giorno ho cambiato pasticceria...! eccheccaspita!!

 
 
 

La vita è continua e derivabile

Post n°8 pubblicato il 26 Ottobre 2007 da LindtBlu

Ho pensato di telefonarti e dirti "sono qui".
Cosa faresti? Riusciresti a dire "no, grazie"? Riusciresti poi alla sera a pensare "ho fatto bene, non potevo fare diversamente"? E il giorno dopo? E nei momenti in cui litigherai ancora con lei, riuscirai a non pensare a quello a cui hai rinunciato ed essere convinto che ne valeva la pena?

Ho pensato che potrebbe valere la pena di farlo, che da perdere non c'è proprio nulla. Neanche la dignità potrei perdere, e io questo lo metto sempre in conto.

Bella la sua idea di raccontare tutto ad amici e colleghi.. complimenti... e ti ha convinto pure che è stata una volpata... Tutti ora sanno di come tu l'abbia tradita... anche sul lavoro, anche i tuoi clienti.... Delle storie che hai inventato per stare con me...

La vita è "continua e derivabile", non so afferri il senso...
Ci possono essere eventi, emozioni, istanti che segnano una rottura apparente, ma in realtà non ci sono grosse rotture e cambiamenti immediati: si tende sempre all'equilibrio, al minimo della curva.
I motivi che hanno portato ad incontrarci si presenteranno ai tutti occhi identici domani e, se la soluzione è stata cercata e trovata una volta, sarà naturalmente perseguita ancora.
Magari in modi diversi, perché non stiamo parlando di un cosa immutabile, ma non credere che tutto si risolva da sè o perché si è deciso così.

Allora, ho pensato di telefonarti e dirti "sono qui".
Cosa faresti? Guarderesti il treno andare via?

 
 
 

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