Orgoglio Padano

Ora libertà per i medici di denunciare i clandestini


“La nuova legge sulla gestione del pronto soccorso che prima obbligava i medici a non denunciare i clandestini ora li rende liberi di farlo oppure no.” Queste le dichiarazioni del deputato leghista Ettore Pirovano sulle polemiche in corso fra maggioranza e opposizione sulla facolta' dei medici di pronto soccorso di segnalare agli uffici di polizia le cure prestate ad immigrati senza documenti. “Visto che il medico al pronto soccorso ha un ruolo anche di pubblico ufficiale -spiega Pirovano- come denuncia una rapina, un furto, uno stupro, dovrebbe denunciare anche quello che prossimamente diventerà un reato: l’immigrazione clandestina. Questo renderebbe più facile l’accesso ai pronto soccorsi dei nostri ospedali ai nostri cittadini, che fino ad ora, si sono visti scavalcati da extracomunitari che sotto la minaccia e l’hanno già fatto, di mettersi d’accordo per denunciare il medico per omissione di soccorso vengono visitati per primi.” “Il ministro Bindi -sottolinea Pirovano- non dice che ha istituito un tesserino da dare ai clandestini, grazie al quale questi stranieri non devono dire chi sono e non devono quindi esibire alcun documento, rendendo impossibile in questo modo al medico di denunciarli per il fatto di essere sul nostro territorio illegalmente. Il tesserino in questione dura sei mesi e poi viene rinnovato. Strano -sottolinea il deputato leghista- che venga rinnovato a chi una identità non la dichiara e quindi sembrerebbe non averla. Questo dà loro diritto a tutte le cure gratis, non soltanto a quelle del pronto soccorso, e così, di fatto il medico del pronto soccorso diventa per loro il medico della mutua, da cui ognuno di noi và quando ha bisogno di medicine e non solo per emergenze.” “I giornalisti invece di andare solo a Lampedusa –conclude Pirovano- dovrebbero constatare come si lavora nei pronto soccorsi soprattutto quelli del Nord.” (04/02/2009)