Ogni mattina, appena ti alzi da letto ricordati di rivolgere un pensiero alla vita e alla grande fortuna che hai di esistere affinché esso ti accompagni durante la giornata ampliandoti le gioie e riducendo i dispiaceri…
Ogni mattina, mentre ti vesti ricordati di rivolgere un pensiero al mondo e all’immensa bellezza di cui ti fa dono affinché tu possa riempirti gli occhi del bello che c’è in ogni cosa che vedi.
Ogni mattina, mentre ti bagni il viso ricordati di rivolgere un pensiero all’amore affinché colori d’arcobaleno la tua mente e ti spinga a donare il meglio di te agli altri.
Ogni mattina, mentre bevi il tuo caffè ricordati di rivolgere un pensiero alla morte affinché ti faccia apprezzare ogni istante del giorno e ti sproni ad agire per favorire la vita
Se sai vivere bene un solo giorno riuscirai a vivere bene tutta la vita.
Ricordati che oggi incontrerai uno stolto chemetterà a dura prova la tua bontà e la tua pazienza, un maldicente che sparlerà di te, un furbo che cercherà di usarti, un presuntuoso che pretenderà di aver ragione ad ogni costo, un prepotente che cercherà di sopraffarti, un iracondo che ti trasmetterà rabbia.
Ma tu non ti lascerai turbare più di tanto, perché sarai in compagnia di un moderato che frenerà le tue reazioni, un buono che tramuterà in bene tutto il male che riceverai, un saggio che ti guiderà sulla retta via e ti farà prendere delle buone decisioni, ovvero sarai in compagnia di te stesso.
Omar Falworth..
Mi piace pensare da tiepida notte ad un' alba sincera che abbracci felice il proprio mattino Gli parli d'aurora di stelle lontane e sappia di sere regine assolute... Mi piace danzare con fiocchi di neve per scioglierci al sole un tango argentino... Mi piace cantare in immense e verdeggianti distese dove gli sguardi si lasciano dolcemente accarezzare e nel perdersi si ritrovano poi sazi e mutati...
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No sarò mai un Masaniello a spasso o un clone di Godot anche se esprimo spesso mortale acuminata e stolta allegra variegata e pigra questa mia voglia di rivoltar le pagine già scritte di colorarne inchiostro consumato e spento E' fragile la mente mia che al cuor s' inonda di rivoli di sangue per rinnegare ancora il male che essa compie... Scivolo indifferentattento fra miriadi di puzzle arcaici e caleidoscopici rebus moderni confuso
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Voglio tuffarmi libero nei mari profondi della certezza del nulla...
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Meglio un ingorgo sinaptico neuroni allo sbando felici che ti lasciano in bocca il sole della tua umanità incerta ma vera che queste tue ridicole certezze che lasciano scivolare in gola il sapore del ridicolo Certi, di che? Del fatto che non esistono cetezze vere! Sicuri, di che? Della nostra infinita insicurezza! Attore recito da cane attore comico son diventato eppure non c'è proprio nulla per cui far ridere si può solo ridere per nulla questo ci è concesso... Mi sveglio dal torpore della mia pigrizia e rendo onore all'indifferenza pura vettore del nostro vivere quotidiano... M'accendo una sigaretta mi faccio del male da solo prima degli altri mi son fatto furbo Mi siedo la luna mi guarda sorride m'abbraccia di luce e avvolge il mio cuore cambiare si deve l'ingorgo creato prometto a me stesso neuroni felici domani e ancora domani per sempre Renderò omaggio ad occhi e sorrisi al vento del mare al sole che tace e segue i raminghi al cielo d'inverno che scalda radici... Certezze anche queste? No, speranze del cuore bagliori di vita ingorghi d'amore! Vado? Certo! |
Prima di te rido me primate... Di me rido di te prima ridevo ora il vuoto forgia coni d'ombra il tuo riflettere di clessidra stanca la vita che sfugge in voli pindarici le nudità dell'essere qualcuno io chi sono? Ora minuta resta allo scoccar del tempo nuvoloso il giorno di domani ieri immutabile eri al rimirar del sole senza di me sconcerto musicale deflagra in mille e mille sghegge l'orgoglio. Oro ero ieri ora ira d'uragano incombe tremito dal profondo. Asciuga morte sterile vita di siffatta specie ti prego! Meglio lento sprofondar d'arbusto gramigna sia all'istante lieta tombale |
Prima di andare a ritrovare il bandolo di questa vita strana |
Gentile candida velata la vena portatrice d'emozioni rastrella in fondo buio raccoglie confidenze strane magie di fine secolo passato R'amo le sue beltà accolte senza indugi da fauci voraci le tengo strette al petto ci trasformiamo insieme e lunga questa via coltivo d'arlecchino la mappa della vita il telo teso a strisce oscuro e mansueto ma che ribolle dentro di occhi lapislazzuli tremanti capelli d'oro fino icona raffinata incisa ed ispirata per opera del cuore dal cuor degli amanti da quello dei briganti da gente sola e viva che acchiappa la speranza e dai capelli brina ne trae il suo voler voler che il tuo destino si annulli nella mano che gira attenta e piano le pagine del mondo...
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Su questo fragile tavolo
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Dammi la mano bambina mia
e se talvolta |
Post n°73 pubblicato il 23 Gennaio 2009 da mascalera
Ti sognerò...
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Post n°72 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da mascalera
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Post n°71 pubblicato il 07 Gennaio 2009 da mascalera
Per ciò che è vero |