Aldebaran

Caricature infinite


 Sentori sparsi in titubanti armature s’accucciano inermi sprofondando in un calvario amorfo Ci riprovo a non seguir la scia e vo’ lontano per i miei tempi ma nulla accade strane malinconie m’addolciscono il viso estrapolate da antichi desii ma nulla è e corro e corro ancora e corro solo e corro perché altro non so fare…
Ringrazio il sole paziente che ricorda al me distratto al me viandante che egli è lì e sta ad ascoltare i nostri pianti le nostre gioie le paure che trasforma poi in eterno divenire Noi… ombre nel vento Io… caricatura Noi… carburante dell’infinito liberi di morire imprigionati alla vita…