Aiutiamo la BirmaniaChe ne dite di dare un piccolo aiuto economico alla Birmania devastata dal ciclone Nargis, che sabato scorso si è abbattuto su quel paese, già schiacciato da una feroce dittatura militare?La stima delle vittime provienente da fonti governative è assai poco attendibile. Le organizzazioni umanitarie parlano di oltre 50.000 vittime, di oltre 40.000 dispersi e di 90.000 senza casa e lanciano l'allarme epidemie dovuto specialmente alla carenza d'acqua potabile.Lo spietato regime militare birmano, prontissimo ad intervenire in armi se si tratta di pestare o uccidere chi chiede libertà e democrazia, non ha ancora dimostrato atrettanta sollecitudine nel soccorrere la sua stessa gente colpita da calamità e pare non si sia nemmeno sprecato di avvertire la popolazione del pericolo imminente di un ciclone (di cui era stata avvisata dall'India 48 ore prima). Tuttavia, vista l'entità della catastofe, ha deciso di accettare aiuti umanitari stranieri.Dunque cerchiamo di dare un aiuto anche noi, nel nostro piccolo. Basta andare sui siti delle organizzazioni umanitarie (Save the children, Caritas, Croce rossa ecc) che hanno avviato una raccolta fondi a favore della popolazione birmana e prelevare gli estremi dei conti correnti cui destinare una piccola donazione.Una mano sul cuore.. e un'altra sul portafogli... per aiutare chi sta peggio di noi.
Post N° 200
Aiutiamo la BirmaniaChe ne dite di dare un piccolo aiuto economico alla Birmania devastata dal ciclone Nargis, che sabato scorso si è abbattuto su quel paese, già schiacciato da una feroce dittatura militare?La stima delle vittime provienente da fonti governative è assai poco attendibile. Le organizzazioni umanitarie parlano di oltre 50.000 vittime, di oltre 40.000 dispersi e di 90.000 senza casa e lanciano l'allarme epidemie dovuto specialmente alla carenza d'acqua potabile.Lo spietato regime militare birmano, prontissimo ad intervenire in armi se si tratta di pestare o uccidere chi chiede libertà e democrazia, non ha ancora dimostrato atrettanta sollecitudine nel soccorrere la sua stessa gente colpita da calamità e pare non si sia nemmeno sprecato di avvertire la popolazione del pericolo imminente di un ciclone (di cui era stata avvisata dall'India 48 ore prima). Tuttavia, vista l'entità della catastofe, ha deciso di accettare aiuti umanitari stranieri.Dunque cerchiamo di dare un aiuto anche noi, nel nostro piccolo. Basta andare sui siti delle organizzazioni umanitarie (Save the children, Caritas, Croce rossa ecc) che hanno avviato una raccolta fondi a favore della popolazione birmana e prelevare gli estremi dei conti correnti cui destinare una piccola donazione.Una mano sul cuore.. e un'altra sul portafogli... per aiutare chi sta peggio di noi.