Bella la vita -.-

Una melodia di pianoforte


E cammini.O pedali, o corri, insomma, quello che più ti piace fare.Ciò che conta è che vai sempre avanti, guardando la strada che scorre e che sembra non avere mai una fine.Guardi avanti, perché così hai sempre fatto, scandendo i ritmi dei tuoi passi come se fossero dolci note di pianoforte. Di canzoni che in una singola armonia sembrano raccontare così tanto, sembrano riportare alla mente tutto, dal primo sorriso al primo bacio, dal primo sguardo alla prima volta in cui hai pensato che in fondo sì, è Lei, proprio Lei.E lo hai pensato, le hai sorriso innumerevoli volte sapendo che era Lei. E hai pianto, l'hai guardata mentre piangeva, l'hai guardata mentre dormiva, l'hai guardata mentre con gli occhietti stretti stretti in un momento di paura sembrava così piccola mentre cercava accoglienza lì, tra le tue braccia, tra le tue sicure braccia.Tutto e niente in così poco tempo, secondi, minuti, ore, giorni e mesi, in un'alternanza di ritmi, di toni, di emozioni: dal suo primo sì al suo primo no, dalla prima volta in cui ti ha voltato le spalle a tutte quelle in cui poi è tornata dicendoti che eri Tu. E lo eri, lei lo sapeva, lei lo ha pensato, in tutte le innumerevoli volte in cui sorrideva sapendo che io ero Lui.Dal primo ardente fuoco di passione, dal primo battito accelerato del cuore, dalla prima volta in cui Lei ti ha detto ti amo, lo ha detto lo sai? Proprio nel momento più bello, quello in cui entrambi i nostri occhi si aprirono di scatto, in cui i sospiri soffocati si perdevano nell'aria e in cui tu non capivi un cazzo. Perché non capivi veramente un cazzo, non pensavi a nulla, non cercavi nulla, non volevi nulla: avevi già tutto, in quell'istante eterno in cui non c'è perché, in cui una singola nota riesce a regalare un'emozione. Un'emozione che non ti abbandonerà mai..Cammini incontro a un tramonto che si fa più vicino all'orizzonte, quell'orizzonte che rende ostaggi gli occhi degli amanti, di coloro che immersi in momenti di pura malinconia ricercano ciò che non hanno e guardano lontano. Al cielo, alla terra, al ciglio della strada e a quel puntino laggiù in fondo, quell'ombra che non è nulla ma che un giorno potrebbe diventare - chissà - un tutto e un niente pronto a esplodere in poco tempo, in così poco tempo.Avere il coraggio di mollare tutto, di rischiare, di buttarsi da un ponte con un elastico sapendo che rimbalzerai mille volte e mille volte ancora. Volerai in alto, amore mio, volerai verso stelle che nessuno ha mai il coraggio di toccare, verso angeli che nessuno ha mai guardato negli occhi, verso pianeti inesplorati che parleranno di te, che ti vedranno arrivare all'impazzata con quel sorriso che mi ha fatto innamorare. Sin dalla prima volta che lo guardai, dopo averlo sognato e desiderato come fosse l'ultima cosa da sognare e desiderare in un'intera vita.Lo sai, mi manchi, mi manchi mia piccola ombra che custodivi nel tuo mistero il segreto della mia intera esistenza, della ragione - o della non ragione - connessa ad ogni mia singola azione.Ti voglio.Ti voglio.Ti voglio ancora.Perché non so smettere di volerti, di pregarti di essere ancora una volta il motivo del mio risveglio ogni mattina, di ogni mio sogno notturno, di ogni mio desiderio, di ogni mia speranza, di ogni mia vana illusione, di ogni mia sofferenza. Già, perché io non ho paura di soffrire, ho solo paura di non poterlo fare.Io ci credo, e tu?E tu Andre, ci credi ancora? Torna da me piccolo Andre, che credevi nella libertà, che credevi nel fatto che ogni giorno potesse raccontare una storia, che credevi nei c'era una volta e nei lieto fine, pur sapendo che in realtà non sarebbe mai andata così. Ma bastava una sola nota, una singola emozione per farti credere che in realtà ne era valsa la pena - e cazzo se ne è sempre valsa la pena.Cammini.E i pensieri scorrono come le tacche bianche di una strada in cui è possibile sorpassare. La gente accosta, abbassa il finestrino e ti guarda: tu che a piedi nudi sull'asfalto procedi un passo alla volta, senza fretta, sapendo che di chilometri ne hai fatti e che tanti ancora ne dovrai fare per arrivare dove vuoi. Perché la tua meta è ovunque e in nessun luogo, è in un istante proiettato nell'eterno, è in un sorriso, in un abbraccio, in un bacio sulla guancia che ti fa arrossire o in una semplice carezza di qualcuno che - in questo o quel momento - è Qualcuno.Perché di chilometri ne hai fatti, senza dimenticarti di ogni singolo passo, di ogni sguardo, ogni volto, ogni occasione... di ogni singola nota di questa melodia di pianoforte, in grado di incantare ogni animo, in grado di ridare vita a tutto e niente, in grado di rigare di lacrime le guance di chi aspetta una nuova carezza.Ogni singola nota, di una melodia triste... ma bellissima.Di fronte a cui ogni altra parola è davvero di troppo.